Soldato

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ero distrutta...quel siero, mi distruggerà ogni giorno di più...mi manca bellamy, il solo pensiero che non sia più vivo mi distrugge. Fa più male di queste torture..sentì dei passi da fuori la porta e capì che cage stava arrivando. Spalancò la porta sorridendo e col siero blu in mano. "è da 4 giorni che prendi le dosi..oggi finalmente cambierà tutto" disse venendomi vicino..."finalmente diventerai il mio soldato" continuò a parlare.."la cosa che mi rende più felice è che tu sarai meglio dei mietitori, sarai più forte e più coraggiosa" disse sorridendo..ho paura, molta paura.."lo leggo dai tuoi occhi che hai paura, ma è una cosa necessaria" disse e mi inietò il siero..incomicnia ad avere delle convulsioni e poi mi addormentai..

Mi svegliai sopra un lettino nero e sentì le porte aprirsi "buongiorno uno" disse un un uomo "io sono cage wallas, il tuo capo" disse "ti ricordi qualcosa?" Chiese e scossi la testa "come ti chiami?" Chiese "tu mi hai chiamato uno, quindi presumo di chiamarmi così" riposi e lui sorrise, tirò fuori il siero e cercai di alzarmi ma non ci riuscì perché ero legata "lo vuoi vero?" Chiese e annuì agitandomi "fatelo entrare" disse e delle persone portarono dentro la stanza un uomo legato. Sembrava abbastanza arrabbiato e quando vide la dose si arrabbiò o agitò ancora di più. Cage azionò un suono, e io incominciai a sentire un rumore assurdo perforarmi le mie orecchie urlai dal dolore e non riuscì più a muovermi "funziona anche con lei.." disse sorridendo. Due uomini mi slegarono ma non riuscì a fare nulla, slegarono anche quel tipo e vidi cage appoggiare il siero per terra "chi sopravvive prende la dose" disse andò dalla porta e spense il suono..usci e io mi sedetti sul lettino..non so cosa fosse quel suono e perché reagissi così, so solo che ho bisogno di quella dose.

Scesi dal lettino e guardai l'uomo, sentì una fitta alla gamba e notai di avere un taglio..Alzai la testa e vidi quel tipo andare dalla dose, corsi zoppicando verso di lui e gli saltai addosso da dietro. Cercai di strozzarlo ma lui mi morse il braccio, urlai dal dolore e lui mi fece sbattere la schiena contro il muro mi lasciò e caddi..senti un male cane alla pancia, come se mi si fosse strappato qualcosa, me la tastai e sentì del sangue. Guardai quel coglione e lo vidi di nuovo andare verso la dose, mi rialzai zoppicante e gli andai davanti. Lui mi guardò assetato di siero e incominciò a correre verso di me per placarmi conto il muro, io con furbizia escogitai un piano. Aspettai e quando fu abbastanza vicino mi spostai a destra, lui andò addosso al muro..

Rimase fermo così corsi dietro di lui, gli presi i capelli e gli sbattei il viso contro il muro ripetute volte. Poi lo lasciai ed andai verso il siero, feci per prenderlo ma mi spinse buttandomi per terra, gemetti dal dolore ma mi ripresi. Lo vidi davanti a me così con rapidità gli feci lo sgambetto lui cadde e così gli andai addosso provando a strozzarlo, sentì una fitta alla pancia e lo mollai leggermente lui ribaltò la situazione e mi strozzò, sentì il respiro mancare così gli misi le mani in faccia e incominciai a premere i miei pollici sui suoi occhi.

Lui si tolse subito e si mise le mani davanti ad essi. Io con rapidità gli andai addosso, gli tirai due pugni allo stomaco e poi un calcio nei coglioni. Lui indietreggio così lo spinsi contro il muro, gli tirai altri pugni. All'improvviso senti una fitta alla gamba e mi cedette, caddi per terra urlando dal dolore e lui ne approfittò per prendermi a calci..dopo un po' mi tirò su e mi mise contro il muro..Mi tirò un pugno e caddì..mi lasciò lì e andò verso il siero..con molta fatica mi alzai piena di dolori, zoppicando e perdendo sangue, gli saltai addosso da dietro..

mi aggrappai a lui e non sapendo cosa far per fermarlo gli morsi l'orecchio, lui con molta cattiveria mi fece sbattere contro il muro, gemetti di nuovo dal dolore ma poi mi ripresi, misi il mio braccio sul suo collo e con tutta la forza possibile lo strozzai, lui incominciò a muoversi per farmi scendere ma non ci riuscì..tirai un urlo dallo sforzo e strinsi ancora di più... dopo poco lui cadde per terra e per assicurarmi che fosse morte gli tastai il collo. Non sentì battiti..mi spostai da sopra di lui e gli rotolai affianco..presi un grosso respiro e provai ad alzarmi ma non ci riuscì così strisciai per terra fino al siero..lo iniettai e mi sdrai con la pancia in su per terra...

The 100 Bellamy BlakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora