Spilli...
Tanti spilli che premevano all'interno della mia testa, pungevano dentro di me, provocavano un dolore costante e difficile da sopportare. Mi sentii come scaraventata al di là di ogni cosa, sensazione e pensiero immaginario. Al di là del tutto e del niente. Una percezione strana e terrificante allo stesso tempo. Un tormento che mi fece sperare, per un attimo, in una morte istantanea.Invece...
Ero lì, al di fuori del mio mondo interiore con la simpatica compagnia del mostro, ed ero viva. Quella stessa sofferenza che mi stava dilaniando fino a un attimo prima di uscire da un inferno fatto di pura tortura, si trasformò in forza, la mia.
Una luce di fuoco e fulmini, paura e rabbia, colpì il sospiro più vicino. Non ero così potente da ucciderlo, almeno non ancora, ma riuscii a scagliarlo lontano quel tanto che bastava per distrarre anche gli altri che, istintivamente, seguirono la sua scia per accertarsi fosse ancora in vita. Non brillavano certo per astuzia.
Sentii nitrire a pochi passi da me. Era Orio, più in forma che mai. Gli corsi incontro, con le lacrime che rigavano il mio viso per la felicità di vederlo in salute. Lo abbracciai con tutta la forza che avevo, ma mi scostò con il muso, spingendomi ai suoi fianchi con l'intenzione di farmi capire di cavalcarlo senza perdere altro tempo.
Gli diedi ascolto, mentre mi domandavo se fosse davvero solo un cavallo. Gli saltai in groppa e, senza voltarsi più indietro, galoppò a tutta velocità tentando di far disperdere le sue tracce, evitando di seguire un qualunque sentiero.
Ci provò, lo fece davvero. Con molta probabilità, non sapeva che i Sospiri avrebbero seguito il mio odore, intriso di paure indomabili. Mi avrebbero raggiunta, presa e privata di ogni facoltà, come la povera ninfa.
Naïa! Non avrei dovuto distrarmi per cercare di capire cosa mi volesse dire la donna, nel momento in cui aveva asserito di avere il mio stesso nome. Non era il tempo né il luogo, ma mi era davvero difficile non arrovellarmi i pensieri con quella sola e unica domanda: perché avrebbe dovuto mentirmi?
Pensai che qualunque fosse il motivo non era abbastanza valido da affrontare una bugia del genere.
Ero ancora fuori fase a causa di tutto ciò che stava accadendo al mio corpo, dei cambiamenti della mia anima e della possibilità, sempre più concreta, che i miei genitori avessero mentito a me e alle mie sorelle. Quello che mi aveva confidato Naïa, prima di trasformarsi in un vegetale, era un altro tassello a quella rete di probabili falsità che mi propinavano dalla nascita, e io non potevo concedermi un crollo emotivo per credere a dei completi estranei, anche se il mio potere, sempre più forte, confermava molte cose.
Immersa in quegli inutili pensieri, non mi resi conto di quanto ci fossimo inoltrati in un lato della foresta che mi era del tutto sconosciuto. L'oscurità sembrava essere più fitta di ogni altro posto esistente ed era rimarcata da rumori inquietanti che sapevano bloccare il respiro. Non riuscivo a vedere a un palmo dal naso. La densa vegetazione non permetteva alla luce della luna di filtrare e illuminare il sentiero quanto bastava per proseguire la fuga. Orio aveva appena rallentato la sua corsa, anche per lui risultava impossibile orientarsi, se non addirittura di evitare di sbattere contro un albero.
Scesi dalla groppa e mi agganciai con le mani alle redini per accompagnarlo. Lo accarezzai con delicatezza, sentivo la sua agitazione farsi strada in un vortice costante di paura. Ne avevo anche io, ero terrorizzata, ma tentavo di trovare la calma controllando il respiro per rallentare i battiti del cuore. Sembrava funzionare.
La voce... la voce nella mia testa che mi aveva detto di scappare. Mi venne in mente solo in quel momento. Troppe le cose successe per realizzare all'istante cosa fosse successo. Raith! Era la voce della Bestia che mi aveva raggiunta e in quell'istante, più che mai, avrei voluto aver imparato a fare la stessa cosa. Avevo bisogno di raggiungerlo, toccare i suoi pensieri e lasciare che mi trovasse.
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Behind The Soul-La libertà dietro ai suoi occhi.
FantasíaAledis Biell è una ragazza che adora profondamente la sua famiglia. Lei non crede nall'amore, nelle favole, nella vita, ma non per delusioni passate come si potrebbe facilmente pensare. Ha smesso di crederci quando qualcuno ha portato via da lei l'u...