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Pov kirishima :

"si, due zollette di zucchero, grazie"

il barista mi servi, da dietro il bancone,da dove prese la mia ordinazione. Da sotto quei baffi, stile alla francese..con le punte arricciate e arrotolate con del gel, pettinati alla perfezione sensa neanche un pelo in più o fuori posto. Mi accenno un leggero sorriso,contornato da alcune pieghe ben marcate.
Mi diede le spalle,notai che il suo completo e composto da una camicia,bianca e stretta.. perfettamente stirata, candita, che profuma di lavanda e di chicchi di caffè. Con sopra un gilet di un marrone scuro, tendente al verde. sopra ci sono dei bottoni d'oro,luccicanti.
Sembra quasi rovinato in alcuni punti come se fosse fintage, tramandato da padre a figlio, fino a venire,per generazioni in generazioni.

Ci mise circa due minuti, il rumore della tazza in ceramica contro il marmo,nero e a linee bianche. mi fece risvegliare dai miei sogni ad occhi aperti,sbattei qualche volta le ciglia, insieme alle palpebre mentre cercavo di staccarmi dal guardare il vuoto difronte a me, piuttosto che ritornare nella realtà,da cui ho tanta paura.
L'uomo posò una mano sulla mia spalla, non alzai ancora lo sguardo. "ragazzo, il caffè è pronto" lo so. "oh.." sussurrai, probabilmente mi ha sentito ma non avrà voluto rispondermi, non sapendo che dirmi.

Alzai lo sguardo, e posai gli occhi sul caffè che mi sembra amaro, dall'odore e dall'aspetto. forse era meglio che facessi mettere tre, invece di due zollette.
Izuku ne avrebbe messe tre, sicuramente. anzi non so neanche se gli piacesse il caffè. Non ho avuto abbastanza tempo per conoscerlo meglio, mi è stato strappato con la forza, e io lo permesso, come un vero codardo.
insieme avremmo mangiato due cornetti al cioccolato,se solo fosse qui...mi ammagino la sua figura smagliante,di un verde pastello, acceso. con uno stile impeccabili e carino, i capelli sempre arruffati,che prendono sembianze sempre più strane.
Che sanno di fragola, il tuo shampoo preferito è ora anche il mio. Mi ricordo che un giorno aveva comprato un botto di flaconi, assendo che erano in sconto non riuscì a farseli scappare. Era così buffo, indossava abiti il doppio di lui,di qualche taglia in più. e con in mano due buste strapiene di robe per il bagno; skin care, mascare per il viso e bombe da bagno, profumate e colorate.

Risi, ma poi mi resi conto che tu non ci sei più,non sei più con noi.. Cavolo sto letteralmente ridendo da solo..sto diventando pazzo. L'immagine di izuku, sullo sgabello accanto a me, svani. Si sgretolo per poi scomparire, il suo volto sofferente mi arrivo dritto al cuore come una pugnalata.

Presi fra le mani la tazzina, non sentivo nessun tepore da essa. Ne presi un sorso,dopo aver poggiato il labbro superiore sul bordo.
Ci pensai un po'.. Se berlo o meno..vabbè lo bevo, ormai lo ordinato non posso lasciarlo li senza neanche toccarlo.
...
Fa proprio schifo, ed è anche freddo..

Poggiai la tazza, il cucchiaino lo lasciai sul piattino

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Poggiai la tazza, il cucchiaino lo lasciai sul piattino. Mi pulii la bocca con un tovagliolo che sembro quasi carta vetrata. Mi alzai, presi il portafoglio dalla tasca posteriore dei miei jins. Afferrai e contai i centesimi da dieci per arrivare a sessanta, il costo del caffè.
Li poggiai, uno sopra l'altro. L'uomo era ancora girato, stava pulendo qualcosa che io non riuscivo a vedere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: a day ago ⏰

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