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8. Compiti e insicurezze

« Ballerini sulle gradinate, grazie. »
La voce di Maria proveniente dagli altoparlanti fece radunare tutti i ragazzi sulle gradinate, mentre i cantanti presenti in casetta, come Luke, Diego, Vybes, Nicolò e Cristiana, rimasero lì vicino al tapis roulant per sentire cosa stesse accadendo.

« Compito Maria? »
Domandò Alessia, sedendosi accanto a Lavinia nella parte più alta delle gradinate.

« Compito. Ed è per...? »
Confermò la donna lasciando la domanda in sospeso, i ragazzi si guardarono tra i loro e poi Rebecca alzò la mano ricevendo un 'no' in risposta.

« Il compito è per Lavinia. »
La ballerina sorrise consapevole, poi si alzò per andare a prendere la busta blu posta sulle scale fuori dalla casetta.

Quando rientrò passò davanti ai cantanti e incrociò lo sguardo di Nicolò che le sorrise, cercando in infonderle coraggio. Luca aveva seguito tutta la scena con ghigno antipatico sulle labbra. Tutta quella situazione era strana.

« Fra tutto apposto? »
Gli diede una pacca sulla spalla Gabriel, facendolo risvegliare di soprassalto dai suoi pensieri.

« Si si tutto apposto. »
Aveva borbottato in risposta, guardando di traverso il cantante della Pettinelli.

Lavinia nel frattempo era tornata a sedersi al posto di prima e aveva aperto la busta, trattenendo un risolino quando lesse il mittente.

« Chi te lo manda amo? »
Le chiese Alessio, andandosi a sedere accanto a lei per darle sostegno.

« Deborah. Dice: ciao Lavinia, come prima cosa voglio congratularmi con te per il risultato raggiunto in classifica durante la scorsa puntata; hai dimostrato di avere le classiche doti da ballerina classica, proprio quelle che piacciono alla tua maestra, ma personalmente non sei riuscita a trasmettermi niente. Sei stata monotona, insipida, legnosa e tutto ciò che una ballerina non dovrebbe mai essere.
A tal proposito vorrei assegnarti una coreografia dinamica ed energica, dove dovrai riuscire a mantenere per tutta la durata dell'esibizione la mia attenzione su di te, dovrai essere magnetica, fluida e allo stesso tempo saper essere spiritosa senza esagerare con le facce. Spero che tu e la tua maestra decidiate di accettare questo compito, perché in caso contrario sarà solamente la dimostrazione del fatto che Lavinia non sa essere altro che una ballerina banale e mediocre.
Buon lavoro, Deborah Lettieri. »
Quando terminò di leggere la lettera rimase con un po' di amaro in bocca.

« Cosa ne pensi? »
Le chiese la donna, mentre lei ripiegava la lettera riponendola nuovamente nella busta.

« Partendo dal presupposto che io non penso di essere una ballerina mediocre, semplicemente se sono risultata legnosa è perché ho portato un pezzo di classico, dove devo mettere in risalto degli aspetti diversi da quelli richiesti dalla maestra in questo compito. Trovo che il classico non sia uno stile dinamico ed energico come ad esempio l'hiphop, senza nulla togliere perché lo adoro, che può piacere e non piacere. Detto ciò a prescindere dalla coreografia e da tutto il resto, accetto il compito perché sono qui per mettermi in gioco e imparare cose nuove. »
Lavinia era una ragazza che quando si trattava di dover esprimere i propri sentimenti era una frana totale, mentre quando doveva parlare della sua danza, lasciava uscire tutto quello che aveva dentro di sé.

« Vediamo la coreografia? »

« Si Maria, grazie. »
Sorrise la ragazza guardando una delle tante telecamere, grattandosi il palmo della mano con l'angolo della busta blu.

La televisione si accese e cominciò a riprodurre la coreografia del compito che fece imbarazzare Lavinia mentre guardava la parte finale, dove c'erano i volti di Elena e Sebastian troppo vicini per i suoi gusti.

𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐙𝐎𝐍𝐄, Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora