Seraphia Island

Capitolo Tre

IRIS

《Sbaglio o quella Rose ci stava provando con te?》

《Che? Ma ti pare? Ti sbagli.》

Leyla non me la raccontava giusta.
L'avevo vista alle prese con i ragazzi, specialmente col suo Aksel, e non si era mai comportata in questo modo così.. strano.

Sembrava essere davvero imbarazzata alla visione di quella ragazza stravagante.
Anzi, forse la parola stravagante è veramente riduttiva visto che non si faceva problemi a presentarsi senza indumenti a due nuove coinquiline.

Anch'io mi ero per un attimo imbarazzata vista la situazione, ma quella di Leyla sembrava essere proprio un'altra reazione.

Ma mi starò sbagliando sicuramente.

Ci facemmo una lunga doccia, viste le nostre condizioni pietose dopo la lunga passeggiata per trovare questo stupido posto, e ci mettemmo qualcosa di più comodo.

《Quindi sul serio non hai problemi a stare nella stessa stanza con lei?》

《Iris, ti ho detto che non ci stava provando con me. È tutto apposto, sul serio!》risponde agitatamente mentre mette apposto le ultime cose nell'armadio.

《In realtà mi riferivo al fatto che non dovrebbe sentirci parlare di certe cose.》

《Oh.. certo, nessun problema. Tanto starà nella stanza accanto e noi due qui.》

《Va bene, anche se dovremmo stare molto attente. Non dobbiamo fidarci di nessuno.》

《Tranquilla, Iris. Ce la caveremo e ti prometto che ti aiuterò a trovare River.》

《Sempre se è..》vivo.

Leyla smette di mettere in ordine le sue cose e si siede al mio fianco sul letto.

《Iris, te l'ho detto fin dalla prima lettera anonima. Sei una ragazza coraggiosa e sicuramente per venire fin qui anche molto fiduciosa.. ma finchè non scopriamo qualcosa, questa purtroppo potrebbe essere un opzione.》

《Lo so. L'ho messo in conto, tranquilla.》

Ricambio il sorriso e finiamo di sistemare le ultime cose. Non ci mettemmo praticamente nulla visto che avevamo solo uno zaino a testa, in cui avevamo messo il minimo indispensabile.

Dopodiché decidemmo di uscire dalla stanza esplorando l'edificio.
La mia attenzione era rivolta specialmente ai ragazzi con capelli ricci, poiché mio fratello poteva essere benissimo nel Campus avendo l'età adatta per studiare lì.
Ma nessuno mi ricordava minimamente lui.
E poi, sarebbe stato fin troppo facile così, no?

Zio George ci fece fare una breve visita nel College facendoci vedere le aule dove avremmo dovuto studiare, la mensa, sale svago e quella che divenne la mia preferita: la biblioteca.

Sarei rimasta volentieri tre ore lì dentro, se non cinque. Peccato che la mia amica mi dovette tirare con la forza pur di farmi uscire.

Ci fece anche vedere la sala computer grazie ai quali potevamo fare qualche ricerca su mio fratello. Ma nessuno delle due era in grado di usare quegli aggeggi, per cui sarebbe stato molto difficile.