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4. Ricordi

- Aprire le spalle nei giri
- Migliorare le aperture
- Girare più velocemente
- Cambi più rapidi

Annotò tutto sul suo quaderno delle coreografie e delle correzioni, mentre sedeva sui divanetti del giardino sul retro. Mordicchiò il tappo della penna, continuando a riguardare entrambe le coreografie che le erano state assegnate individuando i suoi errori più frequenti.

Quando venne aperta la porta, il suo sguardo si spostò sulla persona che stava uscendo e senza riuscire a controllarsi, le sue labbra si aprirono in un sorriso.

« Ti disturbo? »
Domandò il cantante, rimanendo in piedi accanto alla porta, pronto ad andarsene qualora la sua presenza fosse di troppo.

« No no tranquillo, siediti. »
Batté la mano sul posto accanto a lei e il ragazzo non esitò un attimo a sedersi vicino a Lavinia, lanciando un'occhiata allo schermo del computer.

« Cosa stavi facendo? »
Chiese infatti, dopo aver notato anche il piccolo quaderno che teneva aperto sulle gambe.

« Riguardavo le coreo e segnavo le correzioni della maestra. »
Spiegò lei abbassando la testa quando le venne in mente un'altra correzione da segnare.

- Mantieni le posizioni

« Quante correzioni... secondo me sei troppo autocritica. »
Disse senza pensare, accorgendosi pochi istanti dopo di quello che gli era uscito dalla bocca.

« C'è io- non volevo essere invadente. »
Balbettò facendo scoppiare a ridere Lavinia.

Luca arrossì fino alle punte dei capelli, ma l'ultima cosa che voleva era mettersi in imbarazzo davanti a lei.

« Tranquillo, non c'è problema. Sono consapevole anche io di essere un po' troppo autocritica a volte, però sono stata cresciuta con questa mentalità: raggiungi la perfezione. Per quanto sbagliata sia, questa frase mi ha sempre accompagnata, sin da quando sono piccola e ancora adesso non posso farne a meno. »
Senza rendersene conto stava mettendo in mano a Luca un piccolo pezzo della sua infanzia, poi stava a lui cogliere la richiesta che si celava dietro quelle parole.

« Essere troppo autocritici a volte ti distrugge dentro, bisogna riconoscere i propri limiti e capire che la perfezione è qualcosa di inarrivabile per chiunque. Ma poi tu sei già bravissima così, e te lo dice uno che di danza non ci capisce niente. »
Il cantante non aveva calcolato che nel dire l'ultima frase sarebbe nuovamente arrossito per il complimento, così come aveva fatto Lavinia che si ritrovava con le guance imporporate.

« Grazie. »
Riuscì a dire con un tono di voce a malapena percepibile, ma quello che Luca non sapeva era che dietro alle parole della ballerina c'era un oceano di pensieri e insicurezze, che non era certa sarebbe mai riuscita a superare.

« Quindi? Voglio vederle anche io queste coreo, come le chiamate voi ballerini. »
Si complimento mentalmente, per essere riuscito a cambiare discorso senza far cadere tutto nell'imbarazzo più totale.

Lavinia rise e girò il suo computer anche verso di lui che comincio a seguire attentamente i movimenti di Georgie che dimostrava la coreografia di classico.

« Io mi sarei già rotto in due le caviglie in tre maniere diverse con quelle cose. »
Disse sconvolto, indicando le punte ai piedi della professionista.

« Quelle "cose" sono le punte. »
Rise di gusto, tornando a mordere il tappo della penna.

« Come dici tu. Sono proprio curioso di vederla fare da te, non riesco a immaginarti. »
Il cantante non riuscì a far a meno di provare a visualizzare nella mente, come avrebbe potuto eseguire la coreografia la ragazza che sedeva accanto a lui.

𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐙𝐎𝐍𝐄, Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora