♤Casinó deceased P.2♡

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Cercò ovunque Husk.
Ma non lo trovò.
Stava andando in ogni parte dell'inferno.
Soffiava a chi gli andava addosso, soffiandogli contro e dando anche qualche pugno a un demone che osava chiamarla puttana.

Alla fine, lo trovò.
Solo..
Su una panchina, che stava bevendo del Cheap Booze.

Isabel si avvicinò pian piano.
Preoccupata per poi sedersi vicino a lui.
Non osò dire nulla.

-quello.. era mio padre-

Isabel lo guardò  con sguardo triste.

-che uomo era? E come mai è qui?-

-mio padre? Che uomo era?-

Lui.. beh..

Era un tipo.. particolare.

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♧Las Vegas ♡

Las Vegas  è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Clark e città più grande dello Stato del Nevada. È famosa per essere la capitale del divertimento.

Ed è qui, che Husk è cresciuto.

Fortunato eh?

Cresciuto nella città del divertimento.
Dove puoi avere tutto.
Soldi.
Puttane.

Husk... aveva tutto.
Aveva una famiglia che gli
Dava tutto.
Aveva una casa ricca.
Una famiglia che lo manteneva.

Era praticamente, un bambino, fortunato..

O forse no.

SLAP!!

-...-
-Ancora con questi stupidi giochi di magia? Cosa sei? Hai 6 anni? Quando la finirai? E imparerai finalmente a fare un cocktail decente?-

-NIKOLAI!!- urlò la madre incazzata a suo marito.

-zitta tu! E va controllare il casinò piuttosto con mio padre.
Non posso crederci.. 10 anni e ancora non hai imparato a fare uno stramaledettissimo martini..-

-è solo un bambino..-
La madre di Husk cercò di fermare il padre che stava per mollare un altro schiaffo al figlio.

Ma questa volta.
A riceverlo, fù la donna.
Vi furono insulti russi.. e bastonate.
Husk si nascose dietro al  balcone.

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-Tuo  padre ha bevuto di nuovo?-
-si nonno..-
-mi dispiace sentirtelo dire.. vedrò di rimproverarlo come si deve!-
-...-
-senti, non pensarci Xxxxx ,  a tutti capita di sbagliare dei martini! Sai quanti ne ho sbagliati io? Ohohoho!!!-

-anche quando c'era la nonna?-
-oh! La prima volta sai che figuraccia che feci per sedurla... le servii acqua naturale...-

-haahahahah....!!-
-ti senti un po' meglio?-

-credo di si....-

-vai a dormire ora, con tuo padre ci vado a parlare io, ok?
-grazie nonno..-

-спокойной ночи, мой мальчик
(Buonanotte ragazzo mio...)

••••••
••••
•••••

Il nonno di Husk è sempre stato l'angelo custode di Husk.
Lo proteggeva da suo padre che era pronto a sgridarlo, picchiarlo.
Oppure, lo aiutava , semplicemente a migliorare sui cocktail.

Suo padre, era una bestia a differenza del nonno.
Pretendeva troppo da Husk.
Forse voleva troppo da lui.

""FAI COCKTAIL MIGLIORI!""

""ALLA TUA ETÀ GIA SAPEVO IL TEDESCO!!""

""ALLA TUA ETÀ GIA SAPEVO IL CINESE!!""

""MA TI SENTI ??  COM'È CHE NON SAI NEANCHE PARLARE UN PO' DI ITALIANO?! COME FAREMO AD ACCOGLIERE DEI OSPITI STRANIERI SE NON SAI NEANCHE PARLARE UN BRICIOLO DI ITALIANO! FILA IN CAMERA TUA E STUDIA! INGRATO!! E
A LETTO SENZA CENA!! ""

Husk stava ore e ore
A studiare..

E a studiare..
Quelle stramaledettissime lingue...

italiano,  tedesco, cinese mandarino, spagnolo e giapponese...  sua madre entrava di nascosto in camera sua senza farsi vedere, per dargli la cena.
Almeno quella povera donna..

Quanto voleva bene a sua madre..
Aveva poco tempo per giocare con lei.
Quasi mai..

E si era ripromesso solennemente.
Di non diventare mai..
Come il padre..

Mai.

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◇♡♤

Più Isabel aveva sentito
Il racconto
di Husk, più le venne un nodo in gola.
Certo, vivere a Las vegas è il sogno di tutti! Chi non lo vorrebbe!
Ma, cavolo..
Il modo in cui si era sfogato Husk..
Ci era rimasta così di merda..
E le sue orecchie si abbassarono.

-Non immaginavo che tuo padre fosse un uomo così meschino.. e cruento.
Mi dispiace..-

-meh.. oramai l'ho superato- e bevve tutto il cheap booze.

-... perfavore, la prossima volta, non tenerti tutto dentro. Ok?-

Husk la osservò, curioso. Non capendo cosa voleva dire. Di solito, quando aveva bisogno di conforto, di un abbraccio, o aveva bisogno di piangere, andava a piangere da Angel si.. questa storia la sapeva Angel...

Intendeva forse dire, che non doveva tenersi tutto dentro? Eh, facile a dirsi.
Lui era un tipo molto riservato.

Lui rise..

-tske.. buona questa mocciosetta.. sono molto chiuso dentro sai? Stai parlando con uno che raramente parla del suo passato, e guarda caso, l'ho appena fatto con te-

-perchè ti fidi di me, no?-

Husk rimase zitto... per poi sbuffare annuendo.

-qualcun'altro lo sa?-

-si... Angel.- e sbuffò.

Isabel rimase zitta, e gli accarezzò la schiena piano piano..

-vuoi fare una passeggiata?-


-ok..-





l'angelo CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora