09. Tourner dans le vide

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Questa mattina la sveglia non suonò dato che non era prevista la lezione quotidiana di classico. Peccato che io ed Alessia non riuscimmo a dormire così tanto di più del solito, dato che Daniele, Alessio e Luca vennero a svegliarci.

Mi alzai goffamente dal letto e andai a cambiarmi in bagno. Presi dei pantaloni neri e una felpa bianca e dopo essermi per lo meno sciacquata il viso, andai in cucina a prepararmi la colazione.

Buenos dìas amor!" mi salutò Teodora e mi abbracciò. Salutai Diego e Vybes, che erano seduti a fare colazione. Negli ultimi giorni avevo parlato poco con entrambi, ma essendo nella stessa casa non dovrebbe essere difficile parlarsi, no?

Presi i pancake che avevo preparato il giorno prima e li scaldai al microonde per un minuto circa. "Hai cucinato qualcosa ieri?" mi chiese Diego accigliandosi.

Ormai avevo preso l'abitudine di preparare dei dolci il sabato mattina che sarebbero dovuti durare per tutta la settimana. La cosa più complicata non era cucinare in sè, ma far coincidere gli orari con quelli delle prove, dosare bene gli ingredienti e reperirli.

Fortunatamente era il compito di Alessia.

Lanciai uno sguardo al tavolo notando lo stampino dei muffin davanti a Diego e poi mi rigirai verso la credenza dove era appoggiato il vassoio con i muffin. Ovviamente era vuoto.

"Quanti ne hai mangiati questa settimana?" gli chiesi appoggiando i palmi delle mani sulla credenza. "1." alzai un sopracciglio e Gabriel mi guardò divertito.

"Ok, forse 3. Non è colpa mia se sono buoni."

"Erano." lo corresse Gabriel. Mi girai verso il vassoio e presi il foglio posto lì vicino. Su quel foglio erano segnati tutti i nostri nomi con una casellina vuota affianco che andava segnata qualora una persona mangiasse qualcosa sul vassoio, in modo da far mangiare tutto a tutti.

Idea di Alessia.

"Hai già in mente cosa cucinare dopo?" mi chiese nuovamente Diego mentre sorseggiava una tisana. Per paura di perdere la voce, andava avanti a tisane sia la mattina che la sera.

"In realtà no. Penso qualcosa per Halloween. Tipo quei tortini strani fatti a teschio."

"Hai gli stampini per fare i teschi?"

"Li ho chiesti alla produzione qualche giorno fa e teoricamente dopo me li consegnano."

Presi il toast che mi ero preparata nel frattempo e mi sedetti di fianco a Diego. Appena terminammo di mangiare, Chiara ci chiamò sulle gradinate dove Alena e Cri stavano discutendo.

Presi un bueno dal frigo e lo aprii strada facendo. Mi sedetti accanto a Luca e poco dopo arrivò Trigno, che si sedette affianco a me. Mi cinse le spalle con il braccio e mi lasciò un bacio sulla guancia.

"Mi dai un pezzo?" sussurrò ed indicò il bueno che stavo mangiando. Gli lanciai un'occhiataccia e alzai gli occhi al cielo per poi dargli un pezzetto.

"Solo uno."

Non ascoltai molto la loro discussione, dato che il mio cervello era ancora nel mondo dei sogni, ma non trovavo un pieno senso nelle parole di entrambe.

Le prove generali terminarono attorno alle 17 e appena tornata in casetta mi buttai sotto la doccia e dopo essere uscita cominciai a cucinare qualcosa.

Per fortuna avevo trovato gli stampini con il teschio all'entrata. Ogni tanto lanciai uno sguardo fuori dalla casetta per vedere se Alena e Cri erano vicine ad un chiarimento, e dopo averle viste abbracciarsi sorrisi.

𝙡'𝙖𝙣𝙞𝙢𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙖 | TrignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora