Capitolo 8.

57 4 0
                                    

"Amarti m'affatica,
mi svuota dentro,
qualcosa che assomiglia,
a ridere nel pianto".

Alaska's point of view.

Sono riuscita a calmarmi accendendo una sigaretta e mettendomi rannicchiata in un angolo della mia stanza, chiusa a chiave.

Ho le gambe incrociate al petto e non vedo Liam da un'ora.

Ha provato a chiamarmi in tutti i modi fuori dalla porta, ha cercato di capire cosa mi fosse preso e poi, si é arreso sedendosi per terra davanti alla stanza aspettando di vedermi uscire.

Vorrei scappare,

vorrei sprofondare nella terra,

vorrei non essere mai arrivata qui.

Siamo due sconosciuti

che si sono riconosciuti al primo sguardo,

ed é questo che mi distrugge.

Si é innamorato di me, ma quello che non sa,

é che il sentimento é ricambiato,

ed io non conosco l'amore per come lo conoscono tutti,

quindi mi sento incapace di tenere questa situazione senza diventare pazza provandoci.

La violenza é il solo mezzo che conosco.

L'unica cosa che mi dà piacere,

perché alla fine, quello che é stato l'abuso perpetrato per anni da parte degli uomini che incontravo a pagamento,

si é poi trasformata, quasi per ironia della sorte, nell'atroce perversione maniacale che vive in me-

insediata come un verme, ha decomposto la mia anima e la mia carne rendendo dipendente dal dolore il mio corpo.

É una droga di cui non posso fare a meno.

Vorrei piangere fra le braccia di mia madre, vorrei poter sapere cosa si prova a mangiare dal suo seno e a sentirmi protetta,

vorrei conoscere mio padre, notare che forse gli somiglio e farmi rimboccare le coperte,

vorrei poter sapere come affrontare le circostanze da persone normali,

invece conosco solo il modo perverso e spregevole che ho imparato da tutta la vita.

E Liam é un dolce ragazzo,

diventato la mia condanna.

Persino adesso sono eccitata,

Nel pianto e nella disperazione,

Sono eccitata.

Perché questo é l'unico modo che conosco per consolarmi,

per guadagnarmi da mangiare,

per vivere.

Ed il mio corpo ne vuole ancora anche quando la mia mente vorrebbe vedermi morta.

"Alaska"- Liam mi chiama, ancora una volta, dopo svariato tempo.

"Non so cosa ti sia preso, non lo so davvero.
Ma voglio solo che tu sappia che possiamo affrontarlo insieme"- dice, e sento la sua mano poggiarsi sulla porta.

Mi allungo verso di essa sul pavimento, e poggio la mano dal mio lato sulla porta.

"Tu non puoi affrontarlo"- rispondo mentre una lacrima salata riga il mio viso.

"Certo che posso. Saremo insieme, non importano le nostre debolezze, metteremo insieme le nostre forze e ce la faremo"-

"ora ti prego però, apri questa porta"- aggiunge, con tono di voce esasperato.

TEARDROPS|LIAM PAYNE|🕊️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora