Capitolo 4.

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Un bacio durato poco, che ha scosso però ogni atomo del mio corpo.

Si stacca dal mio viso fissando i suoi occhi color nocciola nei miei verdi.

-"Alaska"- pronuncia.

-"sei così piccola, e hai già vissuto abomini terribili"-

"In questo momento, ho dimenticato ogni cosa"- dico, e senza rendermene conto

sto piangendo.

Mi stringe a sé, posa una mano sulla mia testa e mentre mi stringe l'accarezza- riesce a farmi sentire protetta e confortata-

"Senti, forse é affrettato, ma non riesco a saperti in quella fogna, o a fare questa vita un giorno di più"-

"non é giusto che tu viva questo ancora, hai sofferto abbastanza"-

lo guardo perplessa-

"Qualunque cosa tu stia per dire, é un no"-

"Lascia almeno che io ti persuada"- si avvicina al mio viso aderendo le sue labbra alla mia guancia, e provocandomi il solletico con la sua barba-

"Non tornerai in quella casa famiglia, verrai a stare in casa con me. Inoltre, smetterai di lavorare e andrai a scuola"- morde la mia guancia con delicatezza e scoppio in una fragorosa risata, seguita da lui-

"vuoi davvero mettere una ragazza di strada in una casa vera e persino farla istruire?" -

"e poi non sono mica così analfabeta, l'ho lasciata al primo anno di liceo la scuola, ed é stato solo perché i fondi erano insufficienti" - alzo spallucce in mia difesa-

"Farai gli anni accelerati e ti metterai al passo con i ragazzi della tua età"-

"poi, avrai un letto solo tuo, e una stanza solo tua"- aggiunge poggiando la fronte sulla mia-

"Ma ancora più importante"- solleva il mio mento con l'indice-

"nessun uomo ti toccherà mai più"

Liam's point of view.

mi guarda dal basso-

"Davvero?"- sbatte gli occhi più volte incredula-

Sembra la versione umana di Bambi.

Sono questi i piccoli squarci

bagliori

attimi

in cui smette di essere una donna fatta e finita

e si comporta per quello che é davvero

un'adolescente

una meravigliosa adolescente, nient'altro che questo.

"Come faccio a mantenermi?"-

"Ti ho mai detto che avresti dovuto preoccupartene?" Aggiungo, accarezzandole i capelli-

"Non posso ricevere qualcosa senza niente in cambio"-

ammicca un sorriso

ma é un sorriso spiacevole

sembra un paradiso illuminato dai bagliori dell'inferno

prende la mia mano, e la poggia sul proprio corpo con estrema infantilità-

poi mi guarda e fa cenno con la testa di toccarla

"No" scosto immediatamente la mano dal suo corpo e la guardo negli occhi-

"Alaska" la rimprovero, il suo sguardo cambia ancora-

Stavolta é mortificato

"Non voglio il tuo corpo in cambio di quello che voglio darti" la prendo per le spalle e la guardo dritta negli occhi scandendo le mie parole, in modo che capisca senza restarne dilaniata-

TEARDROPS|LIAM PAYNE|🕊️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora