4 - Jeongin

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<<I.N-ah...come sta andando?>> 

<<Non sospettano niente, Hwang. Non è cambiato nulla dall'incidente, ma devi stare attento. Potrebbero ficcarti un ombrello nel culo quando meno te lo aspetti...>> Ridacchiai sentendo il sospiro esasperato di Hwang. Quell'uomo era sempre calmo, ma quando parlava con me non smetteva mai di sospirare. Mah, chissa come mai. 

Il mio ufficio era abbastanza grande, ma era pieno così di roba, quindi lo spazio a diposizione per muoversi era decisamente poco. Quindi saltellai da una pila di oggetti all'altra e arriva alla porta scorrevole del bagno. 

<<Comunque, quelli là hanno occhi e orecchie dappertutto, quindi guardati le spalle e non attirare troppo l'attenzione. Aspetterò il momento giusto per ammazzarli, così poi portai vivere la tua vita felice con quel ragazzo>> Aprii la porta del bagno e me la richiusi alle spalle. Misi il telefono in vivavoce sul lavandino, alzai la tavoletta del water e mi abbassai i pantaloni. 

Finalmente.

<<Stai per caso pisciando via i nostri problemi?>> Sentii Hwang tirare un altro sospiro. Ma era l'unica cosa che sapeva fare? 

<<Oh si baby,  e quando tutto questo sarà finito...>> - scaricai l'acqua e mi rialzai i pantaloni - <<Non vedrò l'ora di pisciare in faccia a quei degenerati>> 

<<Posso farti compagnia?>> 

<<Ovvio, magari inviti anche il tuo amico>>

<<Pftt, non sarebbe capace neanche di pisciare in un cespuglio per paura di infastidire le piante...>> Mi misi a ridere, e iniziai a lavarmi le mani. 

<<Da come me lo descrivi sembra l'opposto di me>> Aggiunsi una buona dose di sapone. Aveva un profumo così buono che se fosse esistita una boccetta apposta lo avrei spruzzato ovunque.

<<Decisamente sì>> 

<<Pensa, un sicario che si porta a letto una ragazza diversa alla settimana e un artista probabilmente vergine e gay che non farebbe del male neanche ad una mosca...secondo te potrebbero essere amici?>> Mi asciugai le mani, ma non uscii dal bagno. Era la mia stanza preferita dell'intero palazzo, un po' per il profumo e un po' perchè nessuno poteva mai venire a disturbarti, lì dentro. 

<<Non vi ci vedo, ma...gli opposti si attraggono, no?>> 

<<Giusto>>

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<<Buongiorno capo>> Tirai una pacca sulla spalla di Lee Know con una forza che non credevo di avere, e lui rispose con un "ahia" più che sonoro. 

Lui in piedi che guardava fuori dalla finestra del suo ufficio. Si sistemò gli occhiali. 

Lee Minho, o Lee Know per i..boh, colleghi(?), era la seconda persona più gay che conoscevo. Ogni volta che passava un bel ragazzo gli si formava un paio di occhi extra per guardargli il culo. Ma ultimamente non lo faceva più, aveva occhi solo per un ragazzo normale che era amico del migliore amico di Hyunjin. 

Era ovvio che tutti e due si piacevano, ma erano così stupidi che non se ne accorgevano. 

<<Hey, I.N-ah...non aspettavo altro che vederti>> Era al 100% sarcastico, ma non ci feci caso e cercai di prenderlo sul serio. 

Quando ero arrivato qui per la prima volta ero ancora minorenne, avevo 17 anni. Lui ne aveva tre più di me, ma questo non gli impedì di flirtare anche con me. All'inizio pensavo che fosse una cosa così per scherzare, ma poi grazie a dei colleghi scoprii che provava a portarsi a letto ogni nuovo arrivato. 

The missing piece - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora