Un lavoraccio, ecco cosa il governo gli aveva affidato.Fukuzawa era piuttosto nervoso, non era la prima volta che doveva svolgere un incarico importante, dove fallire non gli era minimamente concesso.
Il suo compito era di dover uccidere uno scienziato di una nazione nemica, che faceva esperimenti su cavie umane, che cercava di creare l'essere umano perfetto per le guerre: resistente, forte, veloce e con altri obiettivi fisicamente impossibili da raggiungere.
Non era questo il vero problema, anzi, per Fukuzawa doveva essere una passeggiata, compreso dover rubare poi tutti i documenti dei suoi successi, distruggere i sieri e mandare a fuoco il laboratorio.
Il vero problema, è che doveva salvare la vita ad una delle cavie che stava presentando più successo negli esperimenti. La doveva portare viva e vegeta al governo. Poi da lì non gli sarebbe più importato cosa le sarebbe successo.
Una delle spie gli aveva svelato il nome della cavia: Yosano.
Gli era stato rassicurato che non sarebbe stato difficile trovarla, lei era fissa nel laboratorio, legata su uno dei lettini ventiquattro su ventiquattro.
Fukuzawa non aveva mai avuto esperienza a portarsi il carico di un umano vivo, fin'ora; se il governo glielo ordinava, portava solo le teste dei cadaveri come prova del suo lavoro ben fatto.
L'assassino non ci impiegò molto a infiltrarsi nel covo dello scienziato, non degnò nemmeno di uno sguardo le cavie malnutrite e troppo deboli all'interno delle loro celle. Le sorpassò, concentrato solo sul suo obiettivo.
« Lasciami! »
Gridò una voce infantile, veniva dal laboratorio.L'assassino preparò la katana e si avvicinò, ancora dietro la porta, cominciò a osservare in silenzio l'area, concentrandosi semplicemente a indentificare le due persone di cui si sarebbe dovuto occupare.
Eccola lì, Yosano, stesa sul lettino priva di sensi. E così avvistò anche lo scienziato, impegnato a litigare con una giovane cavia ribelle.
L'uomo in camice bianco stava sudando, mentre provava a tenere fermo un ragazzino dai capelli neri, che non faceva altro che tirare calci, strattonare e dimenarsi dalla sua presa, che gli stringeva dolorosamente il polso.
« Mollami! Depravato. Non voglio, non voglio! »
Il bambino per poco non piangeva, nonostante cercava di mostrarsi forte, senza lasciarsi travolgere dal panico.« Zitto. »
Sibilò lo scienziato, frustrato e nervoso da quella situazione. Riuscì a prendere per miracolo una puntura, al suo intero c'era del liquido verde.
« Se farai il bravo, oggi non sentirai dolore. »Il bambino riuscì a tirargli un morso alla mano, il maggiore fece cadere il siero, che al contatto con il suolo si spaccò, perdendo ogni utilità.
« Tu... Moccioso. »
Lo scienziato cominciò a picchiare violentemente la cavia, buttandola a terra sui pezzi di vetro.
« Morirai, pregherò che sarai l'ultima cavia che morirà per i miei esperimenti. »Fukuzawa stava per intervenire, pronto ad uccidere lo scienziato. Ovviamente perché era il suo obiettivo del lavoro, non per salvare quel ragazzino dalle sue grinfie.
Scattò in avanti, con la katana sfoderata, ma qualcosa andò storto. Prima che potesse trafiggere la testa dello scienziato, il ragazzino con la quale stava litigando, lo spinse in uno dei macchinari del laboratorio.L'uomo in camice bianco si ritrovò con la testa infilata tra i cavi elettrici, una feroce scossa pervase violentemente il suo corpo, e da lì a un attimo, il suo corpo smise di muoversi definitivamente.
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Intruder [BSD - FukuMori]
Hayran KurguFukuzawa è uno dei più stimati sicari del governo giapponese, fino a quando un incidente gli ha fatto perdere l'uso delle mani, rendendolo incapace di reggere la sua fidata katana. Il governo, trovandolo adesso inutile e solo un peso da mantenere...