Capitolo 2.

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Dopo la lunga giornata, e un pacchetto di Marlboro rosse andato direttamente nei miei polmoni, sono arrivate le 6.

Liam é sull'uscio della caffetteria, entra dentro con una maglietta bianca che illumina incredibilmente il suo viso e mi fa cenno con la mano sorridendomi.

Ricambio il sorriso, e mi accingo a togliere il grembiule.

-"fatteli bastare"- il mio capo allunga 30 sterline nella mia mano con fare poco dignitoso.

Con una paga da fame, incasso il poco che vale il mio tempo in questo posto di merda, e sospiro andando verso Liam.

Nel frattempo, la sua espressione é cambiata notando la mia frustrazione.

"Che succede?"- domanda quasi immediatamente quando mi avvicino.

"Lascia stare" scrollo le spalle e lo seguo fuori dalla porta.

"Mi sono fatta assumere quando non potevo ancora lavorare per la mia età.
Sono letteralmente cresciuta stando qui. Per questo sono così nervosa, mi trattano come un'estranea, come se non mi conoscessero"- sono frustrata e sono diventata anche noiosa, non gli farò una bella impressione se continuo così-

mi guarda in silenzio con lo sguardo corrucciato, poi mi spettina i capelli con la mano- "perché non ti cerchi un altro lavoro? Se vuoi ti aiuto io"- aggiunge-

"No...pensandoci bene, per quello che é, mi sta bene"-

"non é la mia unica entrata, comunque" aggiungo sbadatamente, mentre camminiamo in una Londra avvolta ormai dal tramonto-

"Quale altro lavoro fai?"- domanda incuriosito, ma mi pento immediatamente d'averlo detto, quindi cerco di cambiare discorso-

-"tu di cosa ti occupi?" Domando ammiccando un sorriso imbarazzato- se ne accorge, ma decide di non insistere-

-"canto, amo cantare da morire. Sto cercando di firmare un contratto con una casa discografica, ma non é facile"-
aggiunge facendo spallucce-

-"sono curiosa di sentirti"- gli dico alzando un sopracciglio-

mi sorride imbarazzato, poi prende un bel respiro e comincia a cantare fermandosi davanti a me-

-"teardrops are falling

Down your face again,
'cause I

Don't know how to love you when

I am broken too"

La sua voce angelica provoca in me dei fortissimi brividi, al punto che una lacrima si fa strada sul mio viso,

non riesco a trattenerla, mi ha emozionata.

Quelle parole sembrano avermi guardato dentro, esattamente come mi ha guardata lui cantandola.

-"Liam, santo Dio"-
Sospiro coprendomi il viso per nascondere il fatto che solo cantando un verso, sia riuscito ad annientarmi dentro-

-"ti piace? L'ho scritta io"- dice insicuro, per poi notare che sto piangendo-

-"oh mio Dio, stai piangendo"-
impacciato e quasi spaventato d'avermi ferita, mi avvolge in un abbraccio.

Un abbraccio che mai avevo sperimentato prima.

Qualcosa di estremamente sicuro,

avvolgente,

qualcosa che all'improvviso sa di

"casa".

-"mi dispiace"- mormora con le labbra poggiate sulla mia testa mentre mi tiene stretta al suo petto.

TEARDROPS|LIAM PAYNE|🕊️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora