Una Bella Storia

Capitolo 7

"And when the daylight comes I'll have to go, but tonight I'm gonna hold you so close"

Daylight – Maroon 5

I primi cinque giorni sulle coste dei Caraibi non hanno portato a dei grandi risultati, per lo più Harry e Louis si sono dovuti limitare a interagire con la fetta più simpatica dello staff per non destare sospetti, hanno avuto modo di provare una quantità indicibile di cocktails e birre aromatizzate ma non si sono potuti addentrare in nessun luogo proibito agli albergatori del resort.

Benché Crown non sembrasse troppo desolato da come stessero procedendo le indagini – secondo lui è meglio "sprecare" qualche giorno per tastare bene il terreno piuttosto che rischiare di far saltare la loro copertura, ed evitare che vengano attaccati in un momento in cui dalla centrale non possono mandare loro i rinforzi – per Harry la situazione era a dir poco frustante.

Far parte della sezione dell'intelligence significa principalmente essere in grado di risolvere i problemi degli agenti in missione nel minor tempo possibile, e purtroppo a lui non era concesso utilizzare nessun dispositivo elettronico al di fuori di quelli calibrati dalla sua squadra per evitare di essere rintracciati.

Non ricorda neanche quando è stata l'ultima volta che gli è stata affidata una missione sul campo, forse quando aveva iniziato a lavorare a Washington ed era un periodo abbastanza intenso per l'FBI a tal punto da reclutare tutti gli agenti disponibili; per il resto gli è sempre andato bene avere un'auricolare incastonata nel timpano e guidare qualche suo collega.

Louis, invece, non solo non sembrava affatto preoccupato in più si divertiva parecchio e usufruiva di molti dei comfort offerti dal resort a partire dalle tante piscine idromassaggio ai bagni turchi, fino ad arrivare alle sessioni di massaggi thailandesi ai trattamenti per il viso. Si sentiva come un bambino in un negozio di caramelle tutto per lui, quindi per quale motivo non avrebbe dovuto assaggiare tutti i gusti esposti?

Per giunta non perdeva occasione per far stizzire Harry meglio che poteva: apparentemente l'agente era quello tenebroso della coppia, sempre con gli occhiali da sole puntati sul naso e con un cipiglio arrabbiato, le sue sopracciglia sempre contratte e la bocca serrata per la maggior parte del tempo. Sembrava un condor pronto ad avventarsi su di una carcassa nel modo in cui si metteva a fissare qualsiasi soggetto potesse sembrargli sospetto; e questo suo atteggiamento aveva scatenato non pochi problemi. Una volta un altro ospite era andato personalmente al loro tavolo con l'intento di fare una bella ramanzina a quel ricciolino che continuava a guardarlo in malo modo, eppure Louis riusciva sempre a salvarli in calcio d'angolo.

Forse non dovrebbe pensarlo, ma Harry era sempre più convinto che Louis avesse questo potere di far prevalere la sua luce interiore anche nelle situazioni meno opportune. Era come un fuoco sempre scoppiettante, una stella che non smette mai di ardere e di irradiare splendore da ogni angolo. Questi pensieri incominciarono a venirgli a galla quando, dopo aver concluso una videoconferenza con Crown, Louis si prese un po' di tempo per scambiare quattro chiacchiere con Niall e Liam.

Non sa di preciso di cosa stessero parlando quei tre sta di fatto che improvvisamente Louis si mise a ridere, buttò la testa all'indietro e dal suo petto fuoriuscì la risata più cristallina che Harry avesse mai sentito. E quando si voltò per guardarlo notò di come ai lati dei suoi occhi si formassero delle rughette simpatiche, e i suoi canini avevano una forma abbastanza appuntita, una mano impegnata a reggersi lo stomaco per le troppe risate e l'altra continuava a dare dei colpetti sulle sue cosce sode e toniche.

Quel suono gli riscaldò l'animo, non sa precisamente come ci sia riuscito – forse una qualche sorta di magia nera? – e non riesce a spiegarsi come quell'episodio gli abbia fatto venire un sussulto più intenso degli altri proprio al centro del petto. Un groviglio iniziò a districarsi nella sua pancia misto ad una sensazione di solletico, e inevitabilmente nel sentire quella risata bella e genuina, Harry fece un piccolo sorriso.