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POV'S KENAN

Era da una settima che Emma era parità per la Germania insieme alla sua classe e stranamente mi mancava, anche se qualche volta facevano videochiamate o ci mandavamo dei messaggi non era la stessa cosa che vedersi dal vivo. Per fortuna che oggi ritorna a casa e non vedo l'ora di vederla, decisi di passarla a prendere all'aeroporto mi ero già messo d'accordo con suo padre, però prima di andare all'aeroporto bisognava fare una tappa a prenderle i tulipani.

Parcheggiai proprio davanti, misi il tulipani sul  sedile vicino al guitatore, dopo 10 minuti riuscì a vederla uscire, mise la valigia nel portabagagli e quando aprì la portiera si trovò davanti i tulipani, arrossì e un sorriso le uscì dal suo viso "grazieee" disse saltando sulla macchina e chiudendo velocemente la portiera per poi abbracciarmi, le diedi un bacio sulla testa "non mi aspettavo nemmeno che venivi tu ahahah" disse prima di darmi un leggero bacio sulle labbra "quindi ti è piaciuta la sorpresa?" Emma annuì poi si risedette e si allacciò la cintura e tenne in mano i fiori che le avevo comprato, durante il tragitto volevo troppo appoggiarle una mano sulla coscia ma prima le lo chiesi "Posso?" Annuì quindi le la misi molto delicatamente "così ti da fastidio?" Chiesi portandole un po' più in su verso l'interno coscia "nono", tracciai delle piccole linee immaginarie.
Durante tutto il tragitto Emma mi raccontò di che cosa aveva fatto in Germania, una volta giunti a casa mia decidemmo di preparare un piatto di pasta abbastanza veloce, visto che si erano già fatte le 20, "hai imparato qualche parola in tedesco?" Le chiesi mentre scolavo la pasta "oltre alle parolacce? No ahahah" vederla ridere mi faceva piacere, la vidi prendere il telefono "è Lucia ci ha detto se vogliamo andare a una festa? Ti andrebbe tanto ci sono le stesse persone dell'altra volta" accettai subito se lei ci voleva andare andavo anche io, l'importante era vederla felice.

Dopo aver finito di mangiare, e con la pancia piena, Emma controlló se aveva qualche vestitino nella valigia, ne trovò uno bello secondo me: era un tubino azzurro non troppo corte ne troppo lungho, secondo me le stava di incanto, in realtà a lei sta di incanto tutto "secondo me devi scegliere questo è bellissimo" dissi, lei teneva ancora in mano il vestito e aveva un faccia un po' indecisa "credimi ti sta benissimo" riuscì a convincerla a metterlo su.

Dopo un paio di minuti in bagno me lo mostrò, non avevo dubbi era bellissima.
"Wow sei bellissima Güneş!" Rimasi letteralmente a bocca aperta, lei sorrise, e arrosì leggermente, "si adesso devo solo truccarmi" disse tirando fuori dalla valigia un enorme beuty di Victoria Secrets, "quanto ci vorrà?" Dissi vedendo quanti trucchi aveva dentro "20, 30 minuti"
"Venti, trenta minuti!" Ripeti incredulo di quando ci mettesse a truccarsi "ahahah okay okay provo a metterci poco tempo, ti va bene?" Secondo me poteva anche non truccarsi, era sempre stupenda infatti le lo dissi, mi sorrise di nuovo prima di alzarsi dal divano per abbracciarmi e darmi un bacio sulla guancia, mi faceva ridere il fatto che per darmi un bacio si doveva alzare in punta di piedi, infatti lei mi beccò ridere "stai ridendo perchè a momenti non riesco a darti un bacio?" Chiese facendo la finta offesa, non feci altro che ridere di più, "non è colpa mia se sei bassa" Emma mi tirò un pugno che non mi fece assolutamente male "okay okay, la smetto però almeno mettiti su poche robe sul viso" Ella annuì e si mise su un prodotto che non saprei il nome sotto gli occhi e un potroddoto sulle ciglia "va bene così?" Chiese chiudendo il beuty.

