Capitolo 17

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Aleys

Riaprii debolmente gli occhi.

Dove sono finita? Inferno o Paradiso?

Il dolore che si diffuse da ogni parte del mio corpo, fu come una secchiata d'acqua fresca per i miei ricordi.

La sfida, le ferite, qual ragazzo bendato dall'aria familiare...

Ero ancora viva! Loro mi avevano salvato... Non potrò mai ricompensarli a dovere... I miei amici, la mia nuova famiglia.

Lentamente mi rimisi a sedere sentendo varie fitte provenire dalle parti più lacerate dei miei muscoli, la stanza buia non mi permetteva di vedere altro se non il letto su cui era stesa, con una coperta addosso in piena estate! Vogliono forse farmi morire di caldo?!

Risi per la mia stessa battutina verso le persone che invece mi avevano dato un'altra occasione che non avrei sprecato. La porta si aprì scricchiolando ed io restai come congelata a guardare la scena, in religioso silenzio.

Poco dopo una luce dai toni caldi invase la piccola stanza, permettendomi di vedere l'interno, ma non ci prestai molta attenzione. Il mio sguardo era incollato alla figura barcollante e massiccia di Kevin appoggiato allo stipite della porta, lo sguardo vacuo con un misto di sorpresa.

Visto che mi continuava a fissare intensamente mettendomi altamente in imbarazzo, decisi di alzarmi in piedi, così con passi cauti e un po' traballanti mi posizionai davanti all'enorme ragazzo montagna che avevo davanti.

Mi sarei aspettata una presa in giro, uno scherzo oppure totale indifferenza... Ma non...questo!

Una sua mano si appoggiò sulla mia guancia con una delicatezza disumana, la sua pelle calda contro la mia mandò scosse di corrente a tutto il mio corpo che sembrava teso come una corda di violino aspettando altre attenzioni da lui.

«Stai bene» sussurrò carezzandomi il volto come se potessi rompermi con una minima pressione in più. La sua voce sofferente però mi aveva messo in allerta; mi costrinsi ad abbandonare quel dolce contatto mentre lo guardavo in volto preoccupata.

«Kevin... Che cosa ti sta succedendo?» sussurrai anche io quasi come se fosse un segreto tra di noi.

Il suo sguardo traspariva solo confusione, mentre le sue iridi cambiavano colore... Diventando di un colore purpureo tende al bordeaux. Indietreggiai spaventata, mentre poco dopo cadde addosso a me investendomi in pieno.

L'impatto con il pavimento mi tolse l'aria dai polmoni, la visuale iniziò ad offuscarsi per la botta improvvisa, mentre fitte potenti di dolore mi trafiggevano dove le ferite erano ancora fresche.

Perché devi sempre ridurti in questo stato?! Per quale motivo poi!

Poco dopo arrossì diventando prima rossa poi viola e poi di tutti i colori dell'arcobaleno. Lui... Lui aveva la testa appoggiata sul mio seno, con il naso sprofondato in mezzo ad esso.

Cercai di esprimere qualcosa ma il mio cervello era andato completamente in tilt.

Se ci trovano in questa posizione... Oddio! Accidenti a te, Kevin! Perché mi sei caduto addosso!?

Sospirai, spostarlo era come pensare di sollevare un aereo... Perciò direi che possiamo evitare visto che in questo momento sono messa peggio di uno straccio.

Alzai di poco la testa guardando i suoi capelli biondi sparpagliati sul mio petto che si muovevano con il mio respiro...

Chissà come sono morbidi...

Phoenix. La luce nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora