Malakay
Odore di fragole?
Non ricordavo neanche come fosse.
Deve essere stata un'illusione olfattiva. Ho creduto di sentire il profumo di quella frutta succosa...
In realtà, stavo solo credendo di aver sentito. Odori e sapori erano le uniche cose che, in parte, mi mancavano, non tutti, solo quelli buoni. Cioè, non che pensassi in maniera costante ai vari aromi piacevoli, ma dovevo ammettere che assaporare, di nuovo, una bistecca, non sarebbe stato affatto male. Ricordo che amavo, in particolar modo, proprio le fragole ed era per quel motivo che non le avevo più mangiate.
Mi nutrivo solo per sopravvivenza, non avrebbe avuto senso masticare qualcosa che avrei dovuto gustare solo per puro piacere, non mi era più concesso.
Non provavo godimento neanche nel sesso, lo facevo e basta.
Ma lei...
Con lei, quella notte, avevo provato qualcosa di reale. Non ero eccitato a comando, avevo avuto un'erezione, senza controllo della mente, sentito pulsare una voglia incontrollata di essere soli in quella stanza di tortura, di averla solo per me, di non condividerla, come spesso capitava tra me Ares e Clelia.
Un dubbio, in particolare, mi stava logorando, mi rimbombava in testa, provocandomi l'emicrania.
L'unico che poteva darmi delle risposte era il mio adorato Killian.
Tornare da lui e lasciare la ragazza, senza alcuna protezione, non mi sembrò una buona idea.
Clelia avrebbe potuto mandare uno dei suoi per farle del male da un momento all'altro. La perfidia di quella donna spaventava anche me, mi divertiva, anche. L'avevo convinta a lasciare andare Aledis sotto la mia ala. Chi meglio di un ex fratello di scorribande avrebbe potuto far mangiare il fegato a un uomo innamorato. La regina era stata fin troppo accondiscendente, però.
Il lupo!
Potevo contattare la mente di quel cagnaccio, per far sapere alla Bestia che mi doveva delle risposte.
Essere inutile! Lo chiamai, senza ottenere riscontro, ma successe una cosa strana.
«Ho bisogno di vederti, Lantus. Di parlare con te.» Era la voce di Aledis.
«Piccolina, anche io ho bisogno che mi gratti nel solito posto, ho un prurito così fastidioso che tu non hai idea.»
Il lupo era in comunicazione con la ragazza, proprio in quel momento. Li sentii ridere e scherzare, ma la voce di Al era malinconica.
«Lantus...»
«Dimmi, Al.»
«Sei la cosa più vicina a una famiglia!»
Quelle parole mi colpirono, come un pugno al centro del petto. Non riuscivo a spiegarmene i motivi, ma sapevo di dover fare qualcosa.
Mi resi conto che, senza il volere di Lantus, non avrei mai potuto interferire in quella comunicazione, lui sapeva che stavo ascoltando.
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Behind The Soul-La libertà dietro ai suoi occhi.
FantasyAledis Biell è una ragazza che adora profondamente la sua famiglia. Lei non crede nall'amore, nelle favole, nella vita, ma non per delusioni passate come si potrebbe facilmente pensare. Ha smesso di crederci quando qualcuno ha portato via da lei l'u...