Una volta arrivata a casa di Federico e di Lucia, Emma la persi subito di vista ma dopo un 5 minuti la vidi che parlava con il suo gruppo di amiche, rimasi lì a guardarla per un bel po' non riuscivo proprio a toglierle gli occhi di dosso, alcune volte volte penso che lei non si merita tutto quello che le era successo "ah comunque me ne andrò" disse di punto in bianco Federico, riportandomi presto alla realtà, rimasi un po' sconvolto dalla notizia, sapevo che magari andava via, ma  visto che siamo arrivati ai primi di agosto credevo che non se ne andava "no amico ci dispiace dov'è che andrai?" Chiesi dispiaciuto "Liverpool"
"Bhe un ottima scelta, giocherai nella Premier legue!" disse Dusan, guardando il lato positivo "sarà una bellissima esperienza" disse Nicolò.
Rimasimo lì un po' a parlare, quando ripuntai gli occhi su di Emma, era lì ancora a parlare con le sue amiche, non so cosa mi sia preso in quel preciso momento ma, decisi di avvisarmi a lei.

POV'S EMMA

Vidi Kenan, che si avvicinava a me "Posso rubarvela un attimo?" Chiese alle mie amiche, loro annuriono, e quindi lui subito mi prese la mano e mi condusse in una camera che era quella degli ospiti, "perc-" non riuscì a finire la frase che lui aveva le labbra sulle mie, le sue mani si misero sui miei fianchi,anche per non farmi cadere visto che ero in punta di piedi, "mi sei mancata te lo giuro" disse tra un bacio e l'altro, non potei fare a meno sulle sue labbra, dopo un po' ci staccammo per riprendere un po' di fiato egli si sedette sul letto per poi sdraiarsi "sono stanco morto" disse incrociando le braccia dietro alla testa, "allenamento suppongo ahahah" lui annuì "si gli allenamenti di tuo padre sono faticosissimi"
Mi sdraiai vicino a lui e appoggiai la mia testa al suo petto.
Alzai la testa verso di lui guardandolo, lui subito abbassò lo sguardo su di me, sorridendomi a sua volta, con il mio orecchio a diretto contatto con il suo petto riuscii a sentire i battiti del suo cuore.
Il ritmo aumentava sempre di più, ma non solo il suo, il mio stava prendendo lo stesso ritmo.
Appena unii le mie labbra con le sue non fui più in grado di percepire nient'altro che la sua morbida lingua che si intrecciava con la mia.
Seguii ogni suo movimento, che si faceva sempre più passionale. La sua mano sotto il mio vestito strinse forte il mio fianco, io mi avvicinai sempre di più a lui, talmente tanto che mi ritrovai a cavalcioni su di lui.
Lo sentivo, provava le mie stesse emozioni.
Mi avvicinai al suo viso, i suoi occhi non si staccava nemmeno per un secondo dalle mie labbra.
Iniziai la sua tortura, muovendo il bacino su di lui, mentre le miei labbra non si staccavano dalla sue.
Le sue mani vagavano per tutto il mio corpo, che rabbrividiva sempre di più.

Ma a un certo punto sentimmo bussare alla porta quindi mi rialzai abbastanza veloce e mi risistemai il vestito per bene, anche Kenan si rialzò abbastanza velocemente, quando aprì la porta, mi trovai davanti Dusan, che ci fissava quasi incredulo visto che tutti erano due avevamo le guance arrossate "scusate non volevo disturbarbi" e si fece scappare una piccola risatina "ma vi stavamo cercando per giocare a un gioco divertente ci state o avete qualcosa di meglio da fare" senza pensarci due volte tutti e due ci dirigemmo nel soggiorno dove ci sarebbe aspettato un altro gioco.

La mia Güneş || KENAN YILDIZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora