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Apro gli occhi, sono sulle ginocchia di Rafal, per terra."Dove sono?" Cassie si volta verso di me."Ma che ti prende?" mi urla contro ma la guardo senza alcuna espressione notevole in viso "Aurelia?" cerca di prendere la mia mano ma la tiro indietro, facendo finta che non mi ricordo chi fosse lei, mi guardo in giro con l'aria spaventata finche i miei occhi non incontrano quelle di Rafal. Lui aggrottò le sopracciglia."Non è divertente" mi rimprovera "Alzati" mi ordina, non mi resta altro che scoppiare a ridere "Non sei affatto brava a fingere" dice lui tirandomi su dal pavimento."Andate via da qui" dice Rick, mi ero quasi dimenticata dove fossimo "Se ti vedono qui, finirò nei guai" disse sedendosi sulla sedia davanti al suo computer. 

La mia attenzione visone interrotta dalla notifica arrivata sul mio telefono. Nessuno sembra di averlo notato oltre a me, mi giro dall'altra parte tirando fuori il telefono. Un messaggio.



..-Hai da fare? Ti vengo a prendere dimmi solo dove sei...


"Abbiamo finito qui?" chiedo girandomi verso i ragazzi mentre usciamo dalle porte principali della green Power."Si, credo di si" rispose Cassie uscendo dalle porte di vetro che la separavano da green tower e la strada della città."Hai da fare?" chiese Rafal tirando fuori le chiavi della macchina dalla tasca e prendendole saldamente in pugno.


Non so se dirglielo o no, mi ci fermo a pensare per un secondo, vada per il segreto."No, vorrei solo fare una passeggiata" mento, non mi piace mentire, abbasso lo sguardo e mi guardo gli stivaletti neri lucidi."Posso venire con te, se vuoi" Rafal si rimise velocemente le chiavi in tasca facendo un passo verso di me. Cazzo, ora che gli dico."No, vorrei stare un po' da sola, e pensare un po'" affronto il suo sguardo sfidante, e cede."Va bene, ma stai attenta" annuisco e procedo da sola nella direzione opposta dei ragazzi. Mando al volo il messaggio a Chris comunicando la mia posizione, a un paio di isolati dalla Green Tower. Cammino ammirando la vita notturna della mia città, è un esperienza vissuta per la prima volta, da quando ho perso la memoria tutto mi sembra così nuovo e così inesplorato. I miei pensieri vengono portati via da una bella macchina che accosta accanto a me."Auri, sali" la voce di Chris mi fece girare di scatto, non ci avrei mai pensato che un ragazzino di 19 anni potesse guidare una macchina sportiva e costosa.


"Ma è la tua macchina?" chiedo sedendomi dentro e mi allaccio la cintura."Bhe si, perché?" si blocca all'istante. Il suo sguardo scatta nella mia direzione e poi si posa di nuovo sulla strada "Continuo a dimenticarmi che hai perso la memoria" borbotta, ma abbastanza forte che io senta. mi viene da sorridere, cerco di cacciare indietro il sorriso, tiro velocemente il telefono dalla borsa e mando un messaggio al volo a zia Ashley così non si preoccupa se torna a casa e non mi trova nel letto."Sei stupenda stasera" la sua voce trasmette la calma e la sincerità, anche se non so ancora di chi fidarmi e di chi no."Grazie" lo guardo con attenzione, i suoi capelli ben pettinati biondi luccicano sotto le luci della città che entrano nella macchina mentre guida. Mi guarda ancora una volta, ma questa volta rimase fermo un po' più a lungo lanciando qualche occhiata furtiva sulla strada."Stavo per sorpassarti, quasi non ti riconoscevo" è una frase che continuano a dirmi, vorrei proprio sapere cosa ero in passato, cosa facevo e che atteggiamenti avevo. Beh vedendo i miei vestiti potrei dire che ero una sfigata.


"Questa è la nuova me" lo sfido con lo sguardo "Ti tocca abituarci" distoglie lo sguardo per poi posarlo su di me con una risposta."Non mi lamento mica" il sorrise si fece lungo le sue labbra rosee e carnose. Non mi resta altro che ricambiare il suo sorriso. Sembra sincero.Guardo fuori dal finestrino, osservando ogni dettaglio dei negozi accanto mentre la macchina è ferma sul rosso. Un ragazzo dall'altra parte della strada attira la mia attenzione - potrei dire molto di più è quel ragazzo mascherato. Stessa maschera nera. Stesso sguardo gelido. Mi stava fissando, io fissavo lui. I suoi occhi non si mossero neanche di un secondo, sembra che non batte nemmeno le palpebre, il suo sguardo è terrificante, ma non riesco a distogliere gli occhi. Mi viene la pelle d'oca e la macchina parte, lui rimase indietro, per qualche secondo potevo vederlo dal finestrino ma poi sparì all'improvviso.


"Ti va di mangiare qualcosa?" Chris mi riporta sulla terra, "Hey tutto bene?" prende la mia mano nella sua "Sembra che tu abbia visto un fantasma" porta la mia mano alle labbra sfiorandola dolcemente con le labbra."Va tutto bene, e si, ma il posto lo scegli tu" sorrido in maniera riassicurativa e lui lascia andare la mia mano. Tra qualche minuto di strada svolta in un piccolo parcheggio e la macchina si ferma. Proprio di fronte a noi c'è un ristorante giapponese. "Spero ti piaccia" estrae le chiavi dalla macchina e usciamo insieme.


L'ambiente al ristorante è molto tranquillo. Piccoli tavolini e pochi, tranquillo. Mi piace."Dev'essere difficile sopportare tutta questa attenzione che hai addosso ora che sei tornata" fu lui il primo a parlare "Mi chiedevo...Come ti fa sentire questa situazione?" i suoi occhi verdi brillando mentre mi guarda, mi sento quasi al sicuro, deglutisco quello che stavo masticando."Sinceramente" bevo un goccio d'acqua "La gente che fa le chiacchiere su di me è tutta gente sconosciuta, non mi fa ne caldo ne freddo" abbasso lo sguardo, forse per la paura di essere giudicata, o perché potrei mentire a me stessa, mi sento malissimo, ma non per quello che dicono su di me, ma per la frustrazione. Non riuscire a ricordare la propria me stessa mi distrugge.


" E' per questo che mi piaci" afferma prima di poggiare un boccone in bocca, mastica "Vorrei tanto avere degli amici che la pensano come te" gli sorrido, ma non riesco a capire se è sincero, non riesco a capire niente - ma ho capito che sto godendo di sua compagnia. Non risposi alla sua affermazione, non saprei nemmeno cosa rispondere. Fu lui a parlare."Spero che tu non mi veda come tutti gli altri" il suo sguardo si rattristisce in un attimo "Non ti parlo perché mi interessa di quello che era successo" i suoi occhi incontrano i miei "Per fortuna hai i tuoi amici che ti aiutano" scrollo le spalle alla sua affermazione, ho dei sentimenti molto contrastanti su questo punto.


"Rafal e Cassie sono molto simpatici e mi aiutano in tutto, sono compressivi" ripenso alla visita di prima "Ma in tutta la sincerità, è bello frequentare le persone che non sono prevenute su quello che potrebbe o non potrebbe piacermi"."Su questo sono d''accordo" mi sorride.Ci avviamo verso l'uscita."Sono felice di conoscerti meglio" dico guardandolo con attenzione, come se cercassi di leggere nei suoi pensieri.


"Sei davvero un bel tipo, Aurelia." si avvicina tagliando ogni distanza che c'era tra di noi "Ce l'ho con me stesso per non averti notata prima" mette dietro l'orecchio una ciocca dei miei capelli "Avremmo potuto essere amici" il suo pollice scorre lungo la mia guancia, provocandomi qualche farfallina nello stomaco "O anche di più" sorrise togliendomi la mano dal viso. Mi avvio verso la macchina, mi apre la portiera e mi siedo nella sua macchina."Si è fatto tardi" guardo lo screen della macchina "Dovrei tornare a casa" spero che non pensi che sia qualche ragazzina cupa.


"Certo, ti riaccompagno" dopo una decina di minuti in viaggio la macchina accosta nel vialetto di casa mia."Grazie per la serata" disse Chris prendo la mia mano e appoggiando le labbra sul palmo della mano."Grazie a te" mi allungo per lasciargli un dolce bacio sulla guancia prima di uscire dalla macchina e entrare in casa. Non appena chiudo la porta mi sento sollevata, non saprei nemmeno perché. Ho goduto la serata ma ero molto tesa, forse perché dovrei ancora sistemare le mie cose personali.

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