Capitolo 9: la compagnia dell'anello, Glorfindel e il ritorno di Legolas

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Glorfindel aveva catturato Luna Storta mentre cercava di entrare nei confini di Granburrone di nascosto, era un elfo scaltro e bello, nonostante l'avesse catturata si era dimostrato quasi cordiale.

Aveva i lineamenti delicati e i capelli biondi, per certe versi ricordava Legolas, ma si trattava si un elfo molto più antico del principe Sindar.

Glorfindel era un elfo che risaliva alla prima era, ed era stato luogotenente di Turgon fondatore di Gondolin, figlio di Fingolfin che era fratello di Fëanor.

Nella prima era durante la caduta di Gondolin combattè contro un balrog dove morì, ma come si sà, a differenza degli uomini, gli elfi vanno nelle Aule di Mandos il quale può scegliere se riportare in vita degli elfi e lui rinacque. Nella terza fu decisivo a sconfiggere momentaneamente lo stregone di Angmar, colui che aveva pugnalato sia Frodo che Erindehl e fu lui a profetizzare che non sarebbe stato ucciso da un uomo.

Parlarono molto e Glorfindel pensò subito a quanto lei sembrasse una Elfa Noldor, proprio come lui e vedeva nei suoi occhi la luce degli alberi di Valinor.

Rimase incuriosito da quella donna quando vide la spada Morgul e iniziò a porle domande e lei cercò sempre di sviare, ma appena lui rivelò la sua storia risalente alla prima era lei si dimostrò a sua volta bramosa di sapere.

"Hai conosciuto Fingolfin, Fëanor e Finarfin? "

" Nella mia vita precedente ero a servizio del figlio di Fingolfin e ho affrontato in questa vita lo Stregone di Angmar, come mai sai tutte queste cose sugli elfi?"

Lei tentennò e poi rispose
"Io li ho visti, nei miei sogni mi sembra di vedere I loro volti e forse ho visto il tuo"

Lui rimase sorpreso e la incitò a continuare

" Saruman e mio padre, il re di Arnor, dicono che io abbia un pezzo della anima di Fëanor dentro di me."

Lui la fissò dritto negli occhi e poi guardò la sua spada

" E quella?"

Il viso della donna rabbuiò ma poi pensò che doveva approfittare della conoscenza dell'elfo.

"Mi ha pugnalato lo stregone di Angmar, ma sono scappata e mi hanno curato la ferita, ma non si rimarginerà mai." Proferì lei.

"Nemmeno Elrond può guarirti, sei praticamente diventata una di loro anche se per poco, l'unico modo è ucciderlo, ma nessun uomo può farlo."

Arrivarono al ponte che conduceva a Granburrone e l'elfo pensò di portarla al cospetto di Elrond.

Mentre veniva scortata c'era Granpasso che passeggiava con Elrond, il governatore elfico di Granburrone e appena lui vide la sua compagna perduta urlò

"ERINDEHL!" Lei si voltò e con stupore e lacrime agli occhi si liberò dalla presa di Glorfinder .

Lei corse e saltò in braccio al suo mentore che la strinse a sé e sentì l'odore del profumo dei suoi capelli che gli sembrava così familiare ma anche appartenente a una vita passata.

I due si staccarono dall'abbraccio e lui le prese il viso con le mani e le diede un tenero bacio in fronte.

"Dove sei stata? Che ti è successo?"
Disse mentre la guardava con quegli occhi penetranti e colpevoli di non essere riuscito a salvarla.

"È una lunga storia" Disse lei con un sorriso triste

L'uomo abbassò sguardo riconobbe subito la sua spada e il suo sguardo tornò sui suoi occhi, ma stavolta era uno sguardo preoccupato.

Lei se ne accorse e spostò la spada di lato per non farla vedere .

"Non è niente" Rassicurò lei con un sorriso teso e fintissimo.

My Immortal [legolas × oc (ita)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora