8/1. L'arte di mangiare il cornetto mentre si piange

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Andrea Fiore si guarda allo specchio ed è fiera di sé: il trucco ha coperto tutte quelle imperfezioni che le davano l'aria di un fantasma.

Non c'è più traccia di quei maledetti cerchi violacei attorno ai suoi occhi. I suoi capelli, acconciati in onde morbide, non sembrano più come se avessero preso una scarica di corrente.

Il vestito che indossa è di raso nero, lungo abbastanza da coprire le cosce e con la gonna morbida e svolazzante. Forse un po' troppo leggero ma va bene così. Le va bene anche sentire freddo, purché possa sentire qualcos'altro oltre alla mancanza di Lorenzo.

Ale festeggia il compleanno.

Andrea prende un respiro profondo: 'Posso farcela anche col cuore spezzato.' A questo ridicolo mantra, Andrea vorrebbe aggiungere: 'E con la dignità ridotta a quella del mocio che si usa per pulire il pavimento del bagno di un locale dopo una serata di chupiti a un euro.'

Non riesce a credere a ciò che ha fatto: limonare quel viscido di Raffaele che non solo è, appunto, viscido e schifoso, ma è anche il fratello del suo ex! Uno psicologo potrebbe scriverci almeno dieci libri su una cosa del genere. Ad Andrea basta il suo Diario ed è convinta che se potesse parlare le sputerebbe in faccia.

Poco male: lo farà quando finalmente scoprirà la verità. Peggio ancora quando a scoprirla sarà Ale. Dio, non ci vuole nemmeno pensare.

Ma in ogni caso! Che stava dicendo? Ah, sì: Ale festeggia il compleanno.

Maya non era invitata ma Ale ha fatto un'eccezione solo per tenere d'occhio Andrea... visti gli ultimi avvenimenti.

Alessandro ha prenotato un paio di tavoli in discoteca con tutti i compagni di squadra e qualche collega di lavoro.

In sostanza, Andrea e Maya sono le uniche donne.

Si nota poco, comunque: è venerdì sera e c'è talmente tanto casino in discoteca da non riuscire più a capire chi sia invitato alla festa e chi si è imbucato.

Il locale è talmente pieno da rendere difficile persino camminare. Le luci soffuse si alterano a quelle stroboscopiche che disegnano motivi blu, verdi e rossi sul viso e sul vestito di Andrea che deve ogni tanto strizzare gli occhi per il fastidio.

La musica vibra come quella di un tamburo, talmente forte che riesce a sentirla in ogni parte del suo corpo, fino al pavimento che le sembra scosso da tremiti. Andrea si ritrova a sperare che la musica sia così alta da coprire i suoi pensieri.

Non lo è.

Ciò che a lei dà fastidio è ciò che piace al resto delle persone che, urlanti e tutte sudate, trascorrono un venerdì sera che è decisamente lontano da ciò che Andrea fa di solito.

Sono passati venti giorni dalla rottura con Lorenzo. Quasi un mese.

È un continuo alti e bassi: quando sembra che stia iniziando a stare bene, ecco che qualcosa le fa tornare in mente Lorenzo e ricade dentro al tunnel.

Allo stesso tempo, non può far passare ad Ale una serata di merda a causa sua, non se lo merita. Specialmente dopo tutto il casino che è successo con Raffaele...

È pure vero che Alessandro è in mezzo tra due belle donne brune e che non le ha rivolto la parola per tutta la sera. Su questo, però, lei non può dire niente.

Giusto?

Una delle due ragazze sta giocando con il ciuffetto di capelli che gli sfiora la fronte; l'altra, invece, gli sta sfiorando la spalla. Lui un po' si guarda attorno e un po' asseconda distrattamente le loro attenzioni con la mano che non sorregge un bel bicchiere di birra.

Scriverò di t͟e͟  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora