Capitolo 8

11 3 0
                                    

Dopo la nostra "bellissima" cena, ci alzammo e ci dirigemmo verso un lato della sala sulla quale si stagliavano diverse porte, noi ci fermammo davanti ad una di esse: in marmo nero con sopra uno stemma d'oro (una corona a 5 punte, con un serpente che si attorcigliava attorno ad essa).

«Capo del club "A crown made of snake"» tuonò la voce di Nika forte e sicura.

L'enorme porta si spalancò permettendoci l'accesso, l'interno era composto da un atrio enorme che comprendeva anche il salotto composto da un divano e delle poltrone in pelle nera, dietro di esso un'enorme scalinata conduceva ai piani superiori. I colori di quello spazio variavano sulle diverse tonalità di nero, grigio e bianco. La luce proiettata da un grande lampadario composto da cristalli rendeva l'atmosfera più accogliente.

«Hai visto che figata pazzesca, che è questo luogo?» Hester mi strattonò un braccio tutta euforica «Ma prima hai una sfida da vincere, dai vieni» mi accompagnò davanti ad un'altra porta che portava all'esterno su un giardinetto delimitato da una fitta boscaglia.

«Per entrare nel nostro club di assassini dovrai passare due prove: una di combattimento e l'atra di astuzia ed ingegno. Se non passerai una di queste prove sarai costretta ad andartene e perciò anche a lasciare la casa di Kevin. Tutto chiaro?» la voce di Nika mi fece intuire che anche gli altri ci avevano seguiti fuori.

«Contro chi mi batterò?» chiesi intimorita.

Se dovessi combattere contro Kevin, non credo che riuscirei a rimanere concentrata... Per vari motivi. Nika mi sembra simpatico ma se è il capo del gruppo vuol dire che è anche il più forte no?

«Contro di me, novellina» la sua voce era piena di sicurezza, come se avesse già la vittoria in tasca.

Guardai Gideon, studiandolo, la maglietta nera che portava gli fasciava perfettamente il suo corpo muscoloso e slanciato, mentre i jeans sembravano quasi i pantaloni di una tuta. E poi c'era il suo viso perfettamente simmetrico, i capelli biondi gli davano l'aria da Dio mentre gli occhi bicolore rimarcavano il fatto dell'essere un predatore per eccellenza, pronto a divorare la sua preda.

Partì all'attacco sfoderando una spada lunga e sottile. Annusai l'odore dell'aria riuscendo ad ottenere tutte le risposte che mi servivano su quell'arma, era fatta di acciaio con una lieve percentuale di piombo, facendo sì che l'attacco sia più potente. Ma quel materiale si fondeva a qualche migliaio di gradi.

Sorrisi tra me e me, mentre surriscaldavo il mio corpo, la potenza del mio potere spingeva per venire fuori e devastare tutto ciò che ci fosse davanti, ma dovevo concentrarmi. Così quando arrivò il fendete dall'alto molto prevedibile, afferrai la lama con la mano destra che si fuse al mio tocco.

«Ma che caz...» non gli diedi il tempo di finire che gli tirai un calcio all'addome ben assestato. Sì allontanò di due passi mentre si rimetteva in posizione eretta e poi ripartì all'assalto e stavolta fu molto diverso dal primo.

Non usò più armi, ma solamente calci e pugni che arrivavano con una potenza ed una forza disarmante. Non riuscivo più a vederlo da quanto si muoveva veloce, poi ad un certo punto sentii una mano che mi strinse forte il sedere, arrossii all'istante, distraendomi.

Mi ha appena... palpeggiato?

Ma quell'attimo di distrazione fu fatale, perché Gideon riuscì a sollevarmi per il collo spingendomi con la schiena contro un albero, sorrise sornione mentre si avvicinò al mio orecchio.

«Che cosa diavolo sei, novellina?» la sua voce aveva una punta di fastidio ma la maggior parte era curiosità.

«Lo scoprirai da te stronzo» risposi beffarda mentre il mio corpo raggiungeva una temperatura estrema per qualsiasi altro essere vivente, tranne che a me. Mentre Gideon mi lasciava andare imprecando, tenendosi il polso con l'altra mano, io ne approfittai per metterlo spalle al muro con un gesto fulmineo schiacciandogli la faccia contro la corteccia, con un piede. Poco dopo lo lasciai andare, lui si staccò dal tronco e mi porse una mano.

Phoenix. La luce nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora