Max's POV
Il rombo dei motori e il frastuono del paddock di Silverstone sono come una seconda casa per me, ma oggi c'è qualcosa di diverso. O forse qualcuno. Sono seduto a discutere con gli ingegneri, ma la mia mente vaga. L'ingegnere capo mi dà un'occhiata e capisce subito. "Vuoi che chiami Calliope?" mi chiede con un mezzo sorriso.
Annuisco senza esitazione. "Sì, grazie."
Non passa molto tempo prima che la vedo arrivare, così composta e professionale, ma c'è quella scintilla nei suoi occhi che solo io riesco a notare. Mi dà subito tranquillità, come se la sua presenza bastasse a riportare tutto in equilibrio. Sto ancora parlando con i miei ingegneri, ma appena la vedo, il mondo si restringe un po', concentrandosi su di lei. Mi avvicino e, senza pensarci troppo, le do un bacio a stampo. Non c'è bisogno di parole, ma so che lei capisce. Lei è la mia ancora, la mia costante, in mezzo a tutto questo caos.
"Fai del tuo meglio, Max," mi dice dolcemente, con quel sorriso che mi trasmette sempre la sensazione che andrà tutto bene. Il suo tocco è breve, ma riesce comunque a darmi quella spinta extra che mi serve.
"Per te," le rispondo a bassa voce, un sorriso a metà tra il serio e il provocatorio. Poi mi metto il casco e mi preparo per la battaglia.
Calliope's POV
La gara è iniziata e ogni secondo che passa è un colpo al cuore. Seduta accanto a Christian, ascolto ogni singola comunicazione attraverso le cuffie. Ogni curva, ogni sorpasso è un'iniezione di adrenalina che mi attraversa il corpo. Max è lì fuori, a dare tutto, e io non posso fare altro che trattenere il fiato.
Quando finalmente vedo la bandiera a scacchi sventolare e il nome di Max lampeggiare come primo classificato, è come se tutta l'aria che avevo trattenuto fino a quel momento esplodesse in un grido di gioia. Mi alzo in piedi e abbraccio Christian, che sorride, orgoglioso del suo pilota.
"Ha vinto!" esclamo, quasi incredula, sentendo la felicità diffondersi in tutto il mio corpo. Non riesco a trattenere le lacrime di gioia.
Corro subito sotto il podio, cercando il miglior punto possibile per vederlo. Prima sale Charles Leclerc, seguito da Lewis Hamilton, e poi finalmente Max. Il mio cuore batte a mille mentre lo vedo salire sul gradino più alto del podio. Il suo sorriso è luminoso, fiero, e lo vedo cercarmi con lo sguardo. Quando finalmente i nostri occhi si incontrano, il mondo si ferma. È come se fossimo solo noi due in quel momento, tra la folla, tra il rumore, tra la celebrazione. L'inno olandese risuona e le emozioni sono così forti che a stento riesco a contenerle.
Max's POV
Quando scendo dal podio, ho solo un obiettivo in mente: trovare Calliope. Non mi interessa nulla di tutto il resto, voglio solo stringerla, sentire il suo profumo, farle capire quanto questo momento sia anche suo. La vedo tra la folla, con quel sorriso radioso che mi fa sciogliere ogni volta.
Corro verso di lei e, senza pensare, la prendo tra le braccia e la sollevo leggermente da terra, baciandola profondamente. È un gesto istintivo, spontaneo, ma così giusto. La sento ridere contro le mie labbra e quando la metto giù, le sussurro all'orecchio: "Calliope, te la dedico."
Lei mi guarda con gli occhi lucidi e una lacrima solitaria scivola lungo la sua guancia. "Ti amo tanto," le dico, perché è la verità più pura che conosca.
Durante le interviste post-gara, mi trovo circondato da giornalisti. È sempre così dopo una vittoria, ma oggi c'è qualcosa di speciale. Mi chiedono come mi sento, com'è stata la gara, cosa ho sentito di diverso nella macchina.
"La macchina ha avuto dei miglioramenti, sì," rispondo, cercando di rimanere tecnico e professionale, ma non posso fare a meno di pensare a Calliope. "Ma oggi... oggi c'era qualcosa di più. Dedico questa vittoria a Calliope," aggiungo con un sorriso sincero.
I giornalisti annuiscono e qualcuno sorride, mentre i fan nelle vicinanze iniziano a urlare: "Vogliamo Calliope al prossimo GP!" e "Siete bellissimi insieme!"
Non posso fare a meno di ridere. È incredibile quanto velocemente Calliope sia diventata parte di tutto questo. Ma non mi sorprende. Lei è speciale, e lo sanno anche loro.
Poi, uno dei giornalisti mi fa una domanda un po' diversa. "Max, sei stato avvistato a Zanzibar con Calliope. Come è andata?"
Sorrido ancora più ampio, pensando a quel viaggio. "Sì, le ho regalato quel viaggio per la sua laurea," spiego. "È stato un momento speciale per noi, e sono davvero orgoglioso di lei. Ha lavorato duramente per arrivare dove è arrivata."
I giornalisti prendono appunti e mi fanno i complimenti, ma poi sgancio una piccola bomba. "E tra l'altro, ho appena scoperto che sarà la mia assistente personale," dico con orgoglio, gettando un'occhiata a Calliope che è poco distante. "Grazie a Christian, che l'ha scelta lui. Sono al settimo cielo."
STAI LEGGENDO
Solo una fan?-MAX VERSTAPPEN
Fanfiction"Calliope Sarchetti è una ragazza di soli 22 anni, ma con molta esperienza alle spalle. Appassionata di Formula 1 fin da bambina, segue lo sport con entusiasmo, in particolare per un pilota, nonché futuro campione del mondo: Max Verstappen. Calliope...