15 aprile 2009
Era passata una settimana esatta da quando Lucrezia si era svegliata nella stanza con tutti gli amici e con Ludovico che la guardava con affetto. Le aveva fatto preparare la colazione con yogurt, frutta fresca e brioche su un tavolino del locale con tanto di mazzetto di fiori. Nonostante il ragazzo avesse finto di aver improvvisato, la nuotatrice capì al volo che quella piacevole sorpresa fosse stata pianificata in ogni dettaglio e queste attenzioni che mostrava nei suoi confronti le piacevano da impazzire.
Dopo la serie infinita di vasche a stile libero richieste da Jon, poté finalmente concedersi un momento di chiacchiere con l'amica e compagna di squadra, avevano entrambe bisogno di fermarsi e recuperare.
"Hai visite Lux. Nessun problema se fai una pausa, però mangia abbondante e ci vediamo in palestra alle 16, così fai un giro di pesi e poi in vasca prima di sera per distendere i muscoli" le disse l'allenatore in un italiano inglesizzato che lo rendeva affascinante agli occhi delle giovani colleghe di Lucrezia.
La nuotatrice alzò lo sguardo e incontrò quello di Ludovico che la salutava dagli spalti; con un sorriso uscì dall'acqua e si avvicinò al punto in cui si trovava il giovane.
"Ciao Ludo, come mai qui?" chiese sinceramente sorpresa ma felice di trovarlo in piscina ad aspettarla.
"Io... Ecco... volevo farti una sorpresa, magari pranzare con te, e..." l'imbarazzo del ragazzo era alle stelle, aveva già visto Lucrezia nuotare ma il costume con cui si stava allenando era decisamente più sexy di quello di gara.
"Dammi cinque minuti e arrivo" rispose la ragazza; gli strizzò l'occhio e si avviò veloce in spogliatoio a cambiarsi.
Lucrezia aveva l'impressione che dalla sera della festa di Chiara, Ludovico fosse cambiato: non era più opprimente e appiccicoso, ma presente e affettuoso con lei. Da lui arrivava solo qualche messaggio carino e nessuna battuta stupida.
Quando arrivò nell'ingresso lo trovò intento a leggere alcuni avvisi della palestra. "Hai intenzione di iscriverti?" scherzò avvicinandosi da dietro e appoggiando il borsone per terra. "Non sarà la miglior palestra della zona ma la compagnia a volte è piacevole!" aggiunse allegra.
"Si potrei pensarci, ma non vorrei distoglierti troppo dai tuoi doveri" rispose lui in tono serio. Lucrezia lo fissò perplessa, dove era finito l'arrogante e sicuro ragazzo che aveva conosciuto? Decise di lasciar perdere e lo invitò a pranzo.
"Quanti ricordi, io Jack e Chiara venivamo qui a mangiare quando avevamo lezione al pomeriggio o semplicemente quando stavamo insieme per studiare. Come facevi a sapere che esisteva?" domandò mentre si guardava in giro emozionata nel vedere che in quattro anni in quel locale non era cambiato nulla, se non per le foto e i ritagli di giornali appesi al muro che la riguardavano.
"Giacomo..." rispose semplicemente Ludovico, certo che quella fosse un'informazione importante per Lucrezia.
Parlarono un po' delle gare che aspettavano la nuotatrice a Roma, del nuovo approccio dell'allenatore americano e di come l'avesse aiutata a migliorare i suoi tempi e il suo stile. Ludovico poneva domande pertinenti, ma avevano qualcosa di costruito che non sfuggi alla bionda portandola a rispondere senza menzionare i suoi reali stati d'animo.
Sapeva che il giovane non avrebbe mai potuto comprendere pienamente quello che stava vivendo, lei stessa a volte faticava a capire l'altalena di emozioni che solo la sua grande determinazione e voglia di vincita riuscivano a domare.
"Quindi, a quanto ho capito, non farai solo delfino questa volta" disse Ludovico cercando di attirare l'attenzione di Lucrezia che sembrava persa nei suoi pensieri.
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L'istante prima del tuffo
FanfictionL'istante prima del tuffo, Quell'istante in cui la mente ancora pensa alla gravità della terra mentre il corpo sa già di dover volare. Dove devi decidere se lanciarti e vivere o restare fermo , dove la vita è una frazione di secondo ma conta come a...