NORADa quando Justin e Luke sono tornati dall’università, mi sento più allegra, spensierata.
Per un giorno è stato proprio così, ma poi la vita universitaria è tornata a galla come sempre e devo riprendere le vecchie abitudini.
Sveglia alle sei, autobus, lezioni, pranzo, lezioni, autobus, casa, studio e letto. In un loop infinito di giorni che si susseguono fino al termine della sessione.
Stanca non è il termine giusto per definire il mio stato mentale. Opterei più per esausta e stressata. Ecco così va meglio.
Per fortuna oggi mi ha accompagnato Justin con la macchina, così ho dormito di più e ho potuto chiacchierare con lui dopo tanto tempo.
In effetti mi è mancato tantissimo. Quando era via preferivo non disturbarlo mai perché era quasi sempre impegnato tra le lezioni, lo studio e le feste.
“Allora come sono stati gli ultimi mesi all’università? Hai detto addio a tutto?” gli domando. Lui sospira e mette la freccia a destra.
“Non è stato facile salutare tutti e ogni tanto sento la mancanza delle attività che facevo e delle lezioni che frequentavo. Allo stesso tempo però, volevo andare via subito. La laurea mi ha stressato molto e la fine sembrava non arrivasse mai. Che poi per me non è stata la fine.”
“Che intendi?”
“La laurea non è la fine, sorellina. Tutto l’opposto. Inizi un nuovo capitolo della tua vita in cui per la prima volta ti interfacci col mondo.”
“E com’è interfacciarsi col mondo?”
“Qualcuno direbbe che dipende dai punti di vista, e in parte è vero. Invece per la mia modesta esperienza dico che è gradevole essere indipendenti e contare su sé stessi e le proprie capacità.”
Ripenso a ciò che ha detto durante l’ultima lezione della giornata e sorrido per le forti parole che ha utilizzato.
Lui è sempre stato un po’ poetico, proprio come Luke.
Penso che condividono molte caratteristiche a causa della loro amicizia che dura da moltissimi anni, oppure è perché sono molto simili.Ora che l’ho nominato mentalmente ripenso a lui per la milionesima volta nella giornata.
Ormai Luke è diventato un chiodo fisso da quando l’altra sera mi ha coccolato e cullato tra le sue braccia.
Nessuno ha mai avuto tante premure per me, per quanto ami le attenzioni di Justin, questa volta provo emozioni diverse. Probabilmente perché Justin è mio fratello e Luke è un mio amico; il rapporto che ho con i due è diverso.
“Nora.” Mi volto e vedo il volto di Celeste, la mia migliore amica.
Siamo amiche dal liceo e frequentiamo la stessa università, ma corsi diversi.“Ehi, non ti avevo vista. Come va?”
“Un disastro, abbiamo appena iniziato e sono già stanca” dice con melodrammaticità.
Sorrido alla sua reazione.“Tocca a tutti prima o poi, ma in fondo come dici sempre tu…”
“Meglio poi che prima” termina scoppiando a ridere con me.
“Mi piacerebbe vederti in questi giorni, sei libera?"
“Mh sì dovrei esserlo.”
“Guarda che se non vuoi uscire basta dirlo” dice con un mezzo sorriso, ma io la interrompo subito.
“No, non è affatto questo. Sono solo molto impegnata con lo studio, ma mi ritaglierò del tempo per te.”
“Scommetto che tu hai iniziato a studiare già da settimane e sei così paranoica che credi di non essere abbastanza pronta.”
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You saved me
Short StoryDa quando suo fratello è partito per l'università, Nora soffre di solitudine e sua mamma fa di tutto per umiliarla e metterla a disagio. Tutto cambia quando suo fratello Justin e il suo migliore amico Luke tornano a vivere nella loro città natale. L...