LUDOVICA:
Oggi splende il sole e credo che faremo educazione fisica fuori. Non ho voglia di vedere nessuno, non che io sia la ragazzina asociale però oggi mi gira così. Purtroppo come ogni mattina la sveglia suona alle 6:00, mi alzo a fatica dal letto, non è giusto perché la scuola comincia di lunedì?? Tu fai serata con le ragazze di domenica e ovviamente ti ritrovi a casa alle 2:00 e poi com’è giusto che sia c’è scuola, che rottura. Mi faccio una doccia abbastanza lunga (è anche per questo che mi sono svegliata così presto, di solito mi alzo una mezz’oretta più tardi), uscita dal bagno ammiro i miei addominali abbastanza definiti, sono una ragazza sportiva io eh! Vado in camera a vestirmi, mi metto la schifosa divisa di scuola rigorosamente stirata che mi sta davvero male (anche se dovrei mettere la tuta ma vabè mi cambio in palestra perchè è già nello zaino), poi asciugo i miei ricci biondo scuro, sperando che non mi si stacchi un braccio per la fatica ed il peso del diffusore e mettendoci come sempre un’eternità ne approfitto e per non sprecare tempo metto in ordine camera, è piena di roba che dovrei buttare ma non ne ho il coraggio: cartacce varie tutte scritte, buste di lettere, dediche, insomma un po' di tutto. Sistemo il letto tutto disfatto e apro le finestre, oggi è una bella giornata dai, un po’ umida ma ci si fa l’abitudine, poi con tipo “voglia di vivere saltami addosso” vado a fare colazione. “Buongiorno amore” mia madre, sempre la solita. “Mamma lo sai che non mi piace che mi chiami amore” sbuffando va a prendere la tazza dal microonde. Abbiamo un rapporto pieno di alti e bassi io e lei, un giorno mi chiama appunto amore, cosa che io non sopporto perché mi fa sentire una bimba di 5 anni e altri giorni dove vorrebbe tranquillamente cacciarmi di casa per come mi comporto, tanto so che non lo farà mai. “Tieni, metti i cereali. Oggi hai educazione fisica?” mi chiede lei “Sì infatti ho messo la tuta nello zaino”. Versati i cereali, non mi rimane che cominciare a mangiarli, ma ecco che Matteo il mio fratello maggiore si impossessa della mia colazione “Matteo! E dai lasciami in pace! Possibile che anche la mattina presto devi rompere?!” Matteo ha 17 anni, io ne ho 16 e purtroppo andiamo nella stessa scuola. È alto (io gli arrivo alla spalla), è il tipico ragazzo con i ricci stra definiti che si veste da americano e malgrado abbia uno stile invidiabile è proprio stupido, non lo sopporto. “Hahahah buongiorno sorellina! Che stupido (vedi che se ne accorge anche lui che è un cretino) che sono, questa è tua?”, dice indicando la tazza con i cereali “Beh ora è mia! Bye”. Uffa, e te pareva, fa sempre così. Mamma come sempre non gli dice nulla perché per lei Matteo è grande, è autonomo e non deve essere mai rimproverato! Mi preparo la merenda per scuola, oggi ho voglia di pane e crema spalmabile fondente bah sarò in pre ciclo che dire questa voglia di cioccolato è un po' esagerata. Spalmo un quintale di crema sul pane, lo avvolgo nella pellicola, borraccia ghiacciata e via nello zaino. Vado a mettermi le scarpe stranamente pulite e nel mentre mangio dei semplici biscotti. “Ciao mamma, io vado”, non credo mi abbia sentita quindi senza farmi troppe domande esco sbattendo la porta. Per fortuna casa mia non è super lontana da scuola, frequento l’istituto Petrarca (un liceo classico con indirizzo linguistico). La scuola non è chi sa quanto bella, è come tutte le altre scuole insomma e neanche i compagni sono tanto belli, non sono fortunatamente vittima di bulli o robe del genere però è come se non esistessi, vabè in realtà anche io non è che sono tanto estroversa, anzi, tendo a stare con la testa sui libri per tutto il tempo, ma non me ne faccio una colpa fa comunque parte di me. Il massimo in classe è parlare con Abigail, la mia unica amica, certo ne ho altre eccome se ce le ho ma purtroppo di indirizzi diversi.ELENA:
Uffaaa oggi c’è scuola. Questo è il mio primo pensiero di oggi. Sveglia alle 6:30, alzarsi dal letto è come ogni santa volta una battaglia però stamattina 1-0 per me. Visto che le mie condizioni sono pessime opto per una doccia ghiacciata come piace a me, mi risveglia e poi da un punto di vista scientifico fa bene alla circolazione sanguigna, non ci metto tanto, non ho voglia di testare combo di prodotti a caso. Mi asciugo il corpo e vado alla ricerca di una maglietta che poi trovo sulla sedia, ed ecco che si presenta la classica situazione: la maglietta è troppo pulita per essere messa a lavare ma troppo sporca per essere messa nell’armadio quindi ovviamente in queste situazioni la sedia è miracolosamente d’aiuto. Mi raccolgo i capelli bagnati in un asciugamano pulito e scendo di sotto a fare colazione con latte e biscotti al cioccolato come piace a me, come sempre in solitaria visto che i miei sono già a lavoro, oggi avevano una riunione importante fuori città e Sara la mia sorellina di 15 anni è da Anna la sua migliore amica, ha dormito da lei stanotte, ma dico, perché non ho una vita sociale così bella? Bah, apro Instagram e vedo le nuove storie di quelle della mia classe, ci sono Martina ed Alessia con Ludovica ad un reive, mamma mia io odio quei posti e poi i miei genitori non mi permetterebbero mai di andarci ne sono certa! Metto i Metallica dal pc e mi preparo. Esco di casa con “bellyache” nelle orecchie, a tutto volume e mi incammino verso la mia scuola. Speriamo che Ludovica sia assente, anche se ne dubito fortemente, mi sento sempre a disagio quando c’è lei e questa cosa mi dà alla testa, io e i miei genitori abbiamo, anni fa, avuto una forte discussione per colpa sua, prima eravamo grandi amiche e ci stimavamo a vicenda, poi per dei casini a lavoro come dicono loro, i miei hanno severamente vietato a me e a Sara di frequentare la sua famiglia, io e Ludovica litigammo e da quel momento diventammo avversarie, tutta la scuola sa della rivalità delle nostre famiglie e anche quella di noi due visto che entriamo in competizione anche per chi deve dare la penna alla prof per esempio, giuro non ho capito mai nulla di tutta questa storia ma amo stare al gioco. Arrivo al cancello di scuola e come sempre il mio gruppo si trova davanti al portone d’entrata, mi salutano e mi abbracciano tutti tranne una persona, indovinate chi? Esatto Ludovica, perfetto, mi aspetteranno ore di inferno.

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OUR HISTORY
Ficção GeralDue ragazze Elena e Ludovica, con due vite separate ma con un unico identico obiettivo, decidono di intraprendere una lunga avventura con i loro amici. Avventura che si rivelerà essere più rischiosa del previsto! Elena una ragazza grintosa, piena d...