Epilogo - Felix

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Caro Felix,

oggi ha scuola la maestra mi ha messo una nota mentre eri in bagno perchè mi sono messo a picchiare Jay. Secondo me però non è giusto, è da un po' che ti insulta e mi da tanto fastidio.

So che la mamma non mi rimprovererà perchè capirà che sono dalla parte giusta.

Caro Hyunjin,

non dovevi prendere una nota per me!! La mamma mi ha detto che i bambini che prendono le note poi vengono perseguitati dal mostro delle note! Io ho paura di prenderne una e tu fai così...non farlo mai più che ti voglio vivo!

Caro Felix,

tu credi seriamente a queste storie? Guarda che i mostri non esistono, esistono solo quelli del buio la notte. MAI mettere un piede fuori dalle coperte, perchè poi ti mangiano!

Stai attento...

Comunque, domani vado a casa tua! Facciamo merenda insieme

Caro Hyunjin,

non esistono veramente??? E ora a chi credo!! E poi non sono stupido, mica metto i piedi fuori dalle coperte, lo so che poi mi mangiano. Ti aspetto domani così ti racconto tutto quello che mi ha detto la mamma sui mostri!

Stavo leggendo ad alta voce le pagine di quel vecchio diario, mentre Hyunjin, intento a preparare la cena, ascoltava con attenzione.

<<No vabbè ma eravamo due deficenti...nOn mEtTeRe mAi iL PiEdE fUoRi dAl lEtTo!>>

<<AHAHAH>>

<<La mAmMa Mi hA dEttO CoSì>>

<<AAHAHHAHAH BASTA>>

<<Poi c'ero io che ti distruggevo i sogni...ti ricordi quello di prima, ti avevo detto che la fata dei denti non esisteva>>

<<Si, il giorno dopo a scuola ti ho portato il diario e te l'ho lanciato piangendo, e tu sei stato tutto l'intervallo a consolarmi dicendo che scherzavi>>

<<Oddio vero, me lo ricordo...eravamo due bambini e ora guardaci...>>

Hyunjin si girò verso di me, e allargò le braccia in un gesto che voleva dire "eccoci qua!". I miei occhi vagarono dai suoi, al suo collo, al suo petto, alla sua gamba finta, fino alle sue scarpe.

<<Diciamo che hai avuto un glow up intenso. Non so se lo hai notato ma ogni volta che sei in pubblico milioni di ragazze si fermano a guardarti. Poi vedono che mi tieni la mano e lasciano perdere>>

Lui mi sorrise, e poi si girò di nuovo verso la pentola.

<<Almeno sanno che sei mio. Finalmente>>

Chiusi il diario, e mi alzai dalla sedia bianca per avvicinarmi a lui e abbracciarlo da dietro. Poggiai la mia testa nell'incavo del suo collo, e respirai il mio profumo che su di lui stava benissimo.

<<Al massimo è il contrario>>

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Christopher

Non potevo più permettergli di giocare con i miei sentimenti. Ogni volta che andavo a letto con lui ero sempre ad un passo dal dirgli: hey, mi piaci da quando hai messo piede in questo posto per la prima volta, cioè anni fa!

E invece no.

E invece mi toccava vederlo tornare da quella merda di un casinò tutto sudato, con la camicia sbottonata e un ghigno in faccia.

The missing piece - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora