Capitolo 4

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Sono passati tre giorni da quando sono andata a scuola e oggi pomeriggio ho invitato Julia a casa per parlare.

Sento bussare alla porta proprio mentre sto scendendo le scale e il buonumore si sprigiona dentro di me  lasciandomi piacevolmente sorpresa. 

Apro la porta e davanti a me c'è lei. Alta, ma che dico, ALTISSIMA, bionda, ma che dico BIONDISSIMA con i suoi occhiali spessi, ma che dico SPESSISSIMI, che coprono degli occhi AZZURRISSIMI intonati alla perfezione con la sua  pelle CHIARISSIMA . Indossa uno dei suoi soliti top neri e un paio di cargo lunghi nonostante sia giugno inoltrato.

"Facciamo merenda?"

Neanche il tempo di salutarla e già pensa alla merenda.

"Si" rispondo con un sospiro 

Apro il frigo e tiro fuori il bubble tea alla pesca sperando che sia ancora il suo preferito..

"Il mio bubble tea preferito!!" Dice mentre si avventa sul bicchiere che ho in mano.

Sono la migliore, modestamente.

"Hai il mascara sbavato" le dico per scherzare 

"Davvero?"   mi chiede lei alla ricerca di uno specchio

"No scherzavo"

"Hey questi non sono scherzi da fare!" ribatte lei facendo la finta offesa 

Ridiamo all' unisono.

Non sono brava con queste cose, ma sto cercando di alleggerire la tensione. Per eliminare il peso che mi blocca il respiro sempre. Dopo aver fatto merenda  saliamo il camera mia e ci sediamo sul letto con i bubble tea in mano

"Devo parlarti seriamente"

Tutto un tratto il suo viso inizia a trasudare interesse e lei entra in modalità ascoltatrice. Finisce in fretta e furia il bubble tea e appoggia il bicchiere per terra.

"Mio padre, io sono convinta che sia stato assassinato..."

Lei non ribadisce. Sò quanto questo le sembri un assurdità, me ne sono accorta dall' espressione che le si è formata in viso  subito dopo che ho pronunciato la frase, ma lei si è ricomposta così velocemente che decido di continuare.

"Io voglio scoprire chi è stato"

"Ok Kle, Io ci sarò, come Vivvi e Sarah... E Aury, che ci potrà aiutare"

Mi sarei aspettata uno schiaffetto affettuoso, una mano nei capelli o persino una risata ma non quello che ha appena detto. Infondo però potevo immaginarmelo, lei non cambia mai e mai cambierà. C'è sempre.

"Ci vediamo mercoledì pomeriggio qui a casa mia"

***

Un tempo eravamo cinque, insieme a noi c'era anche Aury, una ragazza timida all'apparenza ma con carattere da vendere. Alta, riccia, con la pelle perennemente abbronzata e gli occhi verdi come i miei. 

Aury però al posto di fare la scuola che avevamo scelto noi era andata in una scuola speciale, dove pochi venivano ammessi, a studiare Criminologia, in Texas. Lì è dove siamo diretti.

Suono al campanello.
"Chi è??"
Sto per dire il mio nome ma Julia mi anticipa
"Siamo noi!!"

Troppo TardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora