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POV'S EMMA

Stavamo giocandando a UNO da più di un'ora, Dusan aveva aggiunto un'altra regola: le persone che perdevano dovevano bere, e indovinate chi non ha manco vinto una partita? Io esatto, la partita termaniva sempre quando io avevo più di dieci carte in mano! Quella sera avrei bevuto circa sei shottini di tequila, la testa mi stava scoppiando, mi massaggiai le tempie per più volte cercando di farmi passare il dolore.

Per fortuna che dopo una mezz'oretta buona finimmo di giocare, mi tirai su dal pavimento e per poco non caddi, dopo aver salutato tutti uscì di casa barcollando, Kenan mi seguì e dopo mi aprì la portiera della sua macchina, salì su e aspettai che lui facesse il giro per salire.

Il tragitto fu abbastanza silenzioso, nessuno si riferiva la parola, una domanda continuava a frugarmi nella testa: ma se non fossimo stati fermati da Dusan, cosa sarebbe successo?
La domanda continuava a ripertirsi più e più volte. Kenan mi lasciò davanti a casa mia, "non ti va di scendere?" Chiesi facendo poi infine un sorriso, ero certa che mi disse di sì invece fu l'esatto contrario "forse è meglio se vado a casa mia, domani ho allenamento presto" annuì e prima di scendere dalla macchina gli lasciai un bacio sulle labbra che sicuro sapeva di tequila, e mi diressi nella mia abitazione, appena arrivai in camera mia, mi buttai subito sul letto, non mi tolsi nemmeno il vestito, che mi ero già addormentata.

La mattina mi svegliai, presi il mio telefono per vedere che ore si erano fatte, ma i miei occhi caddero sul messaggio ricevuto durante la notte, era una mia foto che uscivo a casa di Federico e di Lucia, erano di nuovo loro, rimisi il telefono sul comodino e poi mi alzai, mi struccai e cercai di avere delle condizioni un po' più decenti.
Mentre mi passavo la piastra, sentì un'altra notifica, per fortuna che questa volta era Kenan, -ciao Güneş come stai? Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire a mangiare qualcosa sta sera, fammi sapere🤍- sorrisi subito dopo aver visto che aveva messo il nostro cuore in comune alla fine.

Appena scesi non trovai nessuno in casa, poi vidi un bigliettino che probabilmente aveva lasciato mio padre -Emma a mezzogiorno andiamo fuori a pranzo, faremo un pranzo di famiglia tutti insieme, e con questo intendo anche la mamma- ah quindi adesso si era fatta viva, risalì in camera per cambiarmi ero tentata ad andare con la tuta ma non mi sembrava il caso, misi su dei semplici pantaloncini di jeans e una maglietta nera.

Arrivai al posto che mi aveva detto mio padre dieci minuti in ritardo, infatti mia madre era la prima cosa che mi fece notare "Sei in ritardo come al tuo solito" per essere educata mi scusai e cominciai a parlare con le mie sorelline , ordinai una pasta al sugo molto semplice e infine come dolce il gelato al pistacchio, dopo aver parlato per un po' ci dirigemmo tutti verso casa.

Per tutto il pomeriggio lessi Love me love me, amavo tantissimo quella storia, mi coinvolgeva in ogni singola pagina, mi coinvolse così tanto che si erano fatte già le 18 e 30, e tra 30 minuti Kenan mi sarebbe passato a prendere, e io non sapevo come vestirmi alla fine optai per una gonna nera e una canottierina bianca, mi piastrai per la seconda volta i capelli perchè volevo che erano perfetti così anche la mattina li avevo perfetti e bellissimi. Mentre stavo finendo di truccarmi vidi la macchina di Kenan che parcheggiava nel vialetto, non lo feci aspettare e scesi subito.
La sua reazione quando mi vise era sempre bellissima, e io non facevo altro che arrossire dovrei smetterla di mettermi sul blush, "se ti dico che sei bellissima, è troppo banale?" sorrise prima di abbracciarmi e piegando la testa verso di me per lasciarmi uno di quei  baci molto veloci, ma che mi piacevano molto.
Mi aprì come al solito la portiera per farmi salire in macchina.

