Capitolo 6: L'inizio della Festa

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Hellen

Oggi c'è la famosa festa.
Ripenso ogni singolo giorno a quello che mi ha detto Rosline.

Ho paura? Un po'...
Devo lasciare Michael? Non voglio.
Ma in questi giorni voglio evitarlo, non riesco a stare con lui.
Che farà oggi mia sorella...

Sto camminando a vuoto per il corridoio della villa, non so che fare, ho molti pensieri per la testa.
Perché mi sento così vuota qui? Ho sempre pensato che con una famiglia avrei avuto il cuore completo e pieno d'amore.
È così deludente sapere che in realtà mi sento più vuota di prima, c'è qualcosa che manca, c'è qualcuno che manca.
Ma non so cosa!

Vi è mai successo di sentirvi così male anche se non sapete il motivo?
Mi sento persa.

«buongiorno signorina!» una ragazza vestita da cameriera si avvicina a me sorridente, ha i capelli tinti di un rosa pastello e gli occhi ambrati.

«buongiorno..chi sei?» posa per terra i secchi con l'acqua per pulire i pavimenti.
«sono Lycia! La nuova cameriera» infatti non l'ho mai vista in giro.

«mi è stato chiesto di pulire il corridoio del primo piano, se non si vuole sporcare le consiglio di mettersi da parte» le sorrido, mi sta molto simpatica.
«dammi del tu, mi dà fastidio quando mi danno del lei» annuisce.

Mi siedo sulla poltroncina e la lascio lavorare, ma non mi piace vederla stare a terra per pulire il pavimento spaccandosi la schiena, mentre io sto seduta comodamente sulla poltrona.

«ti aiuto io» mi inginocchio e prendo lo straccio, Lycia mi guarda stranita e cerca di avvicinarsi a me.

«signorina no! Non devi pulire! Mi cacciano se ti vedono pulire per terra!» visto che ci tengono tanto a me, ne soffrirebbero a vedermi spaccare la schiena. Sono convinta che Madeline e Rosline sarebbero molto divertite, sognano questo da molti giorni penso, mentre Yasmine sarebbe sconvolta per il "disonore".
Ma che me ne fotte?

«voglio aiutarti, Lycia»
«se mi vuoi aiutare allora alzati e mettiti seduta, se no mi cacciano via i signori.» le metto una mano sulla spalla.
«fidati di me.»

È mezzogiorno e noi abbiamo appena finito, tra mezz'oretta devo andare a pranzare nella sala da pranzo.
«oggi c'è la festa signorina?» annuisco. Me lo ero dimenticato per un momento.
«deve scegliere un vestito!»
«credo che metterò quello verde chiaro, oppure quello bianco »
Annuisce e mi accompagna in silenzio nella sala da pranzo.

«buongiorno..» mio padre è ancora a lavoro, Michael non è presente e non so il perché, quindi mi toccherà pranzare con le mie sorelle e mia madre...

«siediti accanto a Rosline» obbedisco, la ragazza non è per niente contenta, mentre mi avvicino al posto assegnato mi fa lo sgambetto e cado a terra. Penso che sia una delle tante cose che ha in serbo per me..

«santo cielo, ma riesci a camminare senza cadere!? Oggi alla festa devi farci fare brutta figura!» sto zitta, non voglio peggiorare le cose.

«sicuramente disonorerà i Wilson, mamma!» le fa coro Madeline. Le ragazze ridacchiano e mi guardano male.
Mentre mi verso un bicchiere d'acqua Madeline mi colpisce la gamba e faccio cadere l'acqua a terra.

«ma sta attenta! Che hai oggi, Hellen?» che hanno le tue figlie, piuttosto.
«niente, può capitare di sbagliare, vero?»
«a noi Wilson non può capitare!»
«non siamo tutti perfetti» ribadisco, mannaggia alla mia bocca! Ma almeno dico cose sensate e giuste.

«se tu alla festa combini queste cose farai fare brutta figura a noi, agli altri Wilson ma soprattutto a Micheal » puntualizza Rosline il nome del fratello. «e Michael dov'è?» dico per farla infastidire. «non ti interessa» certo, certo.
«certo,non mi interessa, tanto devo stare lontana da Michael, vero, Rosline?» sbatte una mano sul tavolo in vetro, così forte che temo che possa rompere il tavolo in mille pezzi di vetro.
Madeline sussulta e la madre guarda la figlia stupita.

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