Zanzibar

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Max's POV

Il sole di Zanzibar è calmo, caldo e perfetto. Disteso all'ombra di una palma, guardo Calliope che è accanto a me, immersa nel sole. La sua pelle brilla leggermente alla luce del giorno, e non riesco a distogliere lo sguardo da lei. È così bella, così perfetta in ogni suo dettaglio. Ogni volta che penso a quanto sono fortunato ad averla nella mia vita, mi sembra quasi surreale.

Le nostre mani sono intrecciate, e ogni tanto sento il suo pollice scorrere delicatamente sul dorso della mia mano, un piccolo gesto di affetto che mi fa sorridere. La guardo mentre è assorta nei suoi pensieri, e in un certo senso, mi sento completamente in pace.

"Amore," la chiamo, la voce bassa e dolce, come sempre quando mi rivolgo a lei. Calliope si gira verso di me, un sorriso sereno sulle labbra.

"Sì?" risponde lei, curiosa.

"Stavo... riflettendo," le dico, stringendo un po' di più la sua mano. "Su quanto sono fortunato ad averti. E su quanto sia assurdo che tutto sia iniziato per sbaglio, in un aeroporto. Se ci penso, avrei potuto non incontrarti mai."

Calliope ride, quella risata leggera e spensierata che amo tanto. "È vero. È stato tutto così casuale. Ma guarda dove ci ha portato."

Non riesco a trattenere il sorriso mentre la guardo. Senza pensarci troppo, mi alzo dal mio lettino e mi siedo accanto a lei, sul suo. La sua pelle è calda al contatto, e mi accoglie subito con lo sguardo amorevole che mi fa sentire a casa, ovunque siamo.

"Lo sai," dico piano, fissandola negli occhi, "non sarò mai un fidanzato perfetto, ma ci proverò. Con te, ci proverò sempre."

Le sue labbra si incurvano in un sorriso mentre la mia mano si posa delicatamente sul suo ventre, un gesto istintivo e protettivo. Poi mi chino in avanti e la bacio. Il contatto delle sue labbra con le mie mi fa sentire come se tutto fosse esattamente al suo posto.

Quando mi allontano leggermente, faccio una domanda stupida, tanto per alleggerire l'atmosfera. "Secondo te, quanti olandesi ci saranno in questo resort?"

Calliope scoppia a ridere, scuotendo la testa. "Ma sei serio? È questa la tua grande domanda filosofica?"

Metto su un finto broncio, fingendo di essere offeso, ma non dura molto. Un suo bacio leggero, rapido ma dolce, mi fa subito sorridere di nuovo.

Le ore passano velocemente, e senza nemmeno accorgermene, mi addormento per un po' sul lettino, il suono delle onde che si infrangono sulla riva è come una ninna nanna perfetta. Quando mi sveglio, il sole sta iniziando a calare, e il cielo si è tinto di arancione e rosa. Il tramonto è mozzafiato, ma ciò che cattura la mia attenzione è Calliope, che si dirige verso l'acqua, i suoi passi leggeri sulla sabbia bianca.

Senza pensarci due volte, la seguo. La vedo mentre si avvicina all'acqua, immergendo lentamente i piedi e abituandosi alla temperatura. È lì che mi avvicino di soppiatto e, con un gesto improvviso, la spingo dentro. Il suo grido sorpreso è subito coperto dalle risate mentre l'acqua la avvolge. Calliope si rialza, i capelli bagnati le scendono lungo il viso, e nonostante il suo tentativo di vendetta, riesce solo a tirarmi leggermente dentro. Dopotutto, sono un pilota di Formula 1.

Ridiamo entrambi, bagnati, mentre l'acqua ci circonda. E poi, senza preavviso, la prendo per i fianchi e la bacio. È un bacio intenso, appassionato, come se il tempo si fosse fermato. Le mie mani rimangono strette sui suoi fianchi, un gesto possessivo, ma pieno d'amore. Voglio che capisca che è mia, e che non la lascerò mai andare.

"Non importa dove siamo," sussurro contro le sue labbra, "sei mia."

Ogni volta che guardo Calliope, mi sembra di vedere la perfezione fatta persona. Non solo è incredibilmente bella, ma ha qualcosa di speciale che va oltre l'aspetto esteriore. È gentile, intelligente, forte e, soprattutto, mi capisce in un modo che nessuno ha mai fatto. Non è una ragazza che cerca attenzione o che vuole essere al centro del mondo delle corse. No, lei è diversa. È semplice, autentica, e forse è proprio questo che mi ha rapito dal primo momento in cui l'ho incontrata.

Calliope non ha bisogno di fare grandi gesti per farmi sentire amato. I piccoli dettagli — il modo in cui mi guarda quando pensa che non la stia osservando, il modo in cui mi chiama "amore" con quella dolcezza naturale, come se fosse la cosa più normale del mondo — mi fanno capire quanto sono fortunato. Per non parlare di come riesce a calmarmi con una sola parola, una carezza, o un bacio. È la mia ancora, la mia calma nel mezzo del caos.

Calliope's POV

Mentre siamo in acqua, i raggi un po' spenti del sole che si riflettono sul mare sembrano avvolgerci in un'atmosfera quasi irreale. Ho visto tante foto di piloti negli anni, e la maggior parte di loro esibiva fisici scolpiti e addominali ben definiti. Max, invece, non ne ha tanti, e a me piace così. Non mi interessa l'idea di un uomo perfetto nel senso fisico del termine. Max è perfetto per me così com'è. È il suo cuore, la sua anima, il modo in cui mi fa sentire che conta davvero.

Mentre nuotiamo vicini, lo guardo con un misto di tenerezza e gratitudine. Lo prendo per mano e, mentre i nostri corpi si avvicinano nell'acqua, sento il bisogno di dirgli ciò che sento.

"Con te mi sento... protetta, sicura," gli dico sottovoce, come se queste parole fossero preziose, quasi sacre. "E spero davvero che resteremo insieme per sempre."

Mentre lo dico, una lacrima solitaria mi scende sulla guancia, ma non è una lacrima di tristezza. È come se tutte le emozioni che provo in questo momento avessero bisogno di uscire, di essere espresse. Non mi era mai successo prima. Non mi sono mai affezionata a qualcuno così velocemente. E non mi interessa che Max sia un pilota o che vinca ogni gara. Per me, basta lui, così com'è. Il mio Max.

"Non mi importa che tu arrivi primo," continuo, la mia voce tremante ma sincera. "Per me, l'unica cosa che conta è vivere questa vita con te. Questo Max. Il mio Max."

Max mi guarda intensamente, e prima che possa dire altro, mi prende il viso tra le mani e mi bacia. È un bacio dolce, rassicurante, che mi dice tutto ciò che ho bisogno di sentire senza bisogno di parole. Quando si allontana leggermente, mi sorride e sussurra: "Anche tu sei tutto per me, Calliope. Non importa dove sono, cosa faccio. Voglio che tu sia sempre al mio fianco. Ti prometto che ci proverò sempre."

Quelle parole mi fanno sentire ancora più amata. Lo stringo forte, cercando di assorbire ogni singola emozione di quel momento, e so che, con lui, ogni paura, ogni insicurezza si dissolve come le onde che si infrangono sulla riva.

Siamo solo noi due, in questo istante, e niente al mondo potrebbe essere più perfetto.

Solo una fan?-MAX VERSTAPPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora