5. Allo stadio

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La domenica successiva, con il cuore carico di aspettative, Filippo entrò in campo determinato a trascinare i compagni con la sua positività e a portare il suo Milan alla prima vittoria in campionato dopo le due pesanti sconfitte subite nelle partite precedenti. Sperava solo che Carlo lo facesse giocare e lui non lo avrebbe deluso.

Nonostante fosse deciso a restare concentrato al massimo sul match che lo attendeva, l'attaccante rossonero non poté impedire ai suoi occhi, durante il riscaldamento prepartita, di spostarsi di frequente sulla squadra avversaria e su suo fratello. A fine partita avrebbe parlato con lui per trovare una soluzione per Tommaso, lui era tra i due il maggiore e Simone doveva ascoltarlo, dopo tutto lo aveva sempre fatto.

"Si risolverà" lo confortò Paolo avvicinandosi "tu però cerca di restare concentrato sul gioco, per favore! Non vorrei che la bionda che si siederà vicino a Tommy possa farti venire strane idee" continuò il capitano riuscendo ad intuire perfettamente i pensieri che il suo attaccante provava di celare al mondo, di certo la bionda non era lì solo per il piacere del nipote, cercando di farlo sorridere. Sapeva che Filippo non si sarebbe fatto distrarre, ma voleva anche che sapesse che la leggerezza con cui affrontava, solitamente, la vita amorosa lo avrebbe aiutato anche con la sua famiglia.

Gli occhi dei due uomini si spostarono sulla tribuna per vedere un Tommaso che salutava felice "Certo e grazie. Darò il massimo, questione di orgoglio familiare!" Commentò l'attaccante ridendo e aumentando il passo per tornare a concentrare i pensieri sulla partita e non sul fratello e la sua ex moglie.

L'emozione era decisamente visibile sui volti di Lucrezia e Chiara quando si trovarono davanti allo stadio Meazza. Nessuna delle due ci era mai stata prima e già da fuori la costruzione appariva decisamente imponente; nessuna delle due inoltre aveva mai assistito ad una partita di calcio dal vivo e soprattutto in tribuna Vip, tra le personalità di spicco.

Filippo aveva pensato davvero ad ogni dettaglio: le due ragazze furono infatti accolte da uno steward che prima le condusse in un bar privé e poi le scortò in tribuna mostrando i due posti loro riservati, accanto ad un ragazzino seduto composto, con gli occhi fissi sul campo e le mani che di tanto in tanto si alzavano in segno di saluto verso i giocatori impegnati nel riscaldamento. Doveva trattarsi del nipote di Filippo pensò la bionda; dopo tutto era stata invitata lì per farla conoscere a lui. Lucrezia prese, quindi, un'aranciata per il bambino e si avviò verso di lui, sicura e determinata a fare bella figura.

"Ciao, tu devi essere Tommaso Inzaghi" esordì catturando l'attenzione del piccolo, che spalancò gli occhi a dismisura mentre le sue labbra si incurvarono automaticamente verso l'alto. "Piacere di conoscerti, questa è per te" aggiunse la nuotatrice porgendogli con gentilezza la bibita che Tommaso accettò con gioia.

"Lucrezia Bernasconi! Aveva ragione lo zio a dire che saresti venuta! Oddio che bello, non credevo di poterti parlare!" esclamò lui quasi gridando in preda all'entusiasmo, tanto da attirare l'attenzione di alcuni, tra cui un giornalista sportivo che le rivolse un saluto mentre si avvicinava.

"Però mi devi aiutare eh, io di calcio non capisco nulla" gli sussurrò la ragazza all'orecchio facendolo ridere. "Sì ok, ma poi parliamo di te. E verresti alla mia festa di compleanno?" rispose Tommaso con una sincerità disarmante, tanto che Lucrezia accettò senza pensarci due volte, non avrebbe deluso quel ragazzino tanto bello e dolce.

Chiara si schiari la voce per attirare attenzione dei due che erano già complici dopo pochi minuti. "scusa Tommy, lei è Chiara la mia migliore amica" la presentò con enfasi.

"Ma non è Federica Pellegrini la tua migliore amica?" domandò perplesso il bambino studiando la mora apparsa dietro Lucrezia.

"Federica è una grande amica, ma mai come Chiara!" rispose sicura la nuotatrice. Nel frattempo il giornalista che l'aveva avvistata prima si era parato davanti al trio. "Buongiorno signorina Bernasconi, cosa la porta allo stadio invece che in piscina?" domandò curioso.

L'istante prima del tuffoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora