Capitolo 1

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Capitolo 1

16 settembre

Sposto con il piede destro le foglie che invadono la strada e continuo per qualche metro. 

Sono arrivata. 

É quello l'indirizzo.

Eppure non c'è nulla di minaccioso, solo un palazzo, giallastro, sbiadito, il classico palazzo di sfondo. Mentre lo guardo cado e mi infango tutta la felpa viola scuro e i jeans neri. Poi dal nulla rivedo il rosso, il rosso intenso... scuoto la testa mi tirai su il cappuccio in modo da coprire i corti capelli castani. 

"Ehi guardate chi c'è, la ragazza misteriosa!"

Oh no, non può essere, ancora Jude.  

Una smorfia si forma sul mio viso. Una smorfia di dolore, di rabbia e di disgusto. 

Da quando è successo... no non devo pensarci. Non ora.

Mi volto e corro velocemente senza ascoltare la voce di Jude che urla e ride cercando il consenso dei suoi amici. 

Qualche minuto dopo sono già andati via e torno davanti al palazzo di sfondo.

Mi ricordo perché sono qui. Un messaggio, arrivato a mezzanotte: "posso aiutarti a non finire dentro" 

Salgo le scale di corsa e arrivo finalmente al settimo appartamento. Busso tre volte.  La porta si apre cigolando e una volta che sono dentro si richiude di scatto. Mi volto, fisso la porta per qualche secondo e poi mi giro. 

Davanti a me c'è... un agente di polizia. No, non può essere... è una trappola. Non avrei dovuto fidarmi. Ho la bocca asciutta e per un attimo che sembra infinito rimango lì, in piedi, con una pistola puntata contro e il corpo che non mi risponde.                                                                              

Sono in trappola. 

Per un attimo in mezzo a tutto questo casino mi domando se Jude passasse di qui per caso prima.  Alzo le mani e tra la confusione mi si annebbia la vista, mentre l'agente mi mette le manette.                                                                                                                                                                                  Penso a mamma, a Lidia, a Janett, alla signora Sigaretta e il suo gatto Leone, a Ketchup e Maio, a Sarah, Julia e Vivvi, alla lettera, alla macchina verde sbagliata, a Jude, a papà e a Madeline...           Non c'era bisogno di tutto questo... ho sbagliato. Stupida ragazzina che non sono altro.

"Questa volta non sono le solite cavolate Kley, il rischio è alto" mi ricordo

Una lacrima scende per il mio viso ma non è dolce come quelle di Sarah o inaspettata come quelle di Julia. É aspra e scava una fossa nella mia faccia come se fossi calcarea e sò che nessuna Vivvi sarà qui con la mano sulla mia spalla.

Sono finita. Finita e sola.

Troppo TardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora