LUKE
Due giorni dopo la febbre era passata, e io e Nora non potemmo che essere felici. Per motivi diversi, ovvio.
Lei era felice perché non avrebbe né sentito né provato per un po’ il termometro e le supposte, almeno che non le venga di nuovo in mente la stupida idea di stare sotto la pioggia in autunno. Mentre io ero felice di non sentirla più agitarsi e fare capricci alla minima cosa che le dicessi.Invece ora dobbiamo fare ancora i conti con il raffreddore che non riesce a farla dormire e quindi spesso è nervosa e con gli occhi rossi.
Proprio per questo motivo, le applico ogni mattina e sera le gocce per gli occhi così che si sgonfino. Ormai non le danno più fastidio fortunatamente.
Devo ammettere che, quando l’ho punita, non mi è dispiaciuto imporre la giusta disciplina ed è per questo che ora voglio che lei segua delle regole se vorrà studiare con me.
La vedo disegnare su un blocco da disegno con la matita in una mano e la gomma nell'altra in attesa di cancellare.
Mi soffermo a guardarla da lontano e tento di non disturbare la sua quiete ma poi mi ricordo cosa le dovevo dire.“Sta arrivando tuo fratello per portare i libri. Oggi iniziamo a studiare."
Alza lo sguardo e poi annuisce con un'espressione stanca. Povera, oggi ha dormito sì e no quattro ore. Dopo proverò a farla dormire.
"Prima però, voglio proporti un accordo.”
La mia lucciola mi fissa con dubbio al che inizio a spiegare. “Io ti aiuterò a studiare e ti preparerò per l’esame della prossima settimana, ma in cambio dovrai seguire delle regole per migliorare la tua salute e per aiutarti con lo studio.”
Faccio una pausa, ma lei non fiata perciò continuo. “Da qui fino al giorno dell’esame potrai stare da me e anche dopo se vorrai, ma dovrai rispettare tutte le regole che ti dirò e se non lo farai riceverai una punizione come l’altra volta."
Ho pensato tutta la notte a questa proposta e alla fine ho deciso di comunicargliela. Questo mi permetterà di conoscerla meglio e di capire cosa le piace e cosa no, in caso… beh in caso dovesse diventare la mia little.
“Sei d’accordo?” sfiato. La vedo riflettere e poi con lentezza parla.
“Quali sono le regole?”Giusto. Hai ragione, lucciola. Non te le ho ancora dette.
“La prima regola è svegliarsi alle otto. Non ti sveglierò io perciò devi mettere la sveglia sul cellulare, io ti aspetterò alle otto e mezza in cucina per la colazione. Vorrei che fossi già lavata e vestita. Mi raccomando, sii puntuale.” Questa regola le servirà per avere più tempo durante la giornata, aumentare la produttività e per migliorare la puntualità.
"Va bene."
“La seconda è andare a letto entro le 22.00. La terza è non usare il telefono durante i pasti e solo per due ore al giorno che deciderai tu in una fascia oraria dalle nove alle diciannove.”
“È troppo poco!” si lamenta.
“Lo so che sembra infattibile, ma fidati che farò di tutto per non farti annoiare. E poi questa regola serve a farti essere più produttiva ma in modo sano” ribatto con una nota di rimprovero.
“La terza è pulire la casa per un’ora al giorno, quando non sarò in casa a causa del lavoro.”
“Come farai a sapere che le farò davvero?” mi chiede con uno sguardo furbetto.
“Non provocarmi Nora e ricorda cosa ti aspetta se non seguirai una di queste regole.” Lei si fa piccola piccola e si stringe le gambe al petto.
“La quarta regola è evitare di mangiare fuori dai pasti, durante i quali preparerò cibo sano che spero apprezzerai.”
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You saved me
Short StoryDa quando suo fratello è partito per l'università, Nora soffre di solitudine e sua mamma fa di tutto per umiliarla e metterla a disagio. Tutto cambia quando suo fratello Justin e il suo migliore amico Luke tornano a vivere nella loro città natale. L...