4. Sistemiamo la camera

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LUKE

La sento dormire profondamente sul mio corpo e il contatto tra il mio e il suo mi fa venire i brividi dappertutto.

I suoi respiri sul mio collo non facilitano, ma tento comunque di cullarla dolcemente e… Dio era da troppo che immaginavo come fosse farlo, ma in nessun sogno le sensazioni che provavo si avvicinavano a quelle che provo in questo momento.

Ora sento soddisfazione, felicità e anche amore, ma allo stesso tempo preoccupazione e irrequietezza.

Ho paura che le succeda qualcosa. In tutti questi anni in cui non sono stato presente per lei, mi preoccupavo spesso ma davo poco peso ai miei sentimenti e ora che non li ripugno più, provo un mix di emozione che fatico a decifrare pure io.

Decido di portarla in camera sua perché per quanto mi piacerebbe non staccarmi da lei e svegliarmi con la sua schiena sul mio torace, non sarebbe giusto nei suoi confronti.

Conoscendola, stasera si è lasciata molto andare anche grazie alle sue rivelazioni e per correttezza devo rispettare i suoi tempi.

E soprattutto voglio ricevere il suo consenso verbale.

Scommetto che non ha mai dormito con un ragazzo e per quanto io brami essere il primo e provare l’esperienza prima possibile, aspetterò fin quando sarà sicura al mille per cento.

Se dovessi attendere anni, lo farò. Molti mi riterrebbero pazzo, ma io la penso differentemente.
Credo di essere una persona paziente e che rispetta sempre il prossimo ma soprattutto che ci tiene molto a chi ha intorno e farebbe di tutto per loro.

La avvolgo tra le coperte posandole vicino il suo peluche che avevo precedentemente preso e accendo una piccola lampada a forma di lucciola, il suo animale preferito.

Trepido per vedere la sua reazione appena si sveglierà, in fondo la tazza gli è piaciuta molto. Non è stato del tutto merito mio perché me lo ha suggerito Justin chi fosse la sua principessa preferita, ma posso vantarmi di averla fatta fabbricare su misura da un artigiano.

Quando le avevo proposto di bere del latte, è rimasta scioccata dal mio gesto premuroso e ciò mi fa capire quanti pochi ne riceva.

Non ti preoccupare piccola lucciola, d’ora in avanti se me lo permetterai ti farò sentire amata come tua madre ha mai fatto.

Il latte lo avevo comprato d’avena, non solo per lei, ma perché quando avevo scoperto che piaceva a lei, l’ho provato anch’io e me ne sono innamorato.

Ho aggiunto un cucchiaino di miele perché so che a lei piace, ma lo mette in rare occasioni. Volevo che questa sera fosse una di queste e spero che lo sia stata.

Quando il latte era pronto, ho pensato di offrirglielo in una tazza bianca semplice, ma poi ho cambiato idea optando di versarlo nel suo regalo.

Regalo. Uno delle tante cose che vorrei offrirle, ma so che bisogna evitare di fare il passo più lungo della gamba e procedere a piccoli passi per vedere se accetterà la mia richiesta, il mio tipo di relazione.

Temo che possa odiarmi e non rivolgermi più la parola e questo farebbe più male di un suo rifiuto. Talvolta penso che se dovesse realmente accadere sia solo un capriccio passeggero, fatto in base alle sensazioni che prova per essersi resa conto di ciò che è realmente quando siamo in intimità, solo io e lei.

Perché io lo vedo come si comporta, e mi auguro di essere io colui che la aiuterà ad esprimere al meglio sé stessa.

Penso che sia quasi al cento per cento una little e che lei non lo sappia. Forse non se n’è mai resa conto di questa parte di sé, di conseguenza non ha mai effettuato ricerche su internet per informarsi di più.

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