12 - Hyunjin

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Era finalmente arrivato il giorno della mia uscita con Felix. Non potevo essere più felice, ma l'unica cosa che mi preoccupava erano le spie. Jeongin aveva ideato un piano, ma non ero tanto convinto. 

Flashback - Hyunjin

<<Allora, presente che tu e Felix uscirete insieme da veri fidanzati settimana prossima?>>

<<Non stiamo insieme, Jeongin>>

Eravamo nel suo ufficio alla JYP. Era molto grande, ma pieno di roba. Tra vestiti da donna, armi, documenti, preservativi e bottiglie di alcolici quella stanza era diventata un deposito. 

<<Ancora?? Muoviti a fare la prima mossa>>

<<Ma non mi piace in quel senso>> Bugie. Solo bugie. 

<<Bugiardo. Vabbè, comunque, quando sarete insieme ci saranno sicuro le spie. Noi le troveremo, le seguiremo, e quando sarà il momento le rapiremo. Da quello che ci dice Changbin non hanno ancora smesso di pedinarti, quindi sanno che sei qui. Solo che non capisco perchè...forse stanno ancora sperando che arrivi qualcuno a pagarli>>

Probabilmente era come diceva lui. A meno che...

<<Non saremo in pericolo vero?>> 

<<Non vi uccideranno, Hyunjin. O almeno, non per strada. Potrebbero rapirvi tutti e due, ma di sicuro non per strada. E poi ci saremo noi, tranquillo>>

<<Mi fido di te, Jeongin>>

Fine flashback - Hyunjin

Mi sistemai i capelli per l'ennesima volta quella mattina, davanti al mio specchio. Indossavo dei pantaloni eleganti neri e un girocollo del medesimo colore, dato che fuori faceva freddino. Una giacca che mi arrivava fino ai piedi color nocciola completava il look, insieme ad un paio di occhiali da sole. 

Speriamo che a Felix piaccia. 

Presi le chiavi della macchina e uscii di casa.

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Felix

Dire che ero nervoso non avrebbe reso nemmeno un minimo l'idea. Stavo letteralmente tremando, e il mio riflesso allo specchio non mi era mai sembrato così inadeguato. In confronto al viso perfetto di Hyunjin il mio non era niente. 

Ritoccai un ultima volta il mio correttore e mi allontanai dallo specchio, per vedere bene la mia figura. Indossavo dei pantaloni bianchi, in contrasto con le mie scarpe nere. Infilato dentro, un maglione bianco ricopriva il mio petto, e una lunga giacca nera mi teneva al caldo. 

Onestamente, non ero poi così male. 

Hyunjin aveva detto che mi sarebbe venuto a prendere in macchina, così mi sedetti sul divano e aspettai con dei sentimenti che erano molto lontani da quello che chiamiamo "calma". 

Dopo un paio di minuti il campanello del citofono squillò. Mi alzai alla velocità della luce e risposi subito. Era finalmente arrivato.

<<Si?>>

<<Servizio postale di Seoul!>>

Oh.

<<Oh, uhm, le apro subi->>

<<Lix sono io>> Sentii la persona dall'altra parte della linea ridacchiare. Ecco Hyunjin.

The missing piece - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora