Leggete lo spazio autrice, per favore🙏NORA
Quando torniamo in camera, vedo Luke prendere dal comodino il termometro e con uno sguardo dolce mi invita a sedermi sul letto. Sto per alzare il braccio, quando mi blocca.
“È meglio che non la misuriamo nell'ascella, ci potrebbero essere delle interferenze con la temperatura dell’ambiente.”
Aggrotto le sopracciglia. “Non capisco.”
“Ci sono diversi modi per misurare la febbre. Quello comune è mettere il termometro sotto l’ascella, ma è poco accurato perché si può facilmente spostare oppure l’ascella si può alzare e sicuramente così darà un risultato sbagliato” mi spiega con gentilezza.
“Un altro modo è misurarlo nella bocca, sulla guancia o meglio ancora sotto la lingua, ma hai appena bevuto il latte e preso lo spray, perciò lo escludo subito.”
Lui fa una breve pausa, mentre mi accarezza il ginocchio.
“Le femmine possono anche misurarla posizionando il termometro nella piega dell’inguine.” Strabuzzo gli occhi per lo stupore.
“Questo metodo è abbastanza accurato anche se, anche in questo caso, la temperatura ambientale può compromettere il risultato. In realtà l’ho scartato subito questa opzione perché immagino che non ti faccia piacere misurarla lì, perché so che tu non l’hai mai fatto e avresti bisogno del mio aiuto.”
Annuisco distratta. Sicuramente avrò bisogno di lui e non voglio che mi veda le parti intime. Mi domando in quali altri punti si possa misurare la febbre, poi mi viene in mente.
“Me la vuoi misurare nell’orecchio?” Luke mi sorride cordiale e scuote la testa.
“Non ho il giusto termometro perché ne serve uno a infrarossi che non è molto attendibile ed è consigliato solo ai bambini. Il modo più efficace per misurarla, adatto a tutte le età e che darà i risultati migliori è per via rettale.”
Spalanco gli occhi e scuoto la testa. In mente mi vengono scenari di me sdraiata sul letto seminuda con un termometro nel sedere e mi sale l’imbarazzo e un senso di umiliazione.
“No no no” mormoro.
“Tranquilla, non farà male. Te lo assicuro.”
Sono titubante, ma mi fido di lui. In fondo non mi ha mai fatto sentire a disagio e neppure mi ha mai fatto male durante le sue cure se non per le gocce.
“Mi farai male?”
“Sarò delicatissimo, te lo prometto. Vedrai che la tua è solo paura. Il termometro è sottile” mi dice facendo passare il dito su tutta la lunghezza della punta.
In effetti non si dovrebbe sentire nulla se non una leggera sensazione.Deglutisco a fatica e mi dice di aspettare il suo arrivo. Si dirige in bagno e sento aprire il rubinetto e poi l’odore di alcol arriva alle mie narici.
“Cosa fai?” gli chiedo.
“Sto disinfettando il termometro” mi spiega tornando con lo strumento bene in vista e poi si siede sul letto.
“Abbassati il pantalone e le mutandine, poi sdraiati a pancia in giù sulle mie ginocchia.” La sua voce è autoritaria ma allo stesso tempo dolce come se volesse mettermi a mio agio.
Eseguo l’ordine. Anche se mi ha visto in intimo ieri sera, per me che è sempre stato complicato mostrare le mie forme agli altri questa volta, per qualche strana ragione, non mi imbarazzo davanti a Luke.
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You saved me
Short StoryDa quando suo fratello è partito per l'università, Nora soffre di solitudine e sua mamma fa di tutto per umiliarla e metterla a disagio. Tutto cambia quando suo fratello Justin e il suo migliore amico Luke tornano a vivere nella loro città natale. L...