Ti presento Calliope

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POV Calliope

L'atmosfera nel paddock di Monza è elettrica. L'energia vibra nell'aria, ma per me, oggi è più speciale del solito. Oggi, Max mi presenterà a Christian Horner, il team principal della Red Bull, non come una semplice amica, ma come la sua fidanzata.

Max mi stringe la mano con un gesto rassicurante mentre ci avviciniamo. "Christian, vorrei presentarti Calliope," dice con tono deciso, ma con quella scintilla di orgoglio che non può nascondere. "Lei è la mia fidanzata."

Christian mi osserva per un momento, poi sorride ampiamente. "Benvenuta, Calliope. Max è fortunato ad avere qualcuno come te accanto. Sai, lui ha bisogno di una stabilità fuori dalla pista, e credo che tu possa davvero aiutarlo a raggiungere il suo massimo potenziale. Mentalmente, il supporto è tutto."

Le sue parole mi fanno sentire accolta, ma anche consapevole del peso che porto ora. Essere accanto a Max significa non solo amarlo, ma anche supportarlo in un mondo che richiede il meglio di lui in ogni secondo. "Farò del mio meglio," rispondo con un sorriso, mentre stringo la mano di Max.

Mentre ci prepariamo a seguire la gara, Christian mi offre un paio di cuffie. "Così potrai sentire tutto ciò che succede tra il team e Max," spiega. Il mio cuore batte più forte mentre metto le cuffie, ascoltando la voce di Max risuonare nelle mie orecchie mentre si prepara per la gara.

All'inizio sembra tutto sotto controllo, ma dopo pochi giri qualcosa cambia. Dalle comunicazioni, posso percepire la frustrazione crescente di Max. "La macchina non va, non riesco a trovare il grip... forse è meglio se mi ritiro."

Christian si volta verso di me, il suo sguardo serio. "Calliope, lui ti ascolta. Se qualcuno può convincerlo a non mollare, sei tu."

Con un nodo alla gola, premo il pulsante per parlare direttamente a Max. "Max, sono io. So che è dura, ma non mollare. Fallo per te... fallo per me. Tu puoi farcela."

C'è un attimo di silenzio, poi la sua voce risponde, più calma e determinata. "D'accordo. Lo faccio per te."

Ma anche con tutto il suo impegno, Max taglia il traguardo al quarto posto. Non è quello che voleva, e lo vedo subito dalla sua espressione. Non c'è neanche il tempo di congratularsi per la sua tenacia. Lo vedo allontanarsi furioso, sparire nel suo spogliatoio senza dire una parola.

POV Max

Mi chiudo nello spogliatoio, rabbia e frustrazione che mi divorano dall'interno. Il quarto posto non è accettabile per me. Per tutta la gara ho lottato, ma la macchina non ha risposto come doveva. E ora, tutto ciò che riesco a pensare è che ho deluso tutti. Mio padre sarà furioso... lui si aspetta sempre il massimo da me, e oggi non ho raggiunto quel massimo.

Seduto sul lettino, fisso il pavimento, il petto che si stringe sempre di più sotto il peso del fallimento. Non voglio vedere nessuno, non voglio parlare con nessuno. Poi sento un lieve bussare alla porta.

"Max?" La voce di Calliope è delicata, ma decisa. "Per favore, apri la porta."

Esito per un attimo. Non voglio che mi veda così, ma alla fine mi alzo e apro la porta. Lei entra, il viso colmo di preoccupazione e dolcezza.

"Sto bene, davvero," mento, voltandomi. Non voglio che veda la rabbia nei miei occhi. "Non è stata una buona gara."

Lei si avvicina, cercando di toccarmi il braccio, ma mi scosto, la frustrazione esplode. "Non capisci, Calliope! Ho deluso tutti! Mio padre... sarà furioso. Non posso affrontarlo. Non voglio che tu pensi che io sia un fallito."

Il silenzio cade pesante tra noi. Poi, sento il calore della sua mano sulla mia spalla e quando mi giro per guardarla, vedo solo comprensione nei suoi occhi.

"Max," sussurra dolcemente. "Non hai deluso nessuno, meno che mai me. Lo so cosa vuol dire avere genitori che non sono sempre presenti insomma. Non posso capire esattamente cosa provi, ma ti assicuro che sei stato incredibile oggi. Io sono qui per te, e lo sarò sempre."

Mi bacia sulla guancia, poi sulle labbra, avvolgendomi in un abbraccio stretto e confortante. Un senso di sollievo mi attraversa mentre sento le sue parole.

Ma prima che possa rispondere, la porta si spalanca violentemente, e mio padre entra, furioso come non l'ho mai visto.

"Max, che diavolo è successo là fuori?" sbraita. "Quarto posto?! È inaccettabile!"

Mi preparo a difendermi, ma prima che io possa dire una parola, i suoi occhi si posano su Calliope, il viso che si contrae in una smorfia di disprezzo.

"Chi diavolo è lei? È questa ragazza che ti distrae?!"

"Papà, smettila!" dico, cercando di fermarlo. "Non è colpa sua. Lei è la mia fidanzata papà"

Ma lui non si ferma. "Questa puttanella sta rovinando tutto! Lo sapevo che una relazione ti avrebbe indebolito!"

Calliope non abbassa lo sguardo, anzi, si erge fiera e gli tiene testa. "Non sarà mai una delusione, signor Verstappen. Max è già un campione, anche se lei non riesce a vederlo. E quando diventerà campione del mondo, non sarà grazie a lei."

Le sue parole mi lasciano senza fiato, ma so che ha ragione. Jos sembra incredulo, ma non cede. "Non approvo questa relazione," sputa con rabbia, guardando me. "Lei ti sta rendendo debole."

"Se non fosse stato per Calliope," ribatto, alzando la voce, "mi sarei ritirato dalla gara. Lei mi ha spronato a continuare."

Jos scuote la testa, visibilmente frustrato, poi esce dallo spogliatoio, sbattendo la porta con forza.

Rimango lì, in silenzio, incapace di muovermi. Mi volto verso Calliope. "Mi dispiace per tutto questo," le dico piano. "Non avrei mai voluto che ti trovassi in questa situazione."

Lei mi sorride dolcemente, accarezzandomi il viso con delicatezza. "Non devi scusarti, Max. Io sono qui per te, e non vado da nessuna parte."

La sua presenza mi calma, e prima di rendermene conto, l'attiro a me e la bacio. Le nostre labbra si toccano dolcemente, e un piccolo sorriso si forma tra i nostri baci. Ridiamo piano, come se quel gesto potesse sciogliere tutta la tensione del momento.

"Grazie," sussurro contro le sue labbra, grato di averla accanto.

Continuiamo a baciarci, dimenticando per un attimo tutto ciò che ci circonda, concentrandoci solo sul fatto che, qualsiasi cosa succeda, ci siamo l'uno per l'altra.

Solo una fan?-MAX VERSTAPPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora