TEARDROPS|LIAM PAYNE|🕊️

Capitolo 11.

Liam's point of view.

Ho iscritto Alaska ad una scuola privata, e qualche tempo dopo ha cominciato le lezioni-

La scuola privata prevede  un'uniforme, delle attività extra scolastiche prepagate e due volte a settimana la mensa.

Alaska in divisa é deliziosa- sembra una bambolina con le sue Oxford laccate e la gonna plissettata tutta scozia e verde scuro- la camicetta però é stata modificata dalla sarta, era troppo grande per il mio tesoro-

"Adesso vado"- per poco non si ribalta dalle scale d'uscita per la fretta: anche oggi é in ritardo-

"Sali in macchina, arrivo"- chiudo la porta dell'appartamento dietro di me, salgo in auto e l'accompagno a scuola-

Stamattina mi sembra irrequieta, si batte il ginocchio con l'indice e guarda fuori dal finestrino-

"Che succede?"- domando, continuando a guidare-

"ho un'interrogazione"- risponde continuando a guardare la strada sotto l'auto-

"Ma tanto sei preparata, giusto?"- domando sollevando un sopracciglio-

"Sì!"- urla sbuffando con le braccia al petto-

É in questi momenti che ricordo con sofferenza,

che la donna capace di farmi avere cinque orgasmi in meno di tre ore ha sedici anni, e molti complessi incluso quello paterno.

Sì, perché Alaska non ha mai avuto figure paterne, e qualche tempo fa, cercando di decifrare i suoi comportamenti, ho scoperto tramite uno psicologo specializzato nell'età adolescenziale, che l'assenza di una figura paterna le ha fatto sviluppare un attaccamento quasi morboso quanto infantile verso di me-

Sono il surrogato di un padre, sono il suo amante, sono il suo tutore e sono a volte, anche la sua mamma chioccia.

Confondo continuamente queste figure tra loro, inconsapevole quasi per la maggior parte del tempo quale di queste sto realmente interpretando in un momento ben preciso.

Alla fine mi sono detto che sarei stato qualunque cosa di cui la mia Aly avesse avuto bisogno - ma questo ha comportato lo sviluppo di un rapporto disfunzionale

Infatti, seppur sapevo fin dall'inizio che tra me e questa giovane donna c'era qualcosa di folle e malato, non sapevo ancora, fino a che punto-

Non sapevo che, avrei dovuto proteggerla dalle grinfie di altri uomini adulti che restano inevitabilmente folgorati dal suo fascino infallibile-

Il fascino della pura e sfacciata ragazzina che, cammina a passo felino con le cuffie,

un libro sotto al braccio, i capelli in disordine, e il labbro inferiore sporco di cioccolato,  riuscendo a cancellare ogni altro essere femminile nel raggio di molto chilometri dall'interesse maschile senza nemmeno saperlo-

Una specie di demonio incantevole,
e quanto mai fragile e bisognoso d'affetto-

Un demonio che possiedo solo io,
e che non permetterò ad altra anima viva di toccare-

"Oggi vedrò Tereza"- esorta entrando in casa e lanciando dall'altra parte del soggiorno la borsa scolastica di cuoio colpendo quasi in testa Zayn, che naturalmente non aveva visto-

Si volta sentendolo sussultare di spavento, e corre ad abbracciarlo scusandosi del gesto-

Sarebbe tutto normale,

se non fosse che Zayn ha cominciato a guardarla in modo diverso-

i suoi occhi salgono e scendono dalle lunghe gambe della mia Alaska, e quando l'abbraccia la stringe più forte del solito-