Isabel

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Isabel quella sera, non riuscì a dormire..
Stava seduta sul suo letto, a pettinarsi
i capelli.
Eppure, quella frase che disse Alastor a lei..
Le fece piangere il cuore.

Doveva stare calma.
E non doveva pensarci.
Lo faceva solo per giocare con la sua mente e fare il bastardo che era sempre stato, Husk glie lo ripeteva di continuo che non doveva stare in compagnia di quel cervo, eppure a volte lei ci parlava.
E faceva male.

Sospirando, lei continuò a spazzolarsi i suoi capelli bianchi, come se dovesse mandare via la sua tristezza che vi fù stata quel pomeriggio.. ma di sicuro sapeva che non era l'unica ad essere triste.
Cosa avrebbe pensato in quel momento sua madre?
Del suo suicidio?

Nata nel 1943..

Senza conoscere chi fosse veramente il suo padre, e cresciuta con sua madre e sua nonna.

Purtroppo... ricordava che sin da piccina, sua madre per mantenerla, doveva fare la puttana.
E lei, passava i giorni a giocare con la nonna..
A scuola ci andava..
ma non era una delle migliori..
la gente sapeva che sua madre di mestiere faceva la zoccola; sia insegnanti che i suoi compagni e quindi il bullismo aumentava giorno dopo giorno.

E questo fece  star ancora più male Isabel,

Tantochè, Isabel nel corso della sua vita continuava a domandarsi:
""Come mai sono nata?
Come mai esisto davvero?""

Fumava di nascosto.
Il bullismo non smetteva mai.
Non voleva cessare.
A volte si tagliava di nascosto, non voleva che sua madre vedesse come si riduceva..

Si domandava chi era quel mostro di suo padre che aveva ridotto la vita di sua madre in quello schifo..
Che non voleva avere niente a che fare con lei..
E che aveva preferito abbandonarla.

Quando era giovane, aveva sempre desiderato conoscerlo..
Ma ora.. aveva perso le speranze.
Si guardò i tagli che aveva sulle braccia.
E si accarezzò il collo..

Di quando si era impiccata.
Quel freddo gelido inverno.. di dicembre..
Del lontano 1959.

Perchè  aveva le sembianze demoniache di una pantera? Semplice.

Lei amava le pantere, ogni volta che c'era un documentario sulle pantere  era pronta a guardarne uno..

Oppure andava con sua madre ad uno zoo  e correva a guardare le pantere.. quindi ecco come mai ha preso quelle sembianze.

Finì di pettinarsi.
Smettendo di ripensare al passato e a tutto quello che era successo nella sua vita.
Cercava di non deprimersi troppo, o le avrebbe fatto male.
Sentì la sua porta bussare.

-avanti- disse pian piano-
Entrò Veggie.. con del cibo.. che posò sulla scrivania.

-ehy.. non ti ho visto scendere a tavola.. e quindi ho deciso di portartelo qui in camera- disse con fare premuroso Veggie.

Isabel guardò la cena che Veggie le aveva messo..
Sembrava veramente buona, purè di patate o rape, uno stufato di zucca e degli arrosticini.
Ovviamente accompagnata con l'acqua.

-grazie Veggie.. sei.. dolcissima.. non so cosa dire.. è che .. non avevo molta voglia di scendere a mangiare prima-

-figurati..ehy, qualcosa non va?- L'ex angioletta  si  mise
seduta sul letto di Isabel, e la guardò curiosa, scrutando il suo sguardo, come una sorta di interrogatorio.. mentre vedeva Isabel mangiate.

-no.. solo, Alastor che fa un po' la testa di cazzo sai, e cerco di ignorarlo.. o forse sono solo io che devo smettere di fare la gentile con lui. E non devo fidarmi..-

Veggie iniziò a sbuffare incazzata..
Sapeva delle strategie del cervo.
E cosa aveva in mente, non gli piacevano.

-a me quel tipo non piace affatto, cerca di stargli alla larga, va bene? È per il tuo bene - disse accarezzandole le spalle in modo affettuoso..

Isabel annuì.
Felice che Veggie si preoccupasse per lei , parlavano poco, ma quel gesto lo trovò molto dolce.

-quando hai finito di mangiare, scendi giù, che guardiamo tutti assieme un film. Va bene?- disse Veggie, mentre iniziò a dirigersi fuori dalla sua stanza.

-va bene ... grazie ancora per la cena-.

-de nada-

l'angelo CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora