capitolo 1:Luna Storta e i Raminghi

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Luna Storta era una numenoriana , era orfana di padre e di madre.
Quando era infante fu strappata dal corpo del padre morto sotto le macerie di una città del regno appena caduto di Arnor che era stato invaso e distrutto dagli Orchi di Sauron .

Fu allevata ed accolta fra i raminghi , un gruppo di numenoriani che vagavano come dei randagi nelle terre desolate del nord della terra di Mezzo a caccia di orchi e di creature malvagie.

Luna Storta era lo pseudonimo di Erindhel, fra i raminghi era tradizione avere un soprannome dato dalla propria comunità che derivava da aneddoti o da caratteristiche della persona.

Luna Storta era stata soprannominata così perché aveva la pelle bianca come la luna, era nota per avere un carattere precipitoso e impulsivo, inoltre aveva l'umore che variava per ogni minima cosa. Il suo mentore Gran Passo aveva coniato amichevolmente il suo soprannome proprio perché era facile che si svegliasse con la luna storta.

La pelle bianca e pallida era in contrasto con i capelli corvini ricci e spettinati, le lunghe ciglia facevano risaltare i suoi occhi grigi come il cielo in autunno incorniciandoli. Aveva le occhiaie ben visibili e si poteva notare sotto alle sottili palpebre le vene bluastre che erano visibili anche sui polsi.

Il nasino era in armonia con il viso morbido ed era in contrasto con i suoi occhi affilati che sembravano quelli di un cobra, ma che molte volte facevano trasparire la loro dolcezza velata .

Le labbra sembravano dei petali di una rosa rossa sbiadita, con il labbro superiore più voluminoso di quello inferiore .

Le sue guance erano adornate da delle lentiggini e dal rossore del freddo che facevano risaltare ancora di più i suoi occhi

Essendo numenoriana anche se aveva 40 anni avrebbe dovuto in teoria dimostrarne circa 23, ma vista la delicatezza del suo viso sembrava leggermente più piccola.

Il suo aspetto etereo risultava malizioso e innocente allo stesso tempo, come se fosse stata una preda che attirava le vittime e che poi invece le uccideva.

Tuttavia essendo cresciuta come un maschiaccio ed essendo molto rispettata nella sua comunità nessuno aveva avuto il coraggio sedurla, anche perché Gran Passo, il più forte dei Raminghi, la guardava con occhio paterno e non avrebbe permesso a nessuno di offenderla.

I Raminghi quel giorno stavano cavalcando nelle Terre Selvagge, a Luna Storta questa vita piaceva, si sentiva libera sopra il suo cavallo nero e con i capelli al vento, la mano salda sulla sua lancia la faceva sentire sicura di sé e le piaceva la sensazione pungente che il vento aveva sulle sue guance rosse come delle mele .

Il suo destriero Philips era il più giovane e quindi era difficile ancora da domare, ogni tanto ipennava quando si spaventava disarcionando la sua padroncina facendola cadere a terra, ma era stato il suo più fedele compagno.

Delle sue cadute a cavallo se ne vergognava molto perché anche se era ben accettata in quella comunità prettamente maschile , lei voleva comunque dimostrare di essere all'altezza degli uomini.

Mentre cavalcavano verso un fiume,Luna Storta si mise a guardare Gran Passo che era davanti a lei , anche lui era un numenoriano e dimostrava all'incirca quarant'anni, lo ammirava più di chiunque altro e avrebbe voluto essere come lui, forte,impavida e capace di prendersi delle responsabilità.

Lo vedeva come l'esempio di una persona perfetta, che non sbaglia mai, riflessivo , ma anche di polso, invece lei era sempre stata molto fumina e aggressiva, inadatta alle posizioni di comando secondo gli altri tranne che a Gran Passo.

Fecero una sosta al fiume e Luna Storta si mise a pescare usando la lancia per catturare i pesci.
Vista la sua bellezza sembrava una ninfa dell'acqua, ma il suo portamento era quella di un guerriero, la sua armatura era soprattutto di pelle nera perché le piaceva viaggiare leggera ed essere veloce a cavallo, le ricordava quando da bambina faceva a gara a chi era più veloce con gli altri Raminghi.

Portava degli stivali da uomo forse troppo grandi per la sua misura, come il resto dei pochi pezzi di armatura in metallo che aveva, ovvero le spalliere e i polsini che avevano il simbolo di un albero.

Era di media statura e molto magra, la grandezza dei suoi vestiti la facevano sembrare più esile di quello che era.

Dopo aver catturato pesci a sufficienza li portò agli altri che le fecero i complimenti , ma nonostante le sue doti dimostrate nessuno la incoraggiava ad avere posizioni di livello nella comunità e per questo lei pensava di non esserne capace.

Mentre mangiavano da dietro la colline videro sbucare del fumo, un villaggio nelle vicinanze era stato attaccato forse dagli Orchi.

Buttarono l'acqua sul fuoco spegnendolo e tutti si misero sui cavalli in fretta e furia per partire al più presto .

Gran Passo decise di attraversare il passo per arrivare all'altopiano dietro le colline che era una strada battuta decentemente , ma che era abbastanza lunga, Luna Storta decise di dimostrare a tutti che era meglio di quello che credevano per una volta, così fece di testa sua.

Decise di passare invece che dal Passo direttamente dalla forcella, separandosi dal gruppo, Gran Passo si preoccupò e urlò

"ERINDEHL DOVE VAI?! COSÌ NON ABBIAMO L'EFFETTO SORPRESA!"

Ma Luna Storta non sentì le parole poiché il vento non le faceva sentire le voci dei suoi compagni e cavalcò fino a che non arrivò proprio davanti al villaggio, la strada del passo portava invece a dietro il villaggio.

Tutti gli Orchi che stavano saccheggiando quel villaggio la videro e iniziarono a caricarla, la paura prese il sopravvento perché erano tanti, troppi, ma la disperazione prevalse sulla paura e iniziò a uccidere dozzine di quelle creature orribili.

Ma ovviamente non poteva durare a lungo, il suo cavallo fu colpito da un freccia di un orco che sghignazzava alla gamba e cadde in ginocchio.

Pensò che fosse giunta la sua ora, quando Gran Passo e gli altri sbucarono da dietro il fumo dell'entrata e iniziarono a difenderla.

Il caos era totale, si sentivano i suoni di spade, pianti delle donne che scappavano con i bambini in braccio e nel terreno arido coperto dalla paglia bruciata si vedeva il sangue sia di uomo che di orco che bagnava tutto ciò che incontrava nel suo percorso.

Lo scontro fu un massacro per entrambi gli schieramenti, Gran Passo fu ben presto anche lui circondato e fu colpito a un polpaccio da una lama che lo prese, ma non lo centrò in pieno, un orco a terra sanguinante era riuscito prima di spirare a tagliare la carne del numenoriano che urlò dal dolore e cadde a terra.

Prima che venisse freddato definitivamente ,Luna Storta si mise nella mischia e lo difese fino a che anche lei venne accoltellata alla spalla, ma l'adrenalina era così forte che non lo sentì.

Per fortuna dopo un paio d'ore gli Orchi si ritirarono e scapparono, ma I raminghi avevano subito una perdita di 10 uomini e altri erano feriti.

I sani aiutarono gli abitanti a spegnere i fuochi delle capanne in paglia

"Gran Passo! Svegliati ti prego! Oddio è tutta colpa mia" disse con voce strozzata Luna Storta.

"Spostati" sbraitò Dente d'oro, un altro ramingo che la prese di peso come un sacco di patate e la spinse di lato

" si riprenderà, ma guarda che hai combinato insulsa ragazzina!"

La notte calò in fretta e gli abitanti aiutarono i Raminghi come segno di gratitudine, ma Luna Storta non partecipò alla cena e ai ringraziamenti , si arrampicò sull'albero che era appena fuori la porta sud del villaggio e si crogiolò sull'accaduto.

Il dolore alla spalla era lancinante, ma era troppo orgogliosa per farsi curare, philips la trovò appollaiata come un'aquila e si sedettè ai piedi del tronco.

Era arrabbiata, frustrata e triste, sentiva le lacrime stringerle la gola, una singola lacrima solcò il suo viso che si asciugò subito a causa del vento ghiaccio, con la manica si pulì gli occhi e mentre fissava l'orizzonte,qualcosa di ben peggiore stava attraversando l'altopiano in cui si trovava il villaggio e che veniva verso Nord

Vide nove figure a cavallo coperti da un manto nero che galoppavano a una velocità disarmante e sapeva benissimo chi erano, I Cavalieri Neri.

My Immortal [legolas × oc (ita)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora