Capitolo 33: Gondor, Arnor,Rohan

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Pipino e Gandalf si erano diretti a Minas Tirith.

Il vento soffiava freddo sulle torri di Minas Tirith, portando con sé l'odore della battaglia imminente. Pipino si trovava in cima alla Cittadella, il cuore che batteva all'impazzata, sapendo che ciò che stava per fare avrebbe cambiato il corso degli eventi. Gandalf gli aveva parlato del pericolo incombente, della disperata necessità di aiuto. Rohan doveva essere avvertita, doveva sapere che Gondor era sull’orlo del disastro.

Con le mani tremanti, Pipino si avvicinò alla pira preparata sulla torre più alta. La fiamma torreggiava davanti a lui, pronta ad accendersi e a portare il suo messaggio disperato. Il piccolo hobbit guardò il cielo notturno, il buio che avvolgeva la città come una coltre di angoscia. Con un respiro profondo, prese una torcia, il bagliore della fiamma che danzava nei suoi occhi pieni di determinazione.

“Deve essere fatto,” sussurrò a se stesso, quasi per trovare il coraggio necessario. Sollevò la torcia, la mano ferma nonostante la paura che gli attanagliava il cuore, e la abbassò verso la pira.

Le fiamme si levarono alte in un istante, divorando la legna secca con un ruggito potente. La torre fu presto avvolta da un bagliore ardente, e Pipino si ritrasse, osservando il fuoco innalzarsi nel cielo. Il segnale era stato dato. Sperava solo che non fosse troppo tardi.

Tutti risposero al segnale e accessori i fuochi fra le montagne di Gondor  fino a che arrivarono ai confini di Rohan.

Lontano, sulle colline di Edoras, Aragorn stava all’esterno del grande palazzo di Meduseld. Il vento portava con sé il suono dei cavalli e delle risate degli uomini, ignari del pericolo che incombeva. Ma Aragorn non era in pace. I suoi pensieri erano oscuri, il peso della guerra imminente premeva su di lui come un fardello insopportabile.

Poi, nel lontano orizzonte, vide qualcosa. Una luce, lontana e debole, ma inconfondibile. Le torri di guardia! Il segnale di Gondor! Gli occhi di Aragorn si spalancarono, il cuore che accelerava. La luce si accese brillante nelle montagne, e in un istante capì. Gondor stava chiedendo aiuto.

"Gondor ha bisogno di aiuto!" gridò Aragorn, correndo verso Théoden, che stava poco distante, e attirando l’attenzione dei presenti. Gli occhi del Re di Rohan si posarono sul fuoco lontano, una luce che rompeva l’oscurità della notte.

"Le torri sono accese," disse Aragorn con urgenza. "Gondor chiama a raccolta. La guerra è vicina."

Théoden si fermò un attimo, riflettendo, il peso della decisione evidente nel suo sguardo. Poi annuì, il volto serio e risoluto. "E Rohan risponderà."

L’esercito di Rohan si mosse con velocità, un fiume di cavalieri che si snodava attraverso le pianure ondulate. Gli stendardi di Théoden Re sventolavano al vento, il suono delle corna di guerra riecheggiava nell’aria fresca del mattino. Aragorn cavalcava accanto a Legolas, Gimli ed Erindehl, i volti tesi e risoluti, sapendo che l’ora della battaglia era vicina. Non c'era tempo da perdere, Gondor aveva chiesto aiuto e loro avrebbero risposto.

Le notti erano gelide mentre l’esercito marciava senza sosta verso la guerra. Durante uno degli accampamenti lungo il cammino, il cielo era limpido e le stelle brillavano sopra di loro, ma l’atmosfera era pesante. Aragorn si aggirava inquieto tra le tende, sentendo il peso del destino che incombeva su di lui. Fu allora che vide una figura avanzare dall'oscurità. Il suo cuore ebbe un sussulto quando riconobbe Elrond, il Signore di Gran Burrone.

Elrond si avvicinò, il volto segnato da una gravità solenne. Portava con sé qualcosa, avvolto in un panno scuro. “Aragorn,” iniziò Elrond, tendendogli il pacco. “È giunto il momento. La tua spada è stata riforgiata.”

Aragorn prese il panno e lo aprì con mani tremanti. La lama scintillante di Andúril brillava davanti ai suoi occhi, il simbolo del suo lignaggio, del suo destino come erede di Isildur. “Questa spada ti servirà per reclamare il trono di Gondor,” disse Elrond. “Ma non è l'unica notizia che porto.”

My Immortal [legolas × oc (ita)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora