Una Bella Storia

Capitolo 14

"Ce l'hai fatta! Vaiii! Vai a salvare Riley! Portala sulla luna per me, d'accordo?"

Bing Bong — Inside Out

[...]

"Dove si trova Horizon in questo momento?"

"Non lo so con certezza. È un periodo di spostamenti per lui, sta concludendo diversi accordi e la natura di questi credo che possiate immaginarla da soli. È sempre alla ricerca di nuovi seguaci disposti a mandare avanti la sua causa"

"Quindi il tuo aiuto è pressoché nullo. Non sei una figura di rilievo per Horizon, non sai dove si trova. Precisamente dov'è che vuoi fregarci?"

"Non voglio fregare nessuno Capitano. Non più, sono stanco di tutto questo. Arrivato a questo punto della mia esistenza posso dirvi di aver perso molto, soprattutto molti valori umani. Ma non ho perso tutto e non voglio che le mie colpe ricadano su chi non c'entra nulla in tutta questa storia. La mia condizione affinché io possa aiutarvi è che voi offriate la massima protezione alla mia famiglia. Contrariamente potete anche mettermi sulla sedia elettrica e fulminarmi all'istante"

Jo era più risoluto che mai.

Dal vetro oscurato, il Capitano non staccava gli occhi da Jo. La tensione nella stanza era palpabile, e anche se non poteva sentire le parole precise che venivano scambiate, il linguaggio del corpo degli agenti parlava chiaro. Eleanor e Perrie stavano facendo il loro lavoro, ma il Capitano sapeva che l'unico modo per fermare Horizon era capire fino in fondo cosa stava succedendo.

"Quindi, Horizon non si trova da nessuna parte che tu sappia," disse l'agente Calder, il tono più basso, ma con una punta di incredulità "Ma hai qualcosa di meglio da offrire, suppongo?"

Jo, con la testa leggermente abbassata, prese un lungo respiro. La sua postura era rilassata, ma i suoi occhi avevano un'intensità che tradiva il peso delle sue parole.

"Non so dove sia ora, ma so dove sarà tra una settimana esatta,"rispose, la voce ancora tesa ma determinata. "Un magazzino abbandonato a San Francisco. Horizon e un gruppo di suoi adepti si incontreranno lì."

Gli agenti si scambiarono uno sguardo veloce, ma nessuno interruppe Jo. La sua rivelazione era significativa, ma la domanda successiva era più importante: perché?

"Cosa succederà in quel magazzino, Jo?" chiese Perrie, sempre sospettosa, ma con un briciolo di interesse. "Qual è l'accordo?"

Jo alzò lo sguardo, il volto serio.

"Stanno per stipulare un accordo con un nuovo membro della loro rete. Un altro gruppo di una cellula terroristica sudamericana. Da quello che so si occuperanno di mandare altri uomini a sorvegliare le altre bombe sparse in giro per il mondo e a rinforzare gli scagnozzi di Horizon"

"E tu credi che Horizon abbia già preparato tutto? Che le bombe siano pronte? " chiese il Capitano con voce calma, ma il suo sguardo era intenso.

Jo abbassò il capo per un attimo, come se stesse rivivendo una scena in cui aveva giocato un ruolo che non avrebbe mai più voluto ripetere.

"Non lo so con certezza, ma sì... Horizon ha i mezzi per farlo. E quella cellula sudamericana è pronta a muoversi. Stanno preparando uomini in ogni città presa di mira. Quando la bomba madre esploderà, sarà un segnale, un innesco per l'inizio di una serie di attacchi e una delle conseguenze principali sarà la sottomissione totale dei paesi alleati all'America"

Il Capitano annuì, ma il suo viso non tradiva alcuna emozione. "Quindi tu cooperi con noi, ma con un prezzo. Vuoi che li proteggiamo i tuoi cari"