Capitolo 11: Non tutto rose e fiori...

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Hellen

Dafne rimane imbalsamata non appena ci vede.

«signorina Juliet.. Hellen...che ci fate voi qui!?» urla sconvolta quanto noi.

«no, che ci fai tu qui? Sei tu la signora Syria Wild? Usi un altro nome per andare a lavorare?» dico un preda al panico e lei sorride.

«Syria Wild è mia madre» sgrano gli occhi.
Rimango un attimo perplessa, anche Juliet è un po' confusa.

«sapete, mia madre non si può nemmeno alzare dal letto e quindi io vado a lavorare dai Wild per portarle dei soldi. Oggi ho il giorno libero e sono venuta a passare.»
«ah...non lo sapevo» dico imbarazzata.

«ma cosa siete venute a fare qui? Insomma...tu dovresti essere in orfanotrofio e lei dovrebbe essere alla Villa» Juliet sgrana gli occhi. «in che senso dovresti essere in orfanotrofio?! Quelle stronze hanno convinto i tuoi ad annullare l'adozione? Quelle vipere da quattro soldi...» la blocco all'istante.

«non hanno fatto nulla per una volta. O meglio, c'entra Rosline. Yasmine crede che devo schiarirmi la mente stando lontana da Ros dopo quello che ho fatto, quindi mi ha mandata in orfanotrofio per due giorni. Tornerò prima che mio padre torni a casa»
«certo, in quella casa le vipere sono tre» Dafne rimane un attimo perplessa dalla rivelazione di July.

«forse è meglio che entriamo nel salotto.» annuiamo e seguiamo Dafne.

«cosa volete da mia madre?»
«per caso avete qualche parente che si è trasferito e ha adottato una bambina?» dice di getto Juliet. Meglio parlare chiaro subito, no?

«non saprei...lo potrebbe sapere mia madre, ma non è in condizioni di parlare»
«ma...cos'ha tua madre?» chiedo, cavolo non sembro delicata per niente!

Per il nervoso comincio a tormentarmi le ciocche castane.

«ha il parkinson, in questi giorni è peggiorata e non penso sia una buona idea parlare con lei. Sicuramente se lo sarà già dimenticato» dice Dafne, ha la mano che trema per il nervoso, qualcosa qui non torna...

«non possiamo parlare con tua madre allora?»
«purtroppo no»
«forse possiamo cercare di parlarle, non è che dobbiamo tormentare una povera anziana con domande!»
«si, lo so signorina. Ma non è una buona idea. Lei non può parlare!»
«non può parlare o sei tu a non volerci fare parlare con lei?» dice di getto la ragazza seduta alla mia sinistra e io la fulmino con lo sguardo. Juliet osserva Dafne lentamente e poi si alza, saluta frettolosamente e esce fuori dalla casa, lasciando me e Dafne da sole.
Vista la situazione, saluto la domestica e rincorro Juliet.

«che hai? Perché sei uscita così bruscamente?» sbuffa rumorosamente avvicinandosi a Katy.

«Dafne era agitata quando le hai detto dell'adozione. Qua qualcosa non quadra...se ci pensi quando le abbiamo chiesto se potevamo parlare con sua madre si era agitata ancora di più. E se non vuole far sapere certe cose? E se vuole mantenere il segreto perché sa dov'è la bambina?» Ma dai, non può esserci sempre qualcosa dietro a tutto.

«Juliet, mi sa che hai visto troppi film gialli. Perché Dafne dovrebbe mentire su queste cose?»
«non lo so, ma dobbiamo trovare un modo per parlare con sua madre...per caso domani Dafne è alla villa?» rimango un attimo perplessa.

«si...dovrebbe esserci. Ma che vuoi fare?» sorride maliziosamente e poi sale in groppa al cavallo.
«domani mattina ti vengo a prendere alle 11:00» capisco all'istante le sue intenzioni.

«anche prima, Dafne viene alla villa presto e domani non so fino a che ora sta. Facciamo alle 8:00?» sbuffa e poi mi aiuta a salire a cavallo.

«col cazzo, io voglio dormire. E anche tu dovresti. Comunque ora ti dico cosa mi è saltato in testa» dice per poi galoppare velocemente lontano dalla casa.

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