Mentre Kenan stava guidando ne approfittò per mettere la mano sulla coscia e con l'indice cominciò a disegnare dei piccoli cuori immaginari e io arrosì come un peperone, "se ti da fastidio dimmelo pure" Chiese smettendo per un secondo per poi ricominciare a fare i cuoricini, il viaggio fu molto tranquillo, Kenan mi parlò un po' delle partite che dovrà giocare "allora la prima partita verrò dì certo" dissi appoggiando la testa sulla sua spalla, "bhe e quest'anno ci sarà anche il mio esordio in Champions" si capiva da come disse la frase che era emozionato, io non feci altro che sorridere, "sono felice per te".
Finalmente arrivammo nel ristorante, l'arredamento all'interno era abbastanza recente, era molto accogliente, ci sedemmo al tavolo e ordinammo tutte e due una pasta al pesto, quando il cameriere ci portò i piatti ci misi pochissimo per finirlo, era buonissimo! Kenan mi porse il suo telefono per farmi vedere la foto dove mangiavo stranamente ero uscita bene di solito non ero per niente fotogenica, "la metterò come sfondo sei uscita benissimo" arrosì di nuovo, avevo passato più il mio tempo ad arrossire che a non farlo.

Finito di mangiare per smaltire un po' quello che avevamo mangiato fecimo due passi per la città, non vi dico quante persone lo avevano fermato per fare delle foto o autografi, ogni ragazza che gli chiedeva la foto mi fulminava con lo sguardo, non avevo fatto niente e loro si arrabbiavano con me!
Quando eravamo di nuovo in macchina feci la finta delusa per tutto il viaggio e Kenan si mise a ridere per come facevo la delusa, visto che aveva perfettamente capito il motivo. Mi appoggiai alla portiera, visto che ero stanca morta. "Ti va di venire a casa mia o preferisci ritornare a casa tua? Per me è uguale" decisi di andare a casa sua, non avevo affatto voglia di andare a casa mia.

Appena arrivammo a casa sua mi buttai direttamente sul letto ero stanca morta, infatti lui non fece altro che ridere come faceva sempre, ero consapevole che mi stavo comportando da bambina ma non mi importava più di tanto, egli si avvicinò e si mise vicino a me sul letto, si avvicinò per darmi un bacio sulle labbra, e io anche se ero stanca non lo rifiutai di certo anzi il nostro bacio era sempre più sensuale, con entrambi le sue mani mi accarezzava la guance, Kenan si posizionò sopra di me, inizió a darmi dei baci sul collo.
Si tolse la maglietta, si reggeva sopra di me con gli avambracci tesi, mentre mi dava dei piccoli baci, in ogni parte del mio corpo. Sentivo il suo respiro caldo, venire a contatto con la mia pelle bollente.
Il mio petto stava scoppiando, il cuore non riusciva a stare al passo con me, i brividi dietro la schiena non mancavano, erano proprio loro che mi impedivano di essere lucida.
Kenan mi tolse lentamente la canottierina, indossavo ancora il reggiseno, i suoi occhi caddero proprio sui miei seni.
Alzò lo sguardo verso di me sorridendomi, poi si abbassò sempre di più, dandomi dei baci fino al basso ventre, e poi rimise le sue labbra di nuovo sulle mie
Mi tolse lentamente la gonna e iniziò poi a pizzicare l'angolo dei miei slip.
Si alzò trascinandomi verso di lui,le mie gambe si aprirono autonomamente, dopo quel movimento, però le richiusi subito, ero agitatissima.
"Sei bellissima Güneş" mi disse, mentre si iniziò a sfilarsi i pantaloni, poi i boxer, eravamo completamente esposti a noi stessi. Ritornò su di me baciandomi il collo, il suo membro , sfiorò la mia intimità, continuò a stuzzicarmi, ma senza andare dritto al punto, non ce la facevo più, lo pregai, lasciandolo intraprendere e lui stesso quella supplica.
Dalla tasca dei pantaloni che aveva buttato per terra, tirò fuori un profilattico. "Sei sicura?" Mi chiese, io annui. Mi accarezzò i fianchi, per poi notare ch ero troppo rigida "rilassati, ti piacerà" mi sorrise.
Mi abbandonai completamente a quello che aveva detto, così mi feci trasportare dai suoi movimenti. Mi penetrò, il dolore iniziale, però fu subito sovrastato da un piacere inspiegabile.
Piano piano i suo affondi si fecero sempre più intensi, il corpo si fece ancora rigido, fino quando arrivai al culmine, dopo un po' si rimise vicino a me, mi baciò fine a perdere il respiro, le mie dite accarezzavano i suoi pettorali, mentre lui mi guardava le labbra. Piano piano mi addormentai suo suo petto.

È stato bellissimo!



La mia Güneş || KENAN YILDIZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora