Capitolo 8: Saruman, la verità su Fëanor, Granpasso e Frodo

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DISCLAIMER il disegno è mio , se volete vedere dei disegni miei li trovate nella mia pagina Ig la_strega_di_angmar_*

La ragazza galoppò e arrivò a tardo pomeriggio alla torre di Isengard, non aveva praticamente mai viaggiato nelle terre più a Sud delle Terre Selvagge, era tutto così vivo per lei che era abituata alla natura aspra che c'era a Nord.

Nel suo cammino aveva incontrato moltissimi orchi accampati nelle vicinanze e aveva notato che il perimetro della torre era stato recentemente disboscato e le parve tutto molto strano.

Arrivò sotto la torre nera e appuntita e le vennero le vertigini a guardare in alto per quanto era alta, notò subito che mancava il cavallo di Gandalf e decise di attendere la notte per capire meglio la situazione, quindi si nascose nel bosco vicino e lasciò Philips libero in modo da scappare quando lei si sarebbe intrufolata .

Rimase ad aspettare cauta fino a che non sentì dei rametti spezzati provenire dal sentiero vicino a lei, si nascose nell'ombra come le aveva insegnato Granpasso

Arrivò il crepuscolo e Saruman rientrò nella torre, il portone in ferro era estremamente lento a chiudersi, quindi lei sgattaiolò dentro e si guardò intorno.

Non aveva mai visto un posto del genere, percorse un'immensa scalinata che condusse a una stanza con una specie di trono fatto da ossidiana appuntita e davanti ad esso c'era un altare con il piano ottagonale e sopra c'era un oggetto sferico coperto da un telo.

Lei tolse il velo e vide un pallantir, una pietra veggente che poteva essere collegata con un altro pallantir, per mettere in contatto due persone.

Ma allora a chi era collegata?

La ragazza la toccò incuriosita e si ritrovò in una dimensione oscura, si voltò più volte disorientata fino a che non vide una luce rossa e davanti ad essa una figura che riconobbe subito, la tormentava nei suoi incubi da quando era stata pugnalata dallo Stregone di Angmar: Sauron.

Era con la sua armatura ed era imponente e altissimo, il suo elmo era adornato da vari spunzoni che uscivano da parti diverse della testa che sembravano quasi una corona fatta di acciaio nero.

La paura però non prese possesso del suo cuore e impavida estrasse la spada e la impugnò davanti a sé.

Sauron rimase stupito e poi parlò
"Quella spada appartiene a me, o ti unisci oppure verrai sconfitta."

"MAI!" Tuonò Erindehl, i suoi occhi brillarono e si scaraventò su Sauron , ma una luce bianca improvvisa come un flash la riportò alla realtà.

La ragazza si trovò scaraventata a terra e vide Saruman sulla porta che la osservava incuriosito.

"Sapevo che saresti venuta prima o poi ERINDEHL, sapevo che saresti venuta a cercare risposte, sul tuo lignaggio ed è per questo che quando sei andata ad Arnor ho lasciato che tu trovassi la lettera di tuo padre che parlava di Fëanor e ho fatto strappare apposta il tuo nome dall'albero genealogico perché tu cercassi risposte e tutto questo ti ha condotto qui da me"

La ragazza deglutì e rispose con voce tremante mentre si alzava in piedi letntamente con gli occhi puntati su quelli dello Stregone bianco.

"Quindi è tutto vero, perché mi volevi qui? E dove si trova Gandalf?" Domandò Luna Rossa che era sempre più sospettosa.

Saruman capì che lei aveva incontrato Gandalf ed era per questo motivo che forse il grigio pellegrino aveva capito il suo tradimento. Quindi capì che lei sospettasse di lui e notò la mano della ragazza sulla spada pronta a balzare.

L'anziano sorrise " Ormai non c'è più nulla da nascondere, tu hai il potere del fuoco della creazione del figlio di Finwë, hai un pezzo di anima di Fëanor e il Signore Oscuro voleva usare i tuoi poteri trasformandoti in un Cavaliere Nero."

My Immortal [legolas × oc (ita)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora