~20~

177 13 3
                                    

La musica era ad alto volume, attueniva le urla e i versetti delle donne,che morivano dal piacere. erano posizionate in posti appartati nella discoteca e altre stavano nei divanetti, di pelle rossa, sensa ritegno e pudore si facevano usare a bacchetta.. erano come oggetti .. si esibivano e si spogliavano per del semplice denaro o un po' di droga.

Pomiciavano con il primo uomo che era pronto a sganciare e infilare un centone nelle loro mutandine a pixo.

Li l'alcool scolala nelle gole dei clienti come se fosse semplice acqua naturale, come vari cocktail di vari gusti, dal più amaro al più dolce, da quello buono al più scadende perché costava poco e niente. Ai banconi c'erano sempre gli stessi clienti, abituali, che erano fissi su quei scabelli a bere fino all'alba per poi essere cacciati a calci in culo da dabi.

Invece shiharaki era palesemente un gatto persiano, se ne stava buono buono in un angolino, nel suo mondo dietro al bancone a preparare i cocktail, miscelando più ingredienti fra loro e posando sul bancone dei boccali di birra, stracolmi e con aggiunta di schiuma,oppure serviva direttamente quelle nelle bottiglie di vetro.

preparava anche degli ottimi zuzzichini per i suoi colleghi e i clienti, che avevano bisogno di smaltire gli alcolici.

(...)

Stando sul palco ho sempre avuto la miglior vista di questo locale/ discoteca, quello che è insomma .

Da qui ho visto ogni sfaccettatura, ogni dettaglio, a ogni evento che questo posto offriva, io ero e sono sempre presente.

Ma non posso fare nulla per cambiare la gestione, io devo soltanto esibirmi come tutti gli altri, la differenza tra me è quelle ragazze è che io non lo prendo nel culo dieci volte a sera, perché abbiamo ruoli diversi.

Il bubblico oggi è ancora più affollato del solito, ci stanno più vecchi che dovrebbero stare a casa con le mogli, ma evidentemente preferiscono tradire e vinire in questo squallido locale, per farsi venire un erezione guardando un ragazzo, ciòe io, potrei benissimo essere loro figlio, dannazione che disagiati.

Oggi il capo mi ha detto di mettere un completino un po'.. Scollato, c'è praticamente di stoffa c'è ne è davvero poca, per il resto possiamo dire che sono seminudo.

Ottimo no.

Ho delle mutande molto aderenti che coprono solo il davanti, il dietro c'è ma è così sottile che può sembrare filo interdentale. Che ogni volta mi finisce in mezzo alle chiappe.. Non potete capire i fischiettii degli Alpha non appena mi giro, col sedere, proprio davanti a loro. Però devo far finta di nulla, devo soltanto sorridere e continuare a strusciarmi contro il palo.

Poi indosso delle calze a rete, e un top praticamente trasparente, e sotto si riesce ad intravedere i miei capezzoli.
È contro il mio volere ho dovuto indossare un cerchietto con delle orecchie da coniglio..

Finalmente il mio turno è finito.. Non c'è la facevo più e non riuscivo più a sopportare i loro battibecchi fra di loro, il loro argomento ero io, commentavo e non a bassa voce il mio corpo, e di quando mi disideravano a letto, e molte altre cose ma mi trattengo dal dirle.

Vado per scendere i tre grandini del palco, e quasi mi viene un colpo, mi fermo e non mi muovo più da lì di un passo, non batto neanche le ciglia.. Mi concentro sulla folla, in lontananza.. Oh no..

Come può essere qui?! Mi ha trovato, dio santo! Dannazione.. Non mi ha riconosciuto v-vero.. Ditemi che non è lui, ditemi che quel tipo la giu che mi sta guardando con uno sguardo che non promette bene..sia qualcun 'altro che gli somiglia terribilmente tanto.

D-devo andare casa.. Li sarò al sicuro.. Io dev-... Ahhhh-"merda.." incianpai sui miei stessi passi dalla fretta, su quell' ultimo scalino. Mi sono leggermente sbucciato i palmi e un gomito, brucia un po' ma sto bene, mi rialzo in fretta, passo al camerino... Neanche mi cambio, lo farò non appena arriverò a casa. Mi infilo un maglione pulito e una tuta.

Lancio via dove capita, il cerchietto, ed esco correndo.

Supero toga, senza neanche salutarla, quest'ultima mi richiama più volte, io neanche mi giro.

Esco, un ondata di aria fredda mi travolge fino alle ossa, un brivido di freddo mi pervade, ma continuo lo stesso a correre a perdi fiato. Mi girò continuamente, ho la sensazione di essere seguito ma quando guardo dietro di me, non c'è mai nessuno.
Allora decido andare più piano, perché il cuore mi sta scalpitando nel petto a raffica e mi manca il fiato.. Mi prendo un attimo per riprendermi,e mi calmo un po'.

"Ho bisogno di un atti-... "

Non avendo sentito i suoi passi, ma solo all'ultimo, proprio quando era difronte a me, i nostri occhi si scontrarono, mi guardo con superiorità, e in un attimo mi ritrovai a terra. mi scaravento contro il muro con uno spintone.. Sputai un po' di saliva dalla bocca, per l'impatto brusco. Scivolai giù dal muro, la schiena mi fa un male cane.. Mi toccai la testa, la mia mano è completamente rossa.. Sto perdendo coscienza, sicuramente.

Mi gira è Mi prende per una caviglia, gli urlo di lasciarmi andare ma neanche mi sentii, la mia voce si stava facendo sempre più flebile.

Mi sollevo da essa, e mi trascino fino a un vicolo buio, dove non passava nemmeno una persona che mi potesse salvare da questo inferno che si stava per ripetere dopo neanche tre mesi.

Con le unghie cercavo di afferrare il qualche modo l'asfalto, ma con uno Strattone inprovviso, lasciai la presa.. Ne approfitto per tirarmi fino a giù.

Il miei occhi si stavano facendo sempre più pesanti, decisi di chiuderli un attimo, soltanto un minuto mi basta.. Poi potrò -...

.........................................................................
Spero vi sia piaciuto il capitolo, un bacio 🩷.

Occhi Su Di Me [todobakukirideku] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora