Ideare un Piano

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-QUELLA PUTTANA L'HA TENUTA IN VITA!!-

Valentino era incazzato come una iena, e lanciò qualche tavolo.
Dopo che, l'ennesimo cocktail, fù portato da Kitty.

-KITTY!! UN ALTRO BLOODY MARY!!-

Vox e Velvette osservarono la sua ira funesta con menefreghismo. Sopratutto Vox.. che aveva gia avuto a che fare di parlare con Isabel.. e scannerizzarla dall'alto verso il basso.

-io ho avuto modo di parlare con lei un giorno, e ti avevo pure detto che quella è tua figlia. Ma tu eri troppo occupato a scoparti quella puttana di Angel. E non mi hai creduto!!-

Disse incazzato Vox.

-CHE CI DOVEVO FARE QUELLA PUTTANA È UNA DROGA PER ME!-

Ringhiò con rabbia valentino mentre beveva il Bloody Mary, e osservò fuori. Doveva ideare un idea. Qualcosa.

-quella mocciosa quando tu non ci sarai più erediterà il tuo porn studio. E tu non vuoi questo vero?- disse Velvette con fare scherzoso e canzonatorio, sapendo che oramai, non potevano più morire.. a meno che, non venivano ammazzati da armi angeliche.. o angeli.

Ma sapeva che Valentino era un rincoglionito  assoluto.

Più o meno..

-TACI VELVETTE!! SO CHE MI STAI PRENDENDO IN GIRO!!- osò lanciarle un vaso per la prima volta. Cosa che fece stupire addirittura Vox, e Velvette-

-MA CHE SEI SCEMO?!- urlò Vox. Glitchando. Mettendosi davanti a Velvette.

-EHY! TOCCAMI UN ALTRA VOLTA E TI FICCO IL MIO TELEFONO SU PER-

Neanche un minuto, e la povera ragazza, ebbe uno sganassone..

-Ti ho detto di stare zitta. Oca del cazzo. Di non parlare tu sei solo qurlla che mi mette Like davanti alle mie storie e se provi a dire solo A. Finisci stuprata e a succhiare Cazzi ai miei subordinati. Siamo stati chiari?!-

-si... si..- disse tremando Velvette..
-bene..- la voce macabra di Valentino risuonò nella stanza.
E Vox lo osservò. Pensavano che fosse un cretino, e volevano fargli uno scherzo, ma invece.. cazzo. Sapere che sua figlia fosse all'inferno, lo aveva reso più cattivo e sadico che mai.
Vox andò da Velvette.. aiutandola a rialzarsi.

-potevi andarci piano con gli schiaffi...-

-vuoi che ti rovino lo schermo?...-
-....-
-come pensavo...-
E valentino, lasciò la stanza.
Doveva trovare un metodo per eliminarla.

-quella puttana di sua moglie l'ha tenuta in vita seppur avevo specificatamente detto di abortire...
E ora eccola qui. All'inferno.
Fantastico..
Bene.
Se la mammina non l'ha uccisa..-

Valentino si recò nel suo armadio dove c'erano le sue armi angeliche , e c'erano un sacco di armi angeliche. E ne prese un 4, o 5..

Poi, fece un ghignetto.

E prese pure la sua preferita. Una d'orata.

-allora ci penserà papito~♥︎-

per poi.. fare una risata macabra.. lugubre. Sapendo che avrebbe dovuto uccidere la figlia. E a lui. Non sarebbe fregato un cazzo di nulla.





-Alastor?-
-mh?-
-ti vedo pensieroso..- disse Isabel, mentre continuava a giocare a poker con lui.

-ah.. stavo solo pensando mia cara.. comunque hai vinto.
-come? Davvero?-
-si!!-

mentì Alastor.. in verità aveva vinto Alastor.. ma lasciò, da bravo Gentleman, la vittoria alla Fanciulla..

Si era stufato di giocare..e voleva continuare a parlare con lei.
Sentiva lo sguardo di Husk addosso a lui.
Alastor fece un sorrisetto ad Husk, come per dire: ""sai che non puoi fare nulla""

-mh.. Husk continua a guardarmi storto tutto il tempo-

Isabel spostò lo sguardo verso il barista, che stava pulendo i bicchieri
E alle volte stava osservando il cervo e Isabel, come una guardia del corpo.

-è solo preoccupato per me-
-e fa bene ad esserlo, Non ti conviene girare molto con me..-

Disse il demone della radio in modo canzonatorio, osservando la ragazza.
Lei rise leggermente.

-ok ok.  Basta parlare voi due. Alastor. Qualsiasi cosa tu stia tramando  non farla-

Husk era gia pronto ad affilare gli artigli. Isabel notò Husk tirare fuori gli artigli, sul balcone del bar, e Alastor, lo osservò con un sorriso da totale menefreghismo..
Si alzò, e fece spallucce.

-rilassati mio buon amico.
Stavo solo parlando con questa tua cara ragazzina che tanto stai accudisci.. d'altro canto.. sai com'è difficile fare la figura..del padre~-

Husk ebbe un tic nervoso. Osservando Alastor.
Pronto a prenderlo a pugni. Ma sapeva che non poteva.
E vide Alastor sparire.

-figlio di..-

-Husk... Husk..!!- Isabel corse Da Husker, cercando di calmarlo. Per evitare che non si arrabbiasse oltre.

-cosa c'è?- gli occhi del micione si stavano illuminando di un giallino acceso.
E osservò la ragazza..

-calmati, perfavore.. lo fa solo per prendersi gioco di te. Non dargli retta-

Disse Isabel, accarezzando una spalla al suo tutore.

Alastor intanto, si stava lentamente allontanando.
Si.. un piano..
Forse.. ce lo aveva in mente..
E probabilmente non era nulla di buono.

l'angelo CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora