Capitolo 19

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Kevin

Il suo corpo caldo contro il mio mi dava la forza di continuare a lottare.

Pezzo di merda, questa è casa mia, qui ci abitiamo tutti noi, non ti lascerò radere al suolo quello che abbiamo costruito

Strinsi la mascella, guardando il corpo di Cayden steso a terra, con il naso sanguinante, spostai le iridi su Logan. Il suo volto pallido come un fantasma, mi fissava terrorizzato, lo sguardo colpevole e supplicante non mi avrebbe smosso di un centimetro dalla mia decisione.

Stronzo ci hai traditi tutti per andare con questi sfigati?! Seriamente?!

«Perché!?» ringhiai cercando di nascondere la rabbia, mi avvicinai lentamente a lui stringendo Aleys più vicino al mio corpo. La sua pelle a contatto con la mia, mi faceva andare in un mondo a parte, gli sbagli svanivano e l'unica certezza che mi rimaneva era che lei ci sarebbe sempre stata. Io l'avrei tenuta stretta, costi quel che costi.

«Perché no?» rispose con la voce che tremava. Guardò il corpo di Cayden steso a terra tremante, sollevando poi il capo verso la direzione di Aleys.

«Kevin, mi dispiace, ma era l'unico modo che avessi...per...per riuscire a salvarla»

Lo guardai stranito, senza capire.

Salvare chi? Non è che forse ti stanno...ricattando?

Deglutii, mi devo fidare? Ci conosciamo da una vita...ma ora è passato dalla parte del nemico... Possibile che Nika se ne sia andato a causa sua? Come posso collegare questi due avvenimenti? Dove sono le linee che collegano i fatti?!

Cazzo, ma non potevano semplicemente partire per una missione e andarsene?! Che rottura di coglioni, voi e tutti questi intrighi

«Logan, sei ancora in tempo per tornare da noi, possiamo risolverla insieme» provai a persuaderlo, cercando un'ultima luce di speranza, ma lui scattò verso di me afferrando un braccio di Aleys e in quel momento semplicemente non ci vidi più.

Sei un mostro

Quella frase mi rimbombava in testa da quando ero nato, e avevano ragione a chiamarmi così. Sono un angelo caduto di cui l'anima orami sta diventando demoniaca. Non posso contrastare questa cosa. So solo che ho le ore contate scandite dal bastardo passare del tempo.

Fu questione di un secondo, afferrai il braccio di Logan applicando sempre più pressione mentre iniziava ad urlare di dolore, all'udire di un sonoro crack lasciai la presa allontanandomi di qualche passo.

Come minimo gli avevo rotto la radio e l'ulna

Lo guardai mentre si lasciava cadere sulle ginocchia arreso, ma ora l'unico mio pensiero era controllare se le stesse bene. Osservai ogni centimetro della sua pelle non trovando niente se non gli enormi lividi che le erano apparsi sul collo.

È stata colpa mia, se ora non riesci neanche quasi a respirare

«Non avevo altra scelta... Io vi voglio bene ragazzi, ve ne ho sempre voluto... Ma loro... scusatemi» sussurrò con voce rotta dal pianto, poi schioccò le dita.

Merda una trappola

Vidi un cerchio di rune antiche iniziare ad illuminarsi attorno a me, e inorridii una magia di trasporto.

Non mi porterete via Aleys

L'avvicinai a me sostenendola con entrambe le braccia, la guardai sbadigliare e aprire i suoi bellissimi occhioni verdi assonati.

«Cosa...» la sua voce flebile buttò sul mio cuore un cumulo di macerie che lo schiacciarono senza esitazione.

Le misi l'indice sul labbro intimandole di stare in silenzio. La guardai annuire per poi sprofondare con la faccia nell'incavo del mio collo, tornando a dormire.

Phoenix. La luce nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora