Il mondo iniziò a vorticare attorno a me, l'aria non voleva più entrare nei polmoni, stavo soffocando.
Avevo sbagliato e il mio sbaglio era costata la vita a Gideon, possibile che io non riesca mai ad essere la perfezione? Ecco il motivo per cui la mia famiglia mi rigetta perché sbaglio no anzi perché sono sbagliata.
Iniziai a vedere come dei puntini neri che mi offuscavano la vista, non capisco... perché non sono all'altezza?
Ma in quel momento tutto si fece buio. Per fortuna questa volta non mi risvegliai con le lacrime, mi tirai su e guardai lo spazio circostante. Ero sul divano, il salotto era vuoto, così mi alzai e andai in cucina.
Hester piangeva trattenendo a stento i singhiozzi continuando a guardare intensamente la figura di Gideon, mentre al suo fianco Nika stringeva Logan che continuava a singhiozzare incessantemente. Non riuscivo a sopportare quella vista.
Era meglio se rimanevo nel mio mondo. La mia famiglia ha ragione, non merito di essere considerata un membro di questo club, visto che invece di fare conoscenza ho ucciso un mio compagno.Corsi fuori dalla nostra ala, mentre delle lacrime silenziose mi scendevano copiose lungo le guance.
Inutile. Infantile. Indegna. Imperfetta.
Erano queste le parole che mi erano state rivolte per descrivermi e avevano ragione. Avevano tutti dannatamente ragione.
È colpa mia. È colpa mia. È colpa mia.
Le voci nella testa non volevano saperne di zittirsi. Ma come dargli torto?
Ero quasi arrivata all'entrata principale quando andai a sbattere contro qualcuno di incredibilmente alto. Tenni lo sguardo fisso a terra, evitando così che quel qualcuno potesse vedermi grazie ai miei lunghi capelli che mi facevano da barriera.
«Fatina?» la sua voce e quel nomignolo che mi era stato affidato mi fecero irrigidire. Mi girai dandogli le spalle per cercare di fuggire, ma Kevin mi catturò un polso e mi tirò indietro. Finii a sbattere contro i suoi pettorali massicci arrossendo. «Guardami» il suo non era una richiesta ma un ordine, non obbedii e lui mi prese il mento tra le dita obbligandomi ad alzare la testa per guardarlo negli occhi, dove, sprofondai in quel verde estivo, bellissimi eppure anche così tanto pericolosi.
«Che cosa è successo?» la sua voce atona mi diede per qualche ragione un certo conforto.
«Io... Non... Gideon...» esalai tra i singhiozzi, poi sentii il suo tocco caldo sulla guancia mentre dolcemente mi asciugava una lacrima con il pollice.
«Calmati» cercai di fermare i singhiozzi per via del suo ordine. Quando constatò che mi fossi calmata abbastanza, abbandonò il mio viso e mi fece cenno con la testa di seguirlo dentro l'ala.
Iniziai a percorrere a ritroso la strada, seguendo Kevin docilmente. Rientrai dentro la nostra ala, dove il silenzio di tomba persisteva ancora, deglutii ed io e lui facemmo l'ingresso in cucina guadagnandoci le occhiate di tutti i presenti.
Lancia un'occhiata al bellissimo ragazzo che mi stava di fianco, vedevo i suoi occhi saettare da tutte le parti attenti mentre studiavano l'ambiente circostante, poi si soffermò su Gideon. Gli si avvicinò e poi sfoderò un pugnale da più o meno 15 cm, sbiancai, che intenzioni aveva?
«Non devi neanche avvicinarti a lui brutto bastardo! Se osi anche solo toccarlo giuro che ti strangolo con le mie stesse mani!» Hester stava per lanciarsi su di lui come una furia, ma Nika la fermò solo prendendola per il polso, la ragazza cercò di staccarsi da lui con tutta la forza possibile, ma non c'era niente da fare Nika era immobile e tranquillo mentre osservava intensamente Kevin come per dargli il via libera.
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Phoenix. La luce nelle tenebre
FantasíaOgnuno riuscirà mai ad avere il suo "per sempre felici e contenti"? Questo dubbio assilla Aleys da quando il suo mondo è stato stravolto, da quando ogni sua certezza è crollata. Ma per uno strano scherzo del destino incontra un altro ragazzo che se...