Vorrei che fosse felice per me

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CALLIOPE POV:

Il sole splende alto sopra Monaco, riflettendosi sulle superfici lucide delle auto parcheggiate lungo le strade strette della città. Cammino nervosamente avanti e indietro davanti alla porta d'ingresso dell'appartamento di Max. Sono giorni che non riesco a togliermi dalla testa quella telefonata con mio fratello. Mi ha colpito più di quanto volessi ammettere, e ora finalmente è arrivato il giorno in cui i due uomini più importanti della mia vita si incontreranno.

"Va tutto bene?" La voce bassa e calma di Max mi raggiunge, interrompendo i miei pensieri.

Mi volto verso di lui, cercando di forzare un sorriso. Max sta in piedi accanto alla sua Aston Martin nera, le braccia incrociate sul petto. Indossa una semplice t-shirt bianca e un paio di jeans scuri, con le scarpe da ginnastica che indossa sempre quando non è in pista. Ha un aspetto rilassato, ma so che anche lui è un po' teso per questo incontro.

"Sì, sì, solo... un po' nervosa," ammetto, giocherellando con la cerniera della mia giacca. "Non so cosa aspettarmi."

Max fa un passo avanti e mi avvolge con un abbraccio protettivo. "Andrà tutto bene, amore. Sono sicuro che ci sarà sintonia."

Mi lascio andare nel suo abbraccio, appoggiando la testa contro il suo petto. "Lo spero... È solo che... Francesco non è stato proprio entusiasta all'idea. E non so se sia perché è arrabbiato con me o perché non gli piace l'idea che io sia con te."

Max si allontana leggermente per guardarmi negli occhi, la sua espressione rassicurante. "Capisco. Ma sono sicuro che una volta che ci conosceremo, cambierà idea. Sono solo uno normale, dopotutto. Guido auto e viaggio per tutto il mondo ma sono anche un tipo con una vita normale."

Sorrido al suo tentativo di minimizzare, ma sappiamo entrambi che non è vero. Max non è affatto un ragazzo normale, e forse è proprio questo il problema per mio fratello. Le sue preoccupazioni potrebbero andare oltre il semplice fatto che io sia felice o meno. Potrebbero riguardare il mondo in cui mi sto infilando, un mondo che potrebbe sembrare distante, quasi irraggiungibile per lui.

"Ti amo, lo sai, vero?" dico improvvisamente, con una nota di urgenza nella voce.

Max sorride dolcemente, accarezzandomi il viso con il pollice. "Lo so. E anch'io ti amo. Andrà tutto bene, fidati."

Proprio in quel momento, sentiamo il suono familiare di una macchina che si avvicina. È mio fratello. Il cuore mi salta in gola mentre guardo la sua piccola utilitaria parcheggiare accanto all'Aston Martin. Max rilascia l'abbraccio e si mette dritto, le mani infilate nelle tasche dei jeans, con un atteggiamento apparentemente calmo.

Mio fratello, Francesco, esce dalla macchina con la sua solita aria tranquilla e sicura, ma c'è qualcosa nel suo sguardo che mi mette a disagio. Mi saluta con un cenno del capo, ma non sorride. Indossa una maglietta a maniche corte e dei jeans, l'abbigliamento di tutti i giorni che sembra quasi uno schiaffo rispetto al lusso e all'esclusività del mondo in cui sono immersa ora.

"Francesco," dico, cercando di sembrare il più naturale possibile. "Questo è... Max."

Max avanza per primo, tendendo la mano con un sorriso sincero. "Ehi, piacere di conoscerti. Ho sentito molto parlare di te."

Francesco guarda la mano tesa per un attimo prima di stringerla con una presa ferma. "Anche io ho sentito parlare di te," risponde, ma il tono è distaccato, quasi professionale. Niente a che vedere con l'entusiasmo che ci si aspetterebbe da qualcuno che segue la Formula 1 da anni.

L'atmosfera è tesa, e posso sentire il peso di ogni secondo che passa. Mio fratello non si comporta così di solito. Non con me, almeno. Mi sento quasi soffocare dal silenzio imbarazzante, e cerco di romperlo con un tentativo di conversazione.

Solo una fan?-MAX VERSTAPPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora