Capitolo 10

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-Non pensavo sarei più salita su un cavallo in vita mia.-

-Il trucco era non pensarlo e salirci.-

Mi volto non accorgendomi che il suo viso in questo modo è molto vicino al mio. Torno a guardare di fronte a me accarezzando la criniera di Nathalie.

-Non ho avuto molta scelta.- gli faccio notare -Mi hai letteralmente presa di peso.-

-A mali estremi, estremi rimedi.-

-Hey!- mi viene spontaneo lanciare una gomitata all'indietro con l'obbiettivo di picchiarlo, ma il mio braccio rimane nel vuoto perchè lui l'aveva prevista e si è spostato di quel poco che gli è possibile senza cadere dalla sella -Quindi io sarei un male estremo?- rido.

-Sei tremenda!- sbotta, per poi lasciarmi un tenero bacio sui capelli.

-Quindi mi offendi e poi mi baci?-

-Sempre meglio di te. Tu dalle offese passi direttamente alle maniere forti, ma poi non mi baci.- punzecchia lui, ed allora mi devo difendere.

-Certo, perchè non ti ho colpito.-

-Quindi se mi avessi colpito mi avresti baciato?- appoggia il mento sulla mia testa con un tono divertito.

-Ovvio che no!- rido io ed allora con il mento inizia a smuovere i miei capelli per dispetto facendomi ritrovare con un qualcosa che è molto più simile ad un nido, che a dei capelli. Nel mio tentativo di spostarmi dal suo mirino perdo l'equilibrio quel tanto che basta a farmi sporgere pericolosamente dal cavallo.

-Hey!- mi ferma con il suo braccio, riprendendo poi subito il controllo di Nathalie -Stai attenta.-

-Stai attento tu! Stavi cercando di uccidermi.-

-E' l'ultima cosa che mi viene in mente di fare con te.- il suo tono si fa serio. Il suo braccio mi circonda le spalle, mi avvicina al suo petto. Mi sorprendo della genuinità con il quale il mio corpo gli obbedisce, sereno.

-Ora però voglio sapere dove hai intenzione di portarmi domani.-

-E' inutile che me lo chiedi, sai che non ti dirò nulla.-

-E perchè non dovresti? Qualcosa da nascondere?-

-Assolutamente.- scuote la testa -Gioco a carte scoperte con te.-

-Devo almeno avvisare i miei amici.- borbotto quindi, incrociando le braccia al petto.

-E per quale motivo?-

-Se tu fossi un pazzo scatenato e nessuno avesse mai più notizie di me dopo aver passato il mio giorno con te? Almeno gli direi con chi e dove mi stavo recando, un piccolo indizio per venirmi a cercare!-

-E se invece fossi tu la pazza scatenata?- ride allora lui -Richiamerei la tua amica Vanessa in due nano secondi e ti riconsegnerei indietro come con i resi di amazon.-

Scoppio a ridere anche io.

-Fino a prova contraria, tu al momento hai l'identikit dello stalker perfetto.-

-Dai forza, parla. Ti ascolto..- sbuffa.

-Non hai forse tu barattato informazioni con la centralinista del mio posto di lavoro in cambio di una ricetta medica?-

-Io sarò pure uno stalker allora... ma tu hai finto di avere parcheggiato la tua auto quando in realtà abitavi proprio di fronte a dove ci siamo eravamo dati appuntamento!-

-Si chiama cautela.- rido alzando le mani in segno di resa, lui mi stringe più forte a sè schioccandomi un bacio rumoroso sulla guancia.

-Il mio invece si chiama interesse.-

Neve - con Timothèe ